Nasce il comitato Salviamo Acciarella

18/03/2012 di
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Si è svolto oggi il presidio del neonato ‘Comitato salviamo Acciarella’, dalle ore 11,30 presso l’antico Borgo in località Acciarella.

Erano presenti liberi cittadini e tutti i rappresentanti delle associazioni che hanno aderito all’invito del gruppo provinciale del movimento ‘Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori’ a costituire un gruppo di opposizione alla distruzione di questo Borgo risalente al 1863.

“L’intento del comitato – si legge in una nota –  e di tutti i cittadini da esso rappresentati, non è quello di opporsi solamente a questa nuova colata di cemento ma anche quello di fornire una valida alternativa alla delibera di lottizzazione che promette di devastare una zona ancora incontaminata con ben 150 villette a schiera a due e tre piani. Il comitato, per bocca di Antonella Désirée Pelusi, coordinatrice provinciale di ‘Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori’, ha chiarito che intende proporre un progetto di riqualificazione del territorio in questione integrandolo al progetto ‘Parco Satricum’ che, rivalutando tutta la zona del fiume Astura, renderebbe Acciarella una porta sul mare.

La coordinatrice ribadisce che questo progetto è già stato valutato mediante uno studio di fattibilità che ha già avuto il riconoscimento dalla comunità europea. Quindi potremmo rendere fruibili al turismo le nostre risorse riqualificandole secondo criteri eco-compatibili, lasciando che la popolazione non perda una ‘fetta di storia’ e di bellezze naturali a tutto vantaggio di pochi.

Sottolinea inoltre che la zona del borgo ricade in un’area tutelata per legge (art. 134 Co. 1 lett. B ed art. 142 co D.Lgs 42/04) come area di interesse archeologico (cartografia piano regionale paesistico, tavola B35 foglio 400) e già dal 2004 sono stati catalogati numerosi reperti archeologici nella suddetta zona, motivo in più per collegarla, con un percorso culturale, all’area di Satricum.

Ricorda che l’attuale vicesindaco, il sign. Fabrizio Cirilli, ritenesse, nel 2007, la riqualificazione ambientale dell’Astura ed il parco Satricum come una progetto apri-pista ad ulteriori speculazioni edilizie tanta era la sua sensibilità ambientale e vogliamo citare le sue testuali parole:“Da ultimo il progetto comunale sulla zona di “Satricum” dove, all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione ambientale, si afferma chiaramente che si interverrà con l’ennesima variante urbanistica per la realizzazione di lottizzazioni da adibire ad uso “vacanza”.

Stupisce notare come cambino le cose quando si viene eletti: su questa colata di cemento, non solo non ha niente da dire ma l’avalla senza battere ciglio. E allora noi cittadini, uniti in associazione, vogliamo dire che siamo stufi di queste decisioni che, passando sulle nostre teste, distruggono i nostri luoghi del cuore, chiediamo la revoca della delibera di lottizzazione, la realizzazione del progetto- paesaggio per Acciarella, la delocalizzazione di questi metri cubi ‘ promessi’, in aree di minore pregio e già urbanizzate, diciamo no alla distruzione del suolo agricolo, del nostro futuro”.

  1. ma come ca… si può dire eco-compatibile una colata di cemento in aperta campagna? Possibile che per gli mministratori pubblici il senso delle parole non ha più valore? Non hanno nemmeno la capacità di analizzare i costi, i benefici e ricavi dal punto di vista della compatibilità ambientale ed economica, tutti i servizi annessi e connessi alla lottizzazione sarebbero a carico della pubblica amministrazione, rete idrica e fognante e relativo depuratore, illuminazione, strade marciapiedi, giardini ecc… la realizzazione e gestione costosissima finirebbe sul groppone del comune di Latina! E noi cittadini paghiamo tre volte la speculazione di alcuni privati e l’incapacità di questi pseudo/politici/amministratori con la devastazione nel cervello!
    Quante lottizzazioni per vacanzieri sono state realizzate tra Nettuno a Sabaudia? Troppe!!! e tutte sono diventati luoghi invivibili d’inverno ed assurdi d’estate, è finito il tempo di cementare la campagna le coste ed i versanti delle montagne, i costi a carico dello stato sono diventati insostenibili, INVECE va rivisto e adeguato il PRG della città di Latina per dare il corretto sfogo alla cementificazione visto che ormai l’ultima pianificazione urbana risale al 1972…….ma si perferisce andare avanti a botte di varianti urbanistiche perchè?

  2. Deve diventare una battaglia di tutti, e uno dei modi è divulgare il progetto alternativo alla colata di cemento.
    Fa un po’ ridere che poi parlano di riqualificazione del Lungomare (Portoghesi, che fine ha fatto?).

    PS: ha ragione Quantum. Il punto è che per avere un nuovo PRG ci vuole un’idea di città. Questa classe politica non ce l’ha.

  3. il comitato verifichi se è stato regolarmente avviato il procedimento previsto dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n°152 e successive integr. e mod. inerente alla VIA o VAS sopratutto l’esito se positivo con quali motivazioni.
    Avrebbero dovuto istituire anche una o più Conferenze dei Servizi tra pubblico e privato in base alla Legge n°241/1990, eventualmente il comitato chiedesse accesso ai verbali di tali conferenze.

  4. A Latina senza por indugio in mezzo, DOVREMMO fondare il comitato salva Agro Pontino. Si AGRO PONTINO perche’ mica solo a Latina mancano amministratori Veri con gli Attributi, Guardate Sabaudia, Terracina, San Felice, FONDI, SPERLONGA, ecc.ecc. In compenso ci sono tanti Ladri, Malfattori, Mafiosi, Ladri di Polli a cui hanno permesso di diventare delinquenti veri, Falsi Invalidi Spacciatori, Estorsori, Abusatori Edili ecc.ecc.

  5. A CATONE te sei scordato de PONTINIA ,dove da anni amministra il centro sinistra ,dove vonno fa’ un mega centrocommerciale in barba a tutti i criteri di ecologia che il comune di pontinia mantiene da molto tempo..

  6. @Gaudenzio
    sono due cose differenti. il centro commerciale, giusto o cattivo che sia, andrebbe ad occupare un’area industriale degradata, dopo decenni di abbandono, l’ex Mira Lanza. qui si andrebbe a costruire in aperta campagna senza nessuna logica

  7. @ Vinxlt,
    un centro commerciale di quelle proporzioni in aperta campagna è più incompatibile e devastante di una lottizzazione, si concentrerebbero in un luogo non adatto migliaia di automobili inquinando l’atmosfera di gas di scarico e polveri sottili cancerogene per la salute umana, ho visto il progetto sul sito della Regione Lazio nel quale è stato calcolato un bacino di utenza di 350 mila persone ed un numero di parcheggi per 2300 auto, per ospitare e far transitare un numero così alto di veicoli il progetto prevede anche adeguamenti infrastrutturali per la viabiltà assurdi anch’essi devastanti per il paesaggio e per le opere idrauliche della bonifica sulla Via Appia e dintorni.

    Ma la perplessità aumenta in considerazione delle politiche schizzofreniche e contrastanti che l’amministrazione di Pontinia avalla (e non solo) smentendo se stessa, se non erro il sindaco di Pontinia fu il primo ad occuparsi e lavorare con le associazione di categoria per ottenere il famoso marchio di qualità sui prodotti caseari, strana coerenza se da una parte il politico spinge per salvagurdare e promuovere il territorio con prodotti tipici DOC DOP IGT e BIOLOGICI e poi dall’altra fa l’esatto contrario promuovendo l’inquinamento con progetti insostenibili ecologicamente.
    Se non erro sempre il sindaco di Pontinia ha contrastato la realizzazione della centrale elettrica turbogas perchè inquinante ed incompatibile con la vocazione agricola del suo comune, VERISSIMO!!! beh! 2300 automobili al giorno che vanno e vengono dal centro commerciale producono una quantità di gas combusto più inquinante del gas metano bruciato dalla centrale elettrica!

    Forse non ci si rende conto ma stiamo consumando territorio ed ambiente naturale ad un ritmo da suicido di massa.

  8. al Comitato Salviamo l’Acciarella,
    Un altra verifica da fare per rendersi conto se l’iter procedurale d’approvazione del progetto di lottizzazione è più o meno corretto è richiedere copia del S.I.P. (Studio d’Inserimento Pesistico) presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Latina in merito agli articoli 53 e 54 delle Norme Tecniche del P.T.P.R. (Piano Territoriale Paesistico Regionale).