LETTERA Davoli (Antares): Per la piscina impossibile raddoppiare il canone. Il Comune deve contribuire

13/08/2017 di
piscina-comunale-latina-47657222

Gentile redazione, sembra ci possa essere una svolta per la riapertura della Piscina Open di Latina. Era fine luglio 2016 quando l’Antares veniva ricevuta in Comune dal neo Sindaco Coletta, premiata per la Promozione in Serie B, con tante belle promesse per lo sviluppo della Pallanuoto.

Ora dopo più di un anno i legali del Concessionario e dell’Amministrazione hanno avviato il dialogo per ridiscutere il contratto della discordia, come dichiarato dallo stesso Primo Cittadino ai Media. Un incontro auspicato fin dai primi giorni della vittoria di LBC dall’Antares, società storica in Provincia di Nuoto, Pallanuoto e Salvamento. Con 27 anni d’affiliazione alla FIN, 130 tesserati e la conquista della B, l’Antares è stata la prima a Latina a riaprire alla Pallanuoto in rosa nel 2005, creando un vivaio femminile e disputando la Serie A2. Fiore all’occhiello il Trionfo al Trofeo 2017 “I love Pallanuoto” U.11 e le vittorie al Festival Haba Waba, Under 11 e Under 9, insieme alla SPN Sport Latina, con il 17° posto nel GOLD su 100 team e la 3^ piazza nel SILVER.

Successi da aggiungere all’ottimo percorso della Under 13 “A”, 6^ alle Finali regionali, e al 2° posto a Ostia della U. 11 nel Girone delle migliori 6 e che collocano questa A.S.D. ai vertici in Provincia e nel Lazio. Ma la cosa più importante, in 30 anni di attività, è stata che Il sodalizio del Presidente Alberico Davoli ha rappresentato un PORTO SICURO per migliaia di ragazzi tolti dalla strada e cresciuti in Antares imparando i valori dello sport e della vita.

Sin dai primi giorni dalla chiusura della piscina abbiamo portato le nostre proposte, per scongiurare che la stagione fosse compromessa. La “Open” 33 x 21 di Latina, trovandosi in centro, è facilmente raggiungibile ed è l’unica vasca da regolamento F.I.N. in cui si possono disputare i Tornei Nazionali. Nella mia lettera del 9/10/2016 al Sindaco, alla Nuoto 2000, a tutti gli atleti, alle famiglie e agli sportivi pontini denunciai subito lo stallo che si stava profilando. Affermavo come fosse imprescindibile il dialogo tra Comune e gestore, senza schierarsi per gli uni o per gli altri. Nel frattempo eravamo costretti ad accordi con impianti privati, omologati e non CONI/FIN, anche fuori provincia, che non avrebbero assicurato la regolare attività e i Campionati, subendo perdite di sponsor e di oltre 25 atleti delle giovanili. Già da Ottobre 2016 lanciavamo l’idea della gestione ponte Consortile tra lei A.S.D, l’Amministrazione, la Federazione e la Nuoto 2000, un’idea che è stata del nostro presidente onorario Alberico Davoli.

Anche il DS Giovanni Bruschi operava affinché le parti si incontrassero, sollecitando l’aiuto della Federnuoto. L’unica nota positiva al grido di dolore è stato proprio il sostegno della F.I.N. grazie al Presidente del CRL Dott Mauretti, il quale si fece promotore con il Presidente Nazionale Paolo Barelli di un intervento dal Sindaco. Con il passare dei mesi non sono arrivate risposte da P.za del Popolo e tutti i tentativi, compresi quelli del Sen. Barelli, di rendere agibile al pubblico la vasca coperta sono stati vani. Va sottolineata la sensibilità della F.I.N. sul problema, quanto l’immobilità del Comune che continuava un braccio di ferro, legittimo dal suo punto di vista, ma noncurante dei disagi delle famiglie.

Allenarsi nell’impianto di casa è una cosa, emigrare fuori Latina, oltre i confini provinciali è stato assurdo ed inaccettabile. Era già difficile farlo all’aperto durante l’inverno, senza servizi per i ragazzi, figuriamoci una intera stagione con genitori e società che si sono sobbarcate trasferte non previste, con ulteriori spese e chilometri da fare, ospiti in altre città. Il Primo Cittadino con un Ordinanza Sindacale ad hoc poteva intervenire grazie a questo strumento di urgenza e contingibilità. Anche successivamente abbiamo sempre chiesto nei vari comunicati, che testimoniano la primogenitura delle nostre idee e proposte, una svolta reiterando l’idea del Consorzio e la gestione straordinaria tra Gestore, comune e società (tutte propense a pagare il giusto canone per gli affitti dei costi vivi delle utenze e per l’utilizzo di docce e spogliatoi).

Tutto questo è stato: “interruzione di servizio pubblico”, un danno economico, tecnico, sportivo e di immagine enorme che l’Antares e tutte le altre società pagheranno salatamente anche nei prossimi anni e di cui qualcuno dovrebbe rendere conto e risarcire. Ciò nonostante ci rimetteremo in gioco e la domanda di ripescaggio in Serie B ne è la conferma. È giusto rimarcare, prosegue Bruno Davoli, il nostro ruolo in un anno tribolato per la Pallanuoto, uno sport messo in secondo piano dove spesso si è parlato tanto per parlare, mentre noi ci abbiamo messo la faccia oltre alla passione che da 30 anni ci contraddistingue. Non si dimentica certo chi in passato ha goduto di benefici e privilegi e non vorremmo che tali errori si ripetano.

Oggi il dialogo, con il ritardo di un anno, è iniziato e l’Amministrazione risolte le priorità del Calcio, e degli altri sport, affronta il tema piscina. Il Sindaco parla di un contratto integrativo nel quale il Comune, sembra di leggere tra le righe, si tirerà fuori lasciando anche nei mesi invernali la gestione al Concessionario. Ma Latina Bene Comune non ha sempre contestato privatizzazioni e appalti facili del passato? Il rischio è ritrovarsi con canoni raddoppiati, impossibili da sostenere per le A.S.D, a fronte di una struttura che paragonata a Foro Italico, Ostia o Anzio non offre lo stesso rapporto qualità/prezzo. Infatti la Open di Latina è una 33 metri x 21 all’aperto mentre gli impianti sopracitati sono da 50 mt. x 25, coperti durante l’inverno e dotati di spogliatoi e docce calde. Al contrario sono anni ormai che le società F.I.N. sono costrette a rinunciare a tali servizi. Gli atleti di conseguenza si ammalano, non possono lavarsi e si devono cambiare in numero di 60 per turno anche fuori dai locali di Basket e Pallavolo perché questi ultimi, con le tre docce presenti neanche funzionanti, sono spesso indisponibili in quanto occupati da tali discipline.

Aspettiamo ancora dall’Amministrazione un incontro, come annunciato per il 25 e poi per il 28 Giugno, e mai andato in scena. Mi aspettavo che risolti i problemi dei vari Sport il Sindaco intervenisse anche a nostro favore, per scusarsi e risarcire del danno economico procurato. Auspicavo che il Primo cittadino reperisse sponsor e risorse anche per la Pallanuoto, così da sistemare gli spogliatoi della Open. Considerato quanto risparmiato in un anno per luce, acqua e gas al Palazzetto si poteva fare e sarebbe stato gradito. Speriamo di non essere riabbandonati e che, se questo sarà il nostro destino, P.za del Popolo sia garantista di un servizio che oggi non prevede docce e spogliatoi e che il Comune dia il suo giusto contributo al canone che si pagherà. Era stato promesso pure un rimborso per il trasporto atleti, puntualmente disatteso. Vedere l’impegno profuso da subito per Calcio, Volley, Basket e come siamo stati trattati noi è avvilente e confido che la FIN torni a sostenerci. Sono molto deluso da come è stata gestita la cosa e temo per il futuro, ma sarei felice se dall’Amministrazione ci stupissero in positivo mettendo in pratica i nostri suggerimenti.

L’Antares non vuole essere vittima di un’altra stagione tribolata come quella appena conclusa. Desideriamo solo fare sport per tutti i nostri ragazzi e come detto ci auguriamo di essere Tutelati con un accordo equo anche per le società che ci consenta di ritornare a casa”.

Bruno Davoli, presidente Antares