Export: crollo a Latina, boom a Frosinone

27/10/2010 di

È la provincia di Roma il traino della ripresa di tutto il Lazio. Nel primo semestre del 2010, tra le prime venti province italiane per valore di esportazioni, Roma (con il suo +17,74%) è tra quelle che crescono di più, superata solo da Siracusa (+42,54%) e Padova (+17,80%). Milano, che comunque resta la prima provincia per contribuzione all’export nazionale, registra un -7,06%. Lo attesta l’Osservatorio sull’internazionalizzazione del Lazio Unioncamere Lazio-Luiss ‘Guido Carlì.

A livello regionale un risultato ancora più rilevante è quello evidenziato dall’export della provincia di Frosinone che, pur collocandosi al trentacinquesimo posto nella classifica provinciale, cresce nel primo semestre 2010 addirittura del +44,20%. In notevole aumento anche la provincia di Viterbo che, rispetto ai primi sei mesi del 2009, aumenta le proprie esportazioni del +15,67%.

Decisamente inverso l’andamento delle altre due province laziali, che continuano a registrare contrazioni dell’export anche in questa prima metà del 2010: Latina vede infatti ridurre il valore delle proprie esportazioni del -9,51% e, anche se ad un tasso inferiore, anche Rieti registra risultati negativi, con una variazione del -0,64% rispetto al primo semestre 2009.

  1. Non meravigliamoci. A Latina manca, non solo una strategia industriale (quella manca a tutta l’Italia), ma mancano anche le infrastrutture che possono far decollare non solo l’agricoltura, ma anche far confluire produzioni ed aziende. Guarda caso Frosinone ce le ha (ferrovia e soprattutto autostrada). I trasportatori ci mettono un attimo ad andare e venire dalle aziende multinazionali che producono nella provincia ciociara. E’ incredibile, per non dire imbarazzante: Frosinone ha meno di 50.000 abitanti, Latina quasi il triplo ma ha molta meno attrattiva industriale