Cirilli a Moscardelli: “Attacchi superficiali”

28/03/2011 di
fabrizio_cirilli

di Fabrizio Cirilli *

Se veramente vogliamo essere credibili nell’interpretare quel cambiamento che la gente si aspetta dalla politica, bisogna avere il coraggio di dare nome e cognome alle cose, e quindi non si può non rispondere ai superficiali attacchi che il candidato sindaco del Pd Claudio Moscardelli ha rilasciato a mezzo stampa.

È inconfutabile, sotto gli occhi di tutti e provato da lettere ed atti amministrativi che, rispetto a certe questioni, c’è stato negli ultimi anni un atteggiamento atipico riguardo alla normale contrapposizione che ci dovrebbe essere tra un sindaco di centrodestra ed alcuni esponenti del Pd che stavano all’opposizione.

Potremmo portare ad esempio gli atti relativi all’approvazione delle linee guida per la variante al piano regolatore della marina, votate dal Pd e portate avanti da un consulente dell’ex sindaco non certo di area Pdl. Potremmo parlare del progetto della metro leggera rispetto al quale l’allora assessore regionale ai trasporti Dalia del Pd, si è sempre rifiutato, davanti alle nostre interrogazioni, di fornire quelle risposte che avrebbero chiarito l’insostenibilità dell’opera sotto l’aspetto economico. Cioè quello che il Commissario Nardone ha potuto chiarire all’indomani del suo insediamento.

Ma potremmo anche prendere ad esempio la questione dei campeggi. L’allora assessore regionale all’urbanistica Pompili ( Pd) a fronte di una mia richiesta scritta formale, si rifiutò di nominare un commissario ad acta che avrebbe potuto contribuire alla risoluzione del problema legato all’assenza del regolamento sulle opere murarie accessorie (servizi) nei campeggi previsto per legge. Rifiuto (guarda caso!) motivato proprio dalla volontà dell’amministrazione Zaccheo (Pdl) di approvare una variante al PRG, quella stessa variante le cui linee guida vennero appunto votate in consiglio comunale anche dal Pd di Mansutti e Moscardelli.

Potremmo andare avanti così con altri esempi, come quello del cimitero etc , ma il punto non è questo. La questione vera è legata alla capacità, ed a volte anche al coraggio, di dare nome e cognome alle cose a prescindere dal fatto che questo possa essere conveniente o meno. La storia ci insegna che è solo dalla capacità di fare questo che nascono i progetti politici veramente nuovi, in grado di dare una svolta rispetto al passato.

Ed allora. Da una parte c’è chi, nell’ambito di un confronto forte, a volte anche di scontro, è riuscito a trovare nella figura di un candidato a sindaco quale Giovanni Di Giorgi una sintesi legata anche al coraggio di dare una lettura vera delle cose che sono accadute nella nostra città, anche se questo passa inevitabilmente attraverso la bocciatura di alcuni progetti che si sono rivelati essere inadeguati. Dall’altra parte, invece, c’è chi, dopo un congresso “blindato”, durante il quale non sono esplose le “strane contraddizioni” che si sono verificate in consiglio comunale durante l’era Zaccheo, ha sancito la sua leadership, ha riproposto la stessa leadership alle primarie che (guarda caso!) hanno confermato ciò che il congresso blindato aveva stabilito, e portato alle elezioni una classe dirigente che sembra uscire fuori dalla ex Dc degli anni ’80.

Alla luce di tutto ciò ritengo necessario riportare i ragionamenti del confronto politico su quello che realmente può servire affinchè il futuro sia diverso dal passato, entrando nel merito di questioni quali la necessità di ricreare uno stato sociale vivibile, la necessità di mettere in campo un’economia alternativa, la risoluzione del problema del sovra indebitamento che vede le nostre famiglie sottoposte ad un rischio costante, la lotta alla micro e macro criminalità.

Rispetto a tutto questo forse la cosa più importante da fare, legata ad un cambiamento vero e non di parte, non è tanto speculare su polemiche superficiali legate al gioco delle parti, ma avere il coraggio di dare nome e cognome alle cose accadute, anche quando questo comporta di doversi assumere le responsabilità del caso mettendosi, se necessario, in discussione, cosa che oggi ritengo abbia fatto Giovanni Di Giorgi, e che invece si sono guardati bene dal fare Claudio Moscardelli, Enrico Forte ed il loro Partito Democratico.

* L’altra faccia della politica

  1. è sempre stato nell’aria questa finta opposizione della sinistra….

  2. Moscardelli è stato scelto dal popolo tramite le primarie. Mentre il tuo compare è stato imposto dall’alto.

  3. Ricordate che OGNI POPOLO HA I RAPPRESENTANTI CHE SI MERITA!!!
    Imbonitori, inciucioni , vanagloriosi, opportunisti e bugiardi , se sono li è colpa anche di chi li vota e non si informa prima.
    Puniamoli, e votiamo il nuovo.

  4. Caro Fabrizio Cirilli

    esser stato prescelto e designato dal senatore claudio fazzone come candidato sindaco di latina non mi pare sia un buon biglietto da visita. La verità é che il tuo movimento ha fatto opposizione alla vecchia giunta e si ritrova a sostenere quanto di peggio c’era nella precedente amministrazione.
    In questi anni da parte del tuo movimento c’é stato il più assordante silenzio sulle questioni della sicurezza e della criminalità. Non ho mai nulla a difesa dell’ex Prefetto Bruno Frattasi, niente sulla malavita organizzata, niente su Fondi. Solo e solamente populismo.
    E ancora: in caso di vittoria della destra , chi sarà il vero sindaco di questa nostra città. E a quale prezzo per i cittadini?.

    Saluti

    Antonio Farruggia

  5. LA STORIELLA POLITICA DI FABRIZIO CIRILLI

    Ha cominciato a fare politica nella destra di Alleanza Nazionale in tempi non sospetti, si è fatto largo in città attraverso diverse iniziative che andavano a pescare consensi dalle associazioni sportive alle cooperative sociali, come ad esempio” Il Gabbiano” ,promuovendo a livello Regionale dei provvedimenti di tutto rispetto.

    Ok, fin qui tutto bene.

    Nel 2007 il signor Zaccheo si candida a sindaco per la seconda volta e Cirilli non digerisce la cosa perchè evidentemente voleva essere lui la prima donna in quella tornata elettorale, essere l’eterno secondo di qualcuno gli dava noia e quindi, via da Alleanza Nazionale, Via dal PDL, solo contro tutti, rivoluzionario e incazzato, anche con un seguito importante ( tra cui io).

    Cirilli rilascia dichiarazioni molto decise e forti :

    “MAI PIU’ CON IL PDL” ecc…

    Le battaglie portate avanti da Fabrizio sono pregevoli, serie, sembra proprio che il ragazzo è determinato, trova appoggio trai banchi dell’opposizione solo nel PD, che approva le sue iniziative e le sostiene.

    Arriviamo ad oggi.

    Cade la giunta Zaccheo, nel PDL c’è molta divisione. Mai come ora un politico come Fabrizio Cirilli dovrebbe alzare la voce, prendere il largo e lanciare da subito la sua campagna elettorale INDIPENDENTE E COERENTE come tutti si aspettavano.

    Invece no, colpo di scena, arrivano le carezze di Claudio Fazzone, personaggio politico CAPO DEL PDL di Latina e non solo, sui cui vertono notevoli discussioni anche a livello etico, per dirla buona.

    Ecco che il protagonismo di Cirilli si risveglia e torna alla grande nella sua vita politica.

    Cirilli si fa due conti e capisce che se il PDL lo sostiene come candidato a Sindaco è fatta, finalmente potrà sedere sul posto più alto del consiglio comunale, e coronare il sogno di diventare il RE.

    Non importa quello che si dice dei suoi sponsor, non importa quello che ha dichiarato per anni contro i suoi nuovi (vecchi) amici, non importa più nulla…….importa il potere, importa comandare…….

    Ops….a volte ritornano….cominciano le telefonate, Zac chiama Polverini, Polverini chiama Alemanno, Alemanno chiama ZAc ecc…..Risultato?

    Cirilli non può essere candidato dal PDL perché esterno al partito e soprattutto perché non proprio “ben visto” da molti….

    Il risultato a due mesi dalle elezioni è che si deve trovare un candidato altrimenti si fa una figuraccia pietosa e l’ idea geniale è di mettere tutto nelle mani di Silvio Berlusconi.

    L’uomo dalle uova d’oro, Berlusconi, su suggerimento della Polverini e con approvazione non molto felice di Fazzone, chiama Giovanni Di Giorgi che se ne stava tranquillo in Regione…..

    “GIOVANNI SEI TU IL NOSTRO UOMO”……e lui….”Ehm…..devo proprio?” e Silvio…..” DEVI”……..e lui…….”OK”……

    A questo punto Fabrizio Cirilli non può manifestare pubblicamente la sua delusione, tornare indietro sarebbe un suicidio politico definitivo, perderebbe i pochi
    consensi che gli sono rimasti e verrebbe fucilato politicamente da tutti.

    Allora? Ok, personalmente non si candida più…chissà perché, si inventa questa storia del Documento Etico per stare un paio di giorni sui giornali e poi? Armiamoci e PARTITE…….

    Un genio.

    COME SI FA A DARGLI FIDUCIA?

    Legalità e Fazzone, dopo i fatti di Fondi, non sono due parole da CODICE ETICO, mi dispiace caro Fabrizio, ma questa volta Latina vi manderà tutti a casa.

  6. gli accordi sono trasversali bipartizan da destra a sinistra inglobando il centro, Chanel pensi veramente che la politica sia fatta da educande? Non puoi immaginare minimamente cosa tramano alle spalle dei cittadini che ignari cascano come pere cotte alle prime promesse di cambiamento.

  7. A Cirilli ho dato il voto alle ultime amministrative. Il mio voto adesso se lo sogna. Fa tanto il moralizzatore, ma l’appoggio a Di Giorgi / Fazzone non glielo perdonerò mai più. E pregate che non lo incrocio per strada perchè avrei già la frase da urlargli: “Le tue prese di posizione valgono come un PETO” …..tanto per rimanere collegato alle ultime prese di posizione di politici nazionali.
    Quindi caro Fabrizio, il tuo slogan “Garante del cambiamento” con me non funziona.
    E poi, per chiudere. Perchè hai in lista tali personaggi? Cosa hanno di cosi importante nel loro vissuto, nel loro curriculum, nella loro esperienza? Oppure li hai scelti perchè conoscono tante persone? Portando quindi tanti voti???