Due insetti minacciano la macchia mediterranea: l’iniziativa del Parco Nazionale del Circeo

19/07/2018 di

E’ cominciato questa mattina e proseguirà fino a domani, venerdì 20 luglio, presso la sede dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, il kick off meeting (calcio d’inizio) del progetto LIFE17 NAT/IT/000609 SAMFIX cofinanziato dal Programma Life dell’Unione Europea.

Il progetto, che ha preso il via lo scorso primo luglio, ha come obiettivo lo sviluppo e la sperimentazione di protocolli e metodi per contrastare l’invasione di due insetti di origini aliene negli habitat naturali che circondano il Mar Mediterraneo: lo Xylosandrus compactus e lo Xylosandrus crassiusculus.

Le due giornate hanno lo scopo di allineare il gruppo di lavoro su finalità, risultati attesi, strumenti, tempistiche, ruoli, modalità. Tale riunione ha lo scopo di informare ma anche di motivare i partecipanti alla buona riuscita del lavoro.

A questo primo incontro prenderanno parte, oltre all’Ente Parco in qualità di capofila, i rappresentati dei diversi partner coinvolti nel progetto: Institut National de la Recherche Agronomique (Francia); Regione Lazio – Direzione Regionale Capitale naturale, parchi e aree protette (Italia); Terrasystem Srl (Italia); Universidad De Alicante (Spagna); Università degli Studi della Tuscia (Italia); Ville d’Antibes Juan-les-Pins(Francia).

Negli ultimi anni, nel Parco nazionale del Circeo sono stati registrati numerosi danni dovuti ad insediamenti di questi due scolitidi, interessando in particolar modo il leccio e le altre querce, l’acero, il carrubo, il corbezzolo, l’alloro, il cipresso, il ginepro, il viburno, il pungitopo, il lentisco e altre specie autoctone, costituendo una seria minaccia per la macchia mediterranea.

Infatti, le due specie non sono state riscontrate solo nel Circeo, ma anche in altre aree del Mediterraneo e, se fino a poco tempo fa la minaccia aliena interessava essenzialmente frutteti senza causare danni significanti, il loro insediamento in aree protette come il Parco del Circeo in Italia e Antibes in Francia, rappresenta una seria minaccia degli ecosistemi naturali del Mediterraneo e richiede un approccio integrato e congiunto.

Il progetto durerà fino al Febbraio 2022 e prevederà un attivo coinvolgimento dei visitatori del Parco e della cittadinanza delle aree interessate nella riduzione del rischio e il rilevamento attraverso l’approccio del Citizen Science.