Regione approva il piano sanitario della Polverini

04/11/2010 di
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Il Consiglio regionale del Lazio presieduto da Mario Abbruzzese ha approvato a maggioranza la risoluzione presentata dal capogruppo Pdl Franco Fiorito con la quale è stato dato parere positivo alla relazione del presidente della Regione Lazio Renata Polverini sul piano di rientro della sanità del Lazio. Il presidente ha quindi chiuso la seduta.

RICONVERSIONE SARA’ GRADUALE – «Mi stupisce che persone esperte come voi pensino che noi il primo gennaio andiamo lì, negli ospedali, abbassiamo le saracinesche e chiudiamo tutto». Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso delle repliche al Consiglio regionale. «La riconversione – ha spiegato – avrà una calendarizzazione, siamo d’accordo con i sindaci, e non avverrà se prima non ci sono i servizi sul territorio. Molti sindaci sono venuti serenamente a dirmi che l’85% dei ricoverati stavano a Medicina, o a Geriatria, il che vuol dire che quei posti non saranno tagliati, ma si cambierà la loro targhetta. Significa che per la stessa assistenza pagheremo sei volte di meno. Dunque non ci saranno chiusure prima della garanzia dei servizi alternativi sul territorio. Non ci saranno dismissioni delle strutture pubbliche – ha aggiunto infine Polverini – Prima di vendere le strutture pubbliche di Asl e ospedali ho garantito a ciascun sindaco che se è vero che c’è bisogno nei piccoli centri di ospitarvi altri servizi la Regione metterà a disposizione quegli spazi».

NON CI SONO SOLO GLI OSPEDALI – «Il piano non è statico perchè la sanità non lo è. Posso condividere alcune delle osservazioni sul perchè questa Regione ha prodotto debito così importante. Ma non ho sentito osservazioni su una parte integrante di ciò che facciamo: la sanità è stata troppo statica, e non essendosi modernizzata si è ritrovata con un’offerta ospedaliera che non risponde alle domande dei territori, che non ha attivato i servizi territoriali e costa molto di più di quello che serve ai bisogni delle persone». Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso delle repliche al Consiglio regionale. «O noi ci rendiamo conto che sanità e salute non è più solo l’ospedale, oppure non si va da nessuna parte – ha aggiunto – Gli ospedali devono avere determinati requisiti, ed ecco perchè il taglio orizzontale dei posti letto del vecchio piano non ha avuto risultati apprezzabili in termini di risparmio, perchè non ha alleggerito il peso sulle casse della Regione. Il mio piano invece risponde a questo, ci metto la faccia. Prevede strutture che rispondono ai parametri nazionali che garantiscono la salute. Ciascun cittadino – ha concluso – deve poter accedere alla migliore struttura che la Regione possa offrire».

  1. Regione Lazio- La pia Polverini taglia ospedali e posti letto alla sanita’ pubblica. REGALANDO MILIONI DI SOLDI PUBBLICI AL VATICANO.

    I tagli ai servizi essenziali, sono ormai all’ordine del giorno.

    La sanita’ pur essendo un argomento da battaglia sempre ricorrente in tutte le campagne elettorali, inclusa quella di FRANGETTA NERA Polverini, e’ considerata un ingombro.

    Dove sono tutti coloro che hanno bevuto le buone intenzioni della Polverini in campagna elettorale?

    Nel frattempo mentre, si continuano a chiudere e tagliare posti letto nella bistrattata sanita’ pubblica, la REGIONE LAZIO elargisce a piene mani generosi finanziamenti pubblici a strutture sanitarie private di stampo “religioso”, con la finalita’ della dottrina catto-affaristica!

    La provincia di Latina, pare sia stata determinante per la vittoria della sindacalessa delle tessere false, eppure e’ proprio a LATINA e provincia che si vedono i risultati piu’ disatrosi.

    Il settore sanitario in particolare!

    Il mantra e’ sempre lo stesso: NON CI SONO SOLDI …..salvo poi scoprire che invece ci sono per la sanita’ privata religiosa.

    FINANZIAMENTO DI BEN 10 MILIONI DI EURO A TRE OSPEDALI RELIGIOSI CONVENZIONATI PER RISTRUTTURAZIONI E ACQUISTO DI MACCHINARI SANITARI – delibera regionale del 28 Gennaio u.s. –

    Un milione di euro all’ospedale accreditato “Regina Apostolorum” per interventi edilizi e per l’acquisizione di tecnologie sanitarie”.

    Sette milioni di euro al Presidio accreditato “Fatebenefratelli ospedale San Giovanni Calibita” dell’Isola Tiberina per gli stessi obiettivi.

    Due milioni di euro a disposizione del Presidio accreditato “Fatebenefratelli Ospedale San Pietro” per interventi edilizi e tecnologie sanitarie.

    In periodo di crisi e tagli continui alla sanita’ pubblica, tale scelta e’ piu’ che dubbia, ipotizzando un possibile ricorso al TAR , in quanto gli ospedali religiosi convenzionati restano privati e la Regione Lazio rimborsa solo le prestazioni, le analisi e le degenze in base alle tabelle previste dalla legge.

    ….Che la fede,insieme alle fatture di bilancio, sia con voi!