A casa di Lollo feste e regali da professionisti, anche da chi non era nella cricca

Sono due gli interrogatori dell’ex giudice Antonio Lollo, accusato di aver messo in piedi un sistema di tangenti nel tribunale di Latina. Sono avvenuti il 31 marzo e il 10 aprile e ora emergono dettagli sulle dichiarazioni dell’ex magistrato. Il Messaggero traccia un quadro allucinante, sulla base delle dichiarazioni a verbale. Lollo era sommerso di regali da professionisti, sia da quelli indagati ma anche da altri i cui nomi non sono stati diffusi in quanto non coinvolti nell’inchiesta come indagati.
Regali sotto forma di denaro, ma anche buoni da spendere in negozi di abbigliamento a Latina. Qualcuno ha pagato a Lollo il bollo dell’auto che, oltretutto, gli era stata regalata da una concessionaria in cambio di un “interessamento” per una causa in tribunale.
Regali a pioggia anche da chi non faceva parte della “cricca” ma che, forse, pensava di trarre comunque benefici da un giudice corrotto di cui, a quanto pare, molti sapevano.
Nella sua casa in piazzale Carturan Lollo, secondo le dichiarazioni di Viola, organizzava riunioni sulle procedure da seguire ma anche feste con avvocati, architetti, consulenti e commercialisti. E anche in quelle occasioni i regali arrivavano a decine, a volte per il compleanno di Lollo a volte senza alcun motivo. Se non quello di “corteggiare” un giudice che elargiva favori in cambio di regali.
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