L’Avis festeggia con i donatori pontini

30/11/2010 di
Avis_Donatori_festa_2010

Un appuntamento che si ripete ogni anno, quello organizzato dall’Avis di Latina per i propri donatori, che si è svolto domenica 28 novembre nella palestra dell’Arca Enel e presso il ristorante “Il Ritrovo” di Borgo Carso.

Una giornata che i volontari del sangue dedicano a tutti i donatori che, quotidianamente, con grande senso civico e responsabilità, contribuiscono a dare speranza ai tanti ammalati presenti negli ospedali.

Una giornata di successi e record, vista la presenza di più di 750 persone unite insieme nel grande nome dell’Avis. La domenica è iniziata con la SS Messa e, a seguire, la consegna delle benemerenze ai donatori quale riconoscimento della continuità alla donazione.

“ Una giornata particolarmente significativa “ ha ricordato Marco Fioravante, presidente della sezione, che dopo il saluto ai presenti e alle autorità, ha ricordato come la nostra sia sempre di  più una realtà consolidata e presente nel territorio. “ Noi ci siamo –  ha proseguito Fioravante –  facciamo parte della comunità. Ci riconosciamo e siamo riconosciuti, nello sport, nella musica, dalle altre associazioni , tra i medici, nei cinema, nelle redazioni dei giornali e dai lettori, nelle televisioni”.

Tra gli ospiti, gradita la presenza del commissario prefettizio del comune, Guido Nardone, che ha voluto esprimere la sua vicinanza all’associazione elogiando il grande operato dei donatori e dei volontari che ruotano intorno alla sezione di Latina.

Nel corso della consegna delle benemerenze, l’associazione  ha voluto ringraziare la dottoressa Alessia Ricco, neolaureata in medicina, che, grazie anche all’Avis di Latina, ha realizzato una tesi sulla plasmaferesi, la nuova tecnica di donazione operante a pieno regime oramai da più di un anno a Corso Matteotti.

  1. Per dare un’idea (si capisce che si è riportato pari pari un comunicato stampa inviato dallìAvis con tanto di foto): 50 persone alla “premiazione” gli altri 700 solo a mangnare, detto cosi si capisce meglio a cosa la maggior parte della gente è veramente attaccata :-)
    Se le donazioni non fossero nei fatti una prerogativa dell’avis, se le giornate di riposo dei donatori non fossero pagate dallo stato (noi contribuenti)…. l’avis sarebbe ridotta come la Croce Rossa, male molto male. La maggior parte dei caporali che girano li (non i pochi veri volontari ingenui) sono li per “politichetta e piccoli favori”, come nei sindacati e in altre associazioni “parastatali”.
    Andate a donare direttamente all’Opedale di Latina, pazienza per il cornetto omaggio, almeni vi saranno meno magnoni in giro ed il costo sacca sarà minore.
    Lo spirito vero dei padri dell’Avis (V. Tasciotti, E. D’Erme, D. Gatti, ecc)è sparito lentamente negli anni, l’ultimo che salvava un po’ la situazione a Latina è stato Oreste Barboni.
    La vera notizia però è che l’attuale presidente Marco Fioravante ha annunciato le dimissioni…. intrighi di palazzo anche qui. Che vergogna.
    Se ve ne fregate dei diplomini e delle medagliette (marketing da 4 soldi) del cornetto e della magliette (date ogni 10 anni!) scrivete qui e vi darò indicazioni su dove e come donare con vero spirito di solidarietà senza ricompense se non quelle personali. Ricordate che la donazione si puo’ fare anonima ed il checkup farlo ugualmente ritirare gratis.

  2. Ciao, io sono interessato a donare il sangue, e non mi importa nulla di ritorni economici e via dicendo…scrivi qui le tue indicazioni in modo che tutti ne possano beneficiare.
    Cordiali saluti.
    Daniele

  3. Mi rammarica leggere una simile esternazione, tanto bassa da non meritare naturalmente una firma. L’Avis è un’Associazione importantissima nel nostro territorio e la realtà descritta non riesco davvero a contestualizzarla nel posto dove da anni faccio il volontario.

    Certo siamo a Latina, la città per eccellenza dov’è facile giudicare, dove a parole siamo tutti in prima linea per cambiare il mondo e poi ci ritroviamo in 4 quando davvero c’è bisogno. La città dove tutti amano gli animali ma le volontarie del canile sono sole tutti i giorni con una realtà che dovrebbe riguardare invece tutti. La città della centrale nucleare che nessuno vuole ma nessuno condanna e tante altre ce ne sarebbero da dire.

    Andate a donare dove volete, è il fine che resta nobile. Non esiste nessuna lotta tra le sedi Avis e l’Ospedale nè tantomeno con altre associazioni che raccolgono sangue. Da parte nostra almeno, anche se poi quello che leggo sopra qualche dubbio me l’ha messo.
    L’Avis non è più bella perchè offre la colazione ai donatori.. nè perchè regala medagliette o gadgets vari. L’Avis è una famiglia e la grande presenza sul territorio vorrà pur dire qualcosa visto che la donazione è e resta libera e spontanea.
    Noi raccogliamo SANGUE, punto.

    La politica per favore facciamola in altre sedi.

  4. Simona, ci spiace per te e la caduta delle tue illusioni, siamo un nutrito gruppo di ex avis, ex croce rossa, ex volontari di diverse assoc. stanchi delle solite associazioni succhia soldi pubblici, specie negli ultimi anni proiliferano ancor di più “onlus” di questo genere di dubbia trasparenza o moralità. Siamo belli grossi e informati, dai 40 anni in su, sappiamo ciò che affermiamo, puoi smentirci, entra nel merito se vuoi o puoi. In fondo non mi pare tu ci abbia contradetto tu dici “andate a donare dove volete, è il fine che resta nobile”, noi “andate a donare direttamente alla fonte (ospedali) pretendete il miglioramento dei servizi pubblici esistenti, il fine è più nobile e utile senza intermediari e spese superflue e inutili”.

    Daniele debbo sentire dei donatori stanchi degli intrighi di palazzo interessati a creare un’associazione assolutamente informale (basta un blog gratuito) davvero diversa e solo a favore dell’ospedale di Latina, nessuna sovvenzione pubblica solo privati doc, solo volontariato puro, nessuna sovrapposizione al pubblico, ne sindaci o politicanti, appena avrò notizie posterò qui, il problema è sempre lo stesso l’Ospedale di Latina è in mano alla politica più becera come dimostra il caso del P.S. pediatrico: http://www.alessiaeisuoiangeli.org.
    Ci risentiamo, cercheremo di accorpare piu’ “argomenti scottanti” in un’unica associazione di veri cittadini per la trasparenza e la legalità pubblica.

  5. Francesca vorresti che il sacrosanto diritto di critica (pure produttiva) garantito dalla Costituzione venisse meno?
    Cosa ho detto di inesatto? Ho affermato che BISOGNA DONARE ma meglio altrove. Tu cosa temi? Che venga meno l’orticello?
    Ho vissuto e donato all’estero per anni, anche presso associazioni come la “Red Cross”, niente a che fare con gli intrallazzi tutti italiani di AV&CR, fatti un giro pure tu, sarebbe molto istruttivo!

  6. la questione è interessante, si potrebbe fare una discussione pubblica in carne ed ossa, con nomi, facce e volti, chi si sottrae è colpevole, la si proponga all’avis, alla croce rossa e a chi interessa. diversamente e’ come diceva saviano MACCHINA DEL FANGO.

  7. Guarda un pò che le polemiche escono quando ci si avvicina all’elezioni, per il resto dei 1000 e passa giorni da un’amministrativa all’altra l’Avis va bene a tutti come vanno bene tutte le altre cose di questa città, lasciate in mano a chi si dedica al volontariato e le persone che lo fanno sono molto poche. Io al pranzo c’ero, non ho visto ne mi sentivo parte di 700 persone raggirate. Ero tra tanti amici, la maggiorparte di loro non li conoscevo eppure erano tanti amici perchè è in questo che si incarna lo spirito della donazione e questo lo riesco a vedere nell’Avis nel caso specifico. Non credo che poi lì non si facciano errori, mi sentirei preso veramente in giro se i responsabili lo affermassero ma è un’associazione che va avanti per quel che posso vedere io con gli stessi principi dei padri della sezione, anzi per come era nata visto proprio quei nomi che “WikiLeaks LT” faceva nel suo post forse era molto più vicino alla politica di quanto lo sia ora. Il fatto che poi anche a campagna elettorale iniziata praticamente era presente il solo commisario Nardone e non altri forse è proprio perchè non possono fare in quella sede una campagna elettorale.
    Comunque giustamente bisogna donare dove lo si ritiene più giusto, nessuno mi ha mai rimproverato se sono andato a donare in ospedale invece che in Avis, credo che lo stesso Ospedale comunque sia più contento che la gente vada in Avis per una questione di accoglienza, infatti lo scorso anno mi sono recato a donare in Ospedale nei giorni del terremoto e anche se era un giovedì mi hanno mandato loro stessi a corso matteotti.
    Per concludere dico che la cosa che ha me fa più piacere quando ricevo il giornale dell’Avis è vedere il numero di donazioni che cresce e questo io la vedo come un aumento della speranza che più malati possano curarsi e non in maggiori guadagni per qualcuno e ho risposto solo perchè da donatore sono stato tirato in ballo come uno “di quei 700 che vanno a magnare” facendo venir meno tutte le donazioni che ho fatto per aiutare qualcuno che se la passa peggio di me

  8. Un altro esempio: perchè l’Avis non parla quasi mai di autotrasfusione (l’Avis Latina per niente) chiamata anche pre-deposito per autotrasfusione che poi significa donare il sangue per sé stessi e conservarlo sino all’eventuale trasfusione autologa?
    Ho colleghi che quando hanno avuto bisogno per se stessi o familiari stretti NON hanno ricevuto risposte ne istruzioni, altri ancora risposte negative e vaghe, sono andati altrove e poi non hanno più donato, bel risultato.
    L’infomazione va data a 360 gradi anche quella scomoda, anche quella dubbia (Aids, epatite), anche i dettagli sulle analisi effettuate e la loro metodologia, anche sui rischi della aferesi dovuti ai Kit, alle macchine, agli operatori, ecc
    Se per i medicinali va indicato tutto nel foglio illustrativo perchè al donatore non viene dato per iscritto niente? Chi si prende la responsabilità? Chi paga l’errore e come? Siamo in Italia è bene ricordarlo.

  9. ugo romani falla corta e scrivi qui cose sensate, meglio di cosi è immediato, libero e aperto a tutti, compresi quelli che come te non rispondono ai fatti ma invenatano complotti. Lo sai che facce e volti sono la stessa cosa? Le facce a che servono? Ad incantare? Dicci la tua o vatti tu a cercare qualcosa da infangare, magari alla moda :))

  10. cioa sono anna anche io ero al pranzo e non mi è piaciuto, lo spirito mi sembrava di circostanza, entusiasmo solo per il piatto, la lotteria e i balletti – di donatori ne ho visti pochi, vecchi tanti, tante donne vecchie???? per non parlare della musica e dei cantanti ridicoli, poteva essere un semplice capodanno con i soliti papponi che io detesto, una specie di sl48 che vedi in TV – pero’ quando vado a donare a Latina e Bergamo noto una differenza enorme a favore di Bergamo per troppe cose, ma a latina sono piu’ simpatici – la prossima provero’ all’ospedalenon sapevo,grazie.
    p.s. io non sapevo che la giornata lavorativa è pagata ma anche per i co.co.co? come faccio a sapere? rigrazie.

  11. Anna purtroppo all’Avis, pur potente, non frega niente delle minoranze (lo dicono i fatti) nessuno si occupa dei poveracci (passami il termine infelice) e delle loro sacrosante istanze e riconoscimenti, idem per i sindacati, pensa che per anni prima del riconoscimento dei parasubordinati li hanno ignorati, ora col governo Berlusconi si prepara pure il peggio per voi (contratti e licenziamenti facili). Che contratto hai? Nel caso ti mando una e-mail in privato.

    Qui trovi i riferimenti (Inps donatori di sangue):
    http://www.inps.it/portal/default.aspx?sID=%3B0%3B5673%3B&lastMenu=5687&iMenu=1&itemDir=5974

    Io e altri colleghi mesi addietro abbiamo inoltrato un quesito simile sulla questione a vari enti preposti e che include casi analoghi, per parita’ e dignità spetterebbe, servirebbero politici di buona volontà senza scopi secondari, vedremo, per ora dei partiti solo IDV (non Latina) si è degnata di un minimo ascolto.

  12. Scusa Wikileaks LT, mi spieghi dove vuoi arrivare? Mi sa tanto che stai facendo tu campagna elettorale, mi sembra che dopo tante parole cominci a tirar fuori nomi e partiti cosa che finora nessuno ha fatto perchè si parlava di donazione di sangue. Poi forse ho sbagliato a capire io ma si sta parlando di Avis??? Che c’entrano i riconoscimenti , i contratti e perchè scomodare i poveracci come li definisci tu solo quando fa comodo. Hai aperto una discussione che poteva anche essere interessante ma adesso stai tirando fuori addirittura decisioni di governo. Mettere mezzo tutto e tutti di certo non aiuta a capire.
    I contrattisti Co.co.co comunque non hanno diritto al giorno retribuito e lo so bene purtoppo, se togliessero la retribuzione molta gente è vero non andrebbe più a donare ma così facendo non credo che farebbero del male ad un’associazione ma ai malati. Io vado a donare anche senza avere il giorno pagato, a me cambia poco quindi ma se devo dare la colpa a qualcuno non la posso dare a chi mi toglie il sangue ma a chi mi toglie la dignità.
    Ma non volgio aprire una questione politica come qualcuno sta facendo, potremmo su quel fronte anche essere dello stesso colore ma quello è un altro discorso, la campagna elettorale valla a fare altrove

  13. Il diritto di parola e’ sacrosanto. Potete affermare tutto e il suo contrario, ma non potete sottrarvi alle critiche, neanche voi. E dire che l’AVIS – quindi tutti i volontari, dal primo all’ultimo, che si impegnano per la raccolta sangue – siano ‘succhiasoldi’ e’ infame. E’ infame il voler gettare sempre fango su ogni cosa che esiste. Volete donare direttamente all’ospedale? Fatelo, chi vi dice niente? Ma perche’ gettare fango su chi non e’ d’accordo con voi?

  14. Rimango basito da ciò che leggo….dai pochi ( per fortuna ) che cercano di rovinare ciò che egregiamente funziona…..dal costante aiuto che centinaia di donatori di loro spontanea volontà decidono di donare il sangue all’Avis…dei tanti volontari che con sorriso e prefessionalità fanno funzionare questa grande associazione che è l’Avis…scrivendo tutte queste scorrettezze non solo sputate letterralmente sui donatori e sui volontari, ma anche sugli ammalati.
    Ognuno doni dove ritenga più giusto..nessuno mi è vai venuto a dire..dona in avis invece che in ospedale….ma si eviti di fare strumentalizzazioni che sono solo ridicole.
    Per quanto riguarda la giornata retribuitiva…non è l’Avis a decidere a quale tipologia di lavoratori spetti….ma il ministero della salute….quindi non creiamo confusioni e se si debbano dare notizie….diamole…non scriviamo fandonie solo perchè si vuole rovinare quel poco di buono che nel nostro paese ancora c’è.
    MENO MALE CHE L’AVIS ESISTE…E FIERO DI ESSERE DONATORE
    ps: prima di dire certe bestemmie..sciacquatevi la bocca

  15. Leone B. e Graziano se permettete vi rispondo io, essendo un dibattito pubblico mi son fatto un’opinione per il resto basta il buon senso e l’esperienza che non mi mancano. La contestazione se ho ben capito riguarda i costi, la sovrapposizione, la spartizione simil partitica del volontariato in gererale, la mancanza di trasparenza e di “alternativa” (monopolio avis?). Se è cosi confermo. Sono andato sul vostro sito e l’unico dato concreto che ho trovato è stato il numero delle donazioni. I donatori non centrano sono stati solamente invitati a donare altrove, per motivi di trasparenza, “concorrenza” ed utilità pubblica. Ri-condivido, ho visto tanti oligopoli, figurarsi monopoli, lobby fatte da “volontari”, i capetti, –non– chi dona il sangue, avete fraiteso o voluto fraintendere. Spero di aver aiutato a chiarire ma certo che se siete dell’avis vi sentirete toccati quanto sono gli interessi in ballo, i vostri interessi non del popolo italiano e dei malati. Leggete bene Neo piu’ che WikiLT. Buona giornata.

  16. gEPPO io quando anfavo all’avis donavo 2 volte il sangue una ai malati e una allo stato che gira soldi all’avis,ti predono ingiro lo sanno bene che non troverai bilanci sul sito ,possono anche non farli figurate se te li fanno fanno vedere e poi chili controlla chi !

  17. il male italiano è proprio questo, in tutti i posti dove girano direttamente o indirettamente soldi pubblici ma anche in parte privati, anche nelle associazioni che si prefiggono scopi nobili come l’avis si infiltra la politica, piu’ si va al sud peggio diventa, i grandi numeri non contano, in questo caso popolo dei donatori, sono i soliti pochi furbetti che controllano, si inventano poltrone e le scaldano (spreco di soldi),guardatevi domenica Report sulla Croce Rossa che fa fatturati enormi altro che avis e capirete. Il donatore vera e unica risorsa dell’avis non centra nulla vuole solo fare una cosa buona e ricarvarne un giornata di riposo, 2 per le donne e 4 per gli uomini l’anno, non è male. Il male sono i pseudo politicanti a cui piace fare i caporali come diceva il grande Toto’.
    La cura? La massima trasparenza e l’informazione, chi è in buona fede non ha paura ne di ciò ne dei processi di alcun tipo, compresi i dibattiti pubblici dove chi è contrario come qui può replicare liberamente, come al solito però non vedo repliche che entrano nel merito ne risposte solo accuse, la cosa è molto sospetta. Il mio modesto contributo.

  18. massima trasparenza appunto…venite alle assemblee che sono pubbliche e quindi apete a tutti….e vedrete la trasparenza….invece di sparare a zero.

  19. io ci sono stato almeno un paio di volte.. era piu’ omertosa e omaggiosa di una assemblea condominiale quando debbono controllare i bilanci e confermare l’amministratore… clima inadatto a proporre, figurarsi criticare… lscia stare max tu sei di parte è evidente, ho smesso di dannarmi per donare regolarmente e quando mi serve una giornata ovado a roma o al goretti- non mi piace sentirmi a disagio

  20. spero che anche il TDM non prenda soldi pubblici li ho trovati molto utili in questa sanità schifosa a roma s. camillo e aprilia a giudicare dalle stanze direi che gli danno qualche avanzo…. .-((

  21. Romeo quando li ho frequentati io ci rimettevano di loro pure per fare i tesserini e litigavano per farsi riconoscere, ora vedo che fanno parte di cittadinanza attiva http://www.lazio.cittadinanzattiva.it/tribunale-diritti-malato-salute.html e sembra vada meglio ma non beccano un quattrino pubblico, ancora adesso devono lottare per avere una stanza e un telefono in molte realtà ospedaliere, altra storia, altra nascita, altro statuto, altra sostanza, portano avanti molte cause difficile contro la malasanità e debbono pagarsi gli avvocati.

  22. Giorgia deve semplicemente andare all’ospedale e chiedere info, se non ti convincono non donare, per il resto su internet trovi tutte le info che vuoi anche per verificare che non ti dicano fregnacce. Che vuoi sapere?

  23. Giorgia, ho scritto io dell’associazione che sarà assolutamente informale e che è da costituire, è un’idea che ci frulla in testa da un pò, ti contatteremo se sei interessata ma non è certo vincolata alla donazione, falla se vuoi e appena puoi. Per donare fai come ti ha detto Peco Bill, l’ospedale ti farà visita e anamnesi adeguate prima della donazione (e gli esami generali utili per dopo).
    Unico consiglio (opzionale): se è la prima donazione in assoluto e/o se sei “fisicamente” timorosa, portati (o tieni a portata) qualcuno che possa venirti a prendere o assisterti oppure vai in campagnia di altro donatore così farai anche un buon passaparola ;-) Fai sapere se sei interessata all’associazione, appena saremo in grado (impegni) daremo una e-mail di riferimento o un blog. Ciao.

  24. Giorgia, oramai hai già dato a tutti la tua email, ma non pubblicare mai dati personali specie se recapiti o telefoni e specie se si una donna, fai che siano gli altri a darti sempre un riferimento. Anche io sono interessata attendo il blog. Nina C.

  25. Io mi sono trovata bene all’avis anche se la fila era un pò confusa (non si capiva i tempi e le priorità) e le informazioni le ho dovuto un pò ‘estorcere’, sono andata una volta anche all’ospedale di Latina ma le info e l’accoglienza erano molto più scarse, ora alla luce di quanto leggo qui capisco molte cose, penso ci vorrebbe un sistema pubblico efficiente e economico quindi condivido l’idea di un’associazione di cittadini che rafforzi i servizi pubblici senza sostituirsi a loro e senza sovvenzioni al max piccole attrezzature, una stanza, ecc (come il TDM). un bancone di accoglienza all’ospedale (anche dell’Avis) sarebbe un buon segnale di inizio no? Che ne dite?

  26. P.S. ho sempre pensato che i monopoli o simili privati o pubblici di qualunque genere anche volontari sono un male, la giusta concorrenza migliora i sevizi verso gli utenti-cittadini, anche per questo sono favorevole all’associaz., purchè non sia un duplicato, un carrozzone però.