A Sermoneta i migranti lavoreranno gratis per pubblica utilità

14/08/2017 di

Il Comune di Sermoneta ha sottoscritto con la Prefettura e la cooperativa Il Quadrifoglio il protocollo d’intesa per l’impiego dei richiedenti protezione internazionale ospitati a Sermoneta in lavori di pubblica utilità su base volontaria e gratuita.

Sermoneta è coinvolta nella rete di ospitalità attraverso la cooperativa sociale “Il Quadrifoglio”, che gestisce in una struttura privata a Monticchio un gruppo di giovani migranti. L’Amministrazione comunale si è sempre dichiarata contraria a forme di assistenza unilaterale e fine a se stesse, avendo più volte lamentato alla Prefettura il mancato coinvolgimento nel processo di accoglienza che scavalca di fatto i Comuni, concetto ribadito attraverso la delibera di Consiglio comunale del 1° dicembre 2016.

Davanti a un processo caduto dall’alto, il modo migliore per affrontarlo è governarlo. L’inattività dei migranti, in attesa del loro riconoscimento dello status di rifugiato, può riflettersi negativamente generando frustrazioni o aumentando la percezione di un modello di accoglienza esclusivamente assistenziale e unilaterale. “Le attività sociali potrebbero aiutare a migliorare il decoro del territorio comunale, come dimostrato dalle esperienze già in essere nei Comuni di Cori, Rocca Massima, Norma, Fondi, Roccagorga”, precisa il Sindaco Claudio Damiano. “Tale iniziativa sarà senza oneri a carico dell’Amministrazione comunale, su base volontaria e non retribuita. Il Comune non sta dando lavoro a nessuno, ma una opportunità di svolgere un’attività a favore della comunità, che può essere la manutenzione di aree verdi, o l’affiancamento in attività sociali”. Opportunità estesa da tempo a tutti i cittadini, che possono iscriversi nell’elenco comunale dei volontari (moduli e info su www.comunedisermoneta.it).

“Basta con sciacallaggio politico e social – aggiunge l’assessore ai Servizi Sociali Mauro Battisti –. Abbiamo fatto due riunioni pubbliche e un consiglio comunale aperto in pianura, abbiamo applicato quello che ci hanno chiesto i cittadini, cioè rendere utile questo progetto nazionale mettendo a disposizione del Comune i ragazzi della cooperativa, facendo fare lavori gratuiti sul territorio; abbiamo portato la voce dei cittadini Sermonetani al tavolo provinciale, presenti tutti i sindaci, dove il sottoscritto ha ribadito la preoccupazione, che a molti politici locali sfugge, che a Sermoneta arrivano migranti anche da Norma, da Casal delle Palme, da Tor tre ponti. Ho chiesto che le cooperative siano obbligate a seguire i loro ospiti e far capire come integrarsi, non chiedendo elemosina o vivere nei giardini pubblici e sporcare, come succede a borgata Carrara”. “Questo è un problema nazionale – conclude Battisti –, con un progetto che sta dando false aspettative a tutti gli immigrati a prescindere dal colore della pelle, con persone allo sbando su un territorio straniero”.