A Roma in pole position l’ex prefetto di Latina Bruno Frattasi

Potrebbe arrivare la prossima settimana la nomina del super-commissario per il Giubileo e del suo ‘dream team’, che traghetterà la Capitale – fiaccata dalla crisi politica e fino ad ora da fondi ridotti per affrontare il grande evento – durante l’Anno Santo.
I “super poteri”, salvo sorprese andranno al prefetto di Roma Franco Gabrielli. Mentre a far parte della squadra dei sogni saranno soprattutto tecnici di esperienza: circolano i nomi del direttore di Expo Marco Rettinghieri, che si dovrebbe occupare del’annoso problema del trasporto pubblico, dell’assessore magistrato Alfonso Sabella, ma anche del sovrintendente dell’Opera Carlo Fuortes e del numero uno del Coni Giovanni Malagò. Una volta conferiti i poteri sul Giubileo sarà la volta di pensare al commissario per Roma che subentrerà a Marino dopo il 2 novembre, quando le sue dimissioni saranno effettive. Per ricoprire il ruolo di commissario di Governo, che verrà proposto al Cdm dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, circolano diversi nomi, da Angelo Tranfaglia a Riccardo Carpino, fino a Domenico Vulpiani, ma è quello di Bruno Frattasi il più accreditato.
Napoletano di origine, classe 1956, Frattasi è stato già commissario straordinario del Comune di Gaeta ed anche prefetto di Latina, ora potrebbe essere lui l’uomo giusto per Roma. Frattasi è noto per aver chiesto lo scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose. Lo scioglimento fu però evitato in extremis grazie anche alla ferma opposizione del senatore Claudio Fazzone.
Nell’attesa dell’ingresso della nuova governance della Capitale, Ignazio Marino in questi giorni sta continuando a lavorare insieme alla sua giunta. L’obiettivo è quello di chiudere in tempo tutti i più importanti dossier della sua amministrazione: dalla delibera sulla completa pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali (che però materialmente potrebbe essere inaugurata dopo il suo addio), alla pubblicazione del bando di gara per il restauro del Mausoleo di Augusto.
Marino potrebbe rompere il silenzio stampa, iniziato il giorno dell’annuncio delle sue dimissioni (da allora il primo cittadino comunica esclusivamente via comunicati o social network) martedì prossimo, quando parteciperà alla prima udienza del procedimento penale di Mafia Capitale nei confronti di cinque imputati tra cui l’ex direttore generale di Ama, Giovanni Fiscon. Ma i suoi più stretti collaboratori non escludono che il chirurgo dem decida, prima del 2 novembre, di organizzare un momento di riflessione – forse una conferenza stampa – per fare il punto sulla sua azione in città e, magari, anche sull’affaire scontrini che ne ha segnato l’epilogo. E sempre sugli scontrini sta mettendo a punto la strategia difensiva con l’avvocato Enzo Musco e si presenterà in procura. In ogni caso le sue verità sui questi due anni e mezzo di governo saranno affidati al libro a cui sta lavorando che sarà presentato a fine anno.
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