Bassiano, la Patria di Aldo Manuzio. Un libro curato da Alberto Cardosi e Dario Petti

04/11/2015 di
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libro-aldo-manuzio-ilvecchioIl 22 novembre del 1917, mentre l’Italia è scossa dalla disfatta di Caporetto, Benedetto Croce invia una lettera ad un’anziana donna di Bassiano, Rosa D’Erme. Nella missiva comunica tutto il suo dolore per la morte del figlio di lei, Antonio Bernardini, un docente liceale di latino e greco scomparso a soli 32 anni a causa di una malattia, considerato dal filosofo «un giovane di grande avvenire», un «eletto» e «nobile cuore».

Ma chi era questo giovane studioso dei Monti Lepini capace di conquistare la stima di uno dei più grandi intellettuali europei del ‘900? È quanto cerca di spiegare il volume curato da Alberto Cardosi e Dario Petti che sarà presentato a Bassiano presso l’aula consiliare sabato 7 novembre alle 17:30 con la partecipazione del sindaco di Bassiano Domenico Guidi, il dottorando in Storia contemporanea dell’Università “Niccolò Cusano” Matteo Antonio Napolitano e il curatore del volume Dario Petti. Mentre la lettura di brani del libro sarà affidata all’attrice Maria Elena Lazzarotto della compagnia “Botteghe Invisibili”.

I curatori hanno preso le mosse dalla ristampa dell’opuscolo “La Patria di Aldo Manuzio il Vecchio” che il prof. Bernardini pubblicò nel 1908 per rivendicare, con successo, a Bassiano, “il nostro paesetto umile e bello” come egli scrisse, i natali del celebre stampatore Aldo Manuzio, all’epoca messi in discussione da alcuni docenti universitari. Nel testo curato da Cardosi e Petti si traccia un ampio profilo biografico di Antonio Bernardini, intellettuale filosocialista, brillante filologo e affascinante insegnante, amatissimo dai suoi studenti che ne onorarono la memoria molti anni dopo la sua scomparsa, un maestro di vita che riporta alla mente la figura cinematografica del prof. John Keating interpretata da Robin Williams nel film “L’attimo fuggente”. Nell’introduzione al piccolo volume si legge “In queste pagine si dipana un curioso intreccio di storie, amore per i libri, l’amicizia, la cultura, la scuola, tutto ciò proprio nella città natale di Aldo Manuzio, un fatto casuale? Probabilmente sì, ma a noi piace pensare che in qualche modo c’entri anche lo “stampo” di Aldo”. E proprio nella città natale di uno dei più grandi editori della storia esordisce la nuova casa editrice fondata da Dario Petti, la Atlantide editore che ha pubblicato il libro e mira decisa a narrare la storia sociale del territorio pontino, senza distogliere lo sguardo da scenari più ampi, regionali e nazionali.

Per Alberto Cardosi, che ha contribuito con il saggio “Il socialismo di Antonio Bernardini”, si tratta di un’opera postuma, essendo scomparso nel luglio del 2014. Giovane noto a Latina per il suo impegno in ambito sociale e culturale, appassionato studioso di storia e filosofia politica, oggi il suo principale libro “Il popolo nel pensiero del giovane Gramsci” è adottato come testo d’esame in storia delle dottrine politiche presso la facoltà di scienze politiche dell’Università La Sapienza di Roma.

Alberto Cardosi e Dario Petti, legati da antica e fraterna amicizia, avevano progettato insieme il volume con l’intenzione “sia di sottrarre all’oblio la nobile figura del prof. Antonio Bernardini sia di mostrare come il territorio pontino, troppo spesso narrato solo come una landa desolata in epoca pre-fascista, non fu mai isolato, escluso dagli eventi della grande storia, compreso il dibattito culturale che animò la migliore gioventù italiana all’alba del Novecento”.

La presentazione del libro è organizzata dal Comune di Bassiano, dall’Associazione culturale “Alberto Cardosi” e dalla casa editrice Atlantide.