ROMA-LATINA, LA PROPOSTA DEL WWF: 6 CORSIE SOLO IN ENTRATA

30/03/2007 di

«No» all'autostrada Roma-Latina e alla Cisterna Valmontone, «sì» alla messa in sicurezza e adeguamento delle quattro corsie della Pontina, e il potenziamento a sei corsie, in sede, solo in avvicinamento a Roma e Latina. Questa, «l'operazione trasparenza per la Pontina», l'appello lanciato dal Wwf Italia al presidente della Regione Piero Marrazzo che è stata illustrata alla stampa oggi nella sede dell'associazione ambientalista di via Poli.

 

«Non si può pensare che i due progetti di autostrada presentati nel 2004, con il
preliminare della Roma-Formia e nel 2006, il definitivo della Tor dè Cenci-Latina, siano
il naturale sviluppo l'uno dell'altro. È un fatto grave che non si dica che sia un altro
progetto. Non si può spacciare quel progetto per il progetto originale», ha detto Stefano
Lenzi, responsabile dell'Ufficio legislativo del Wwf Italia.

Il sodalizio chiede di tenere aperto il confronto tecnico sulle soluzioni progettuali previsto dall'intesa
generale quadro dell'8 novembre 2006, che sia redatto uno studio di fattibilità
economico-finanziaria per la messa in sicurezza e adeguamento della Pontina, che
approfondisca gli scenari trasportistici intermodali e quelli territoriali e contempli un
calcolo costi e di benefici delle ricadute economiche, sociali e ambientali
dell'intervento, posto come alternativa al nuovo progetto di autostrada Tor de
Cenci-Latina e alla bretella Cisterna-Valmontone e che venga effettuata una procedura di
Valutazione di impatto ambientale ordinaria sul progetto definitivo della soluzione
infrastrutturale prescelta comparata alle alternative, abbandonando le procedure speciali
della Legge Obiettivo.

Secondo un'analisi tecnica, resa nota da Maria Rosa Vittadini, docente di pianificazione
dei trasporti dello Iuav di Venezia, la Pontina così come è stata progettata, se vedrà la
luce «nel 2030 sarà usata al 50 per cento nell'ora di punta nelle aree d'ingresso a Roma
e a Latina – ha spiegato – È un sovradimensionamento incredibile. È una scelta priva di
fondamento e sbagliata» e poi, sull'idea di un'autostrada a pedaggio e sulle complanari
gratuite, ha detto che «la strada a pedaggio sarà utilizzata solo nelle ore di punta, con
il paradosso che l'autostrada sarà accessoria alle complanari. Fino a una velocità media
di 80 chilometri orari queste saranno vantaggiose rispetto all'autostrada a pedaggio».

«Il caso della Pontina – dice il Wwf in una
nota – richiama il caso 'gemellò del corridoio tirrenico nord per il quale da tempo
l'associazione chiede un adeguamento in sede e la messa in sicurezza del tracciato
stradale esistente senza infrastrutture pesanti e costose come quelle imposte dal modello
autostradale con complanari. Infatti, secondo il WWF Italia, è assurdo accreditare l'idea
che i due progetti di autostrada presentati nel 2004 (progetto preliminare della
Roma-Formia) e nel 2006 (progetto definitivo della Tor de Cenci-Latina) siano il naturale
sviluppo l'uno dell'altro e che, quindi, si possa procedere, una volta acquisito il
giudizio positivo di compatibilità ambientale su un progetto preliminare, peraltro molto
lacunoso, in Cipe nel settembre 2004, all'approvazione di un progetto definitivo peraltro
molto diverso con verifiche solo superficiali».

«La mancata messa in discussione della Legge Obiettivo per progetti come l'autostrada
pontina – hanno detto dal Wwf – è una grave responsabilità che si sta assumendo il
ministro delle infrastrutture Di Pietro, assecondato dalle Regioni interessate (in questo
come nei casi dell'autostrada Rosignano-Civitavecchia, delle Pedemontana lombarda e della
Bre.Be.Mi.), quando ancora si attende la modifica della normativa speciale sulle
infrastrutture strategiche, decisa dal Governo in CIPE il 29 settembre 2006 per quanto
riguarda la fattibilità economico-finanziaria del progetto autostradale (che presenta un
costo di circa 2.100 milioni di euro) con riferimento alla copertura dei costi per il 60%
attraverso risorse private stabilito dalla delibera Cipe n 50/2004».