Economia del mare, settore in crescita del 2,5%

30/10/2018 di
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Un settore che cresce del 2,5% rispetto al 2016 e del 10,5% rispetto al 2011: l’economia del mare, con le 194.516 imprese presenti nei Registri delle Camere di commercio al 31 dicembre 2017 (3,2% del totale tra costa ed entroterra). Il turismo marino esprime quasi due terzi della blue economy (115 mila imprese, somma di ricettività, ristorazione e attività sportive e ricreative). Seguono filiera ittica (quasi 34 mila imprese, 17,3% del totale) e cantieristica (27 mila, 13,9% del totale). Sono i dati elaborati dal servizio Studi economici e statistici di Si.Camera, contenuti nel VII Rapporto nazionale sull’economia del mare e nel III Rapporto sul Lazio, diffusi nel corso della tre giorni della IV Giornata nazionale sull’economia del mare, la rassegna sulla blue economy organizzata dalla Camera di commercio di Latina e dall’Azienda speciale dell’economia del mare, in collaborazione con Unioncamere nazionale e Unioncamere Lazio, svoltasi a Sabaudia e Gaeta.

La Liguria si conferma la regione in cui l’economia del mare ha il peso più elevato sul tessuto imprenditoriale locale (9,2% del totale). Altre sei regioni superano la soglia del 4% (circa un punto percentuale al di sopra della media nazionale): tre nel Sud (Sardegna, Sicilia e Calabria, rispettivamente 5,8%, 4,8% e 4,5%, a cui si aggiunge la Campania con 4,0%) e due nel Centro (Lazio e Marche, 5,4% e 4,5%). Il Lazio è la terza regione in Italia per incidenza delle imprese dell’economia del mare rispetto al totale delle imprese regionali (5,5%).
Nella classifica nazionale delle province, invece, Latina, con una quota di incidenza delle imprese dell’economia del mare rispetto al totale delle imprese iscritte del 6,3%, occupa la 22esima posizione (in testa nel Lazio), Roma è 23esima con il 6,2%.