Nuovi Tutor, l’inventore di Latina chiede un altro sequestro: brevetto copiato

30/07/2018 di

L’imprenditore di Latina, Alessandro Patanè, chiede il sequestro del nuovo sistema di controllo elettronico della velocità, il Sicve-PM, che ha da poco sostituito il Tutor.

Patanè, titolare della licenza del brevetto originario, ha già vinto la precedente causa che portò allo spegnimento dei Tutor e ora ritiene che la violazione del brevetto si sia ripetuta anche con il nuovo sistema Sicve-PM.

«Sarà sufficiente – spiega Patanè – un semplice accertamento cautelare per mettere addirittura in risalto l’azione dolosa che è stata attuata: viene indicato nero su bianco proprio sul brevetto Platematching che tale tecnologia opera proprio sul contesto tecnologico del brevetto Craft srl, già violato con il Sicve».

La richiesta di sequestro potrebbe arrivare in sede civile e d’urgenza per la tutela del brevetto che si ritiene violato. Sulla vicenda dei Tutor (e derivati) sono in piedi numerosi contenziosi in sede civile e penale.

Una battaglia che va avanti da anni e che vede impegnati Romolo Donnini (titolare della Craft) e Alessandro Patanè programmatore di Latina, titolare della MPA Group srl.

Nello scorso mese di aprile i giudici romani hanno dato loro ragione stabilendo che Autostrade per l’Italia ha copiato il brevetto. Ora si ricomincia con una nuova battaglia sul Sicve-PM che, secondo Patanè, è identico al precedente. Il programmatore di Latina rivendica di aver sviluppato il software del sistema denominato Sicve dal 2004 al 2008 procedendo poi al deposito del brevetto insieme alla Craft di Donnini. La notizia è del Messaggero di oggi.

VIDEO – REPORT 10 aprile 2018 – Il caso Tutor

COME FUNZIONAVA IL TUTOR

LE DIFFERENZE. Il Tutor si basava sul riconoscimento della targa dei veicoli in transito nella tratta monitorata. La nuova tecnologia – PlateMatching – determina se un veicolo rilevato dalle due unità periferiche (in ingresso e in uscita) è in sospetta infrazione, senza però identificarlo in quanto il sistema non utilizza tecniche di riconoscimento automatico delle targhe. Questo procedimento, fondamentale per inviare il verbale, avviene successivamente a livello centrale, una volta che le unità periferiche hanno inviato i dati.