TASSA SUI RICORSI AL GIUDICE DI PACE, LA “FURBATA”

13/01/2010 di

Gentile redazione,

un paio di giorni fa ho inviato una breve considerazione a Latina Oggi attraverso lo pseudonimo Marco Ricci (causa di una cattiva abitudine del quotidiano di travisare e/o fare propri alcuni articoli inviati) in cui mettevo in evidenza una nuova “furbata” statale: istituire un contributo pari a 38€ per inoltrare ricorso al Giudice di Pace che di fatto annulla ogni possibilità di ricorrere contro molti verbali di contravvenzion. Di fatto questo produrrà una gran quantità di verbali irregolari incontestati o bene che vada un pesante aggravio di lavoro a carico della Prefettura (altra deputata all’esame dei ricorsi dei verbali di accertamento) che avrebbe bene compiti ben più importanti da svolgere.


“Con il nuovo anno il nostro beneamato Stato ne ha pensata un’altra delle sue. L’ultima trovata? Dal 1° gennaio serve versare un contributo unificato e relativa marca da bollo per un totale di 38 € per inoltrare ricorso al Giudice di Pace competente per contestare una qualsiasi multa. Solo che, guarda caso, molti verbali riguardano importi inferiori a tale somma, ad esempio quelli riguardanti il parcheggio. Facciamo un esempio. Dovrò produrre numero otto copie del ricorso più relativi allegati, perdendo una mattinata per presentarmi all’udienza, per rimetterci pure dei soldi anche nel caso in cui il ricorso venga accolto. Sarebbe curioso poter conoscere il nome della perversa e disonorevole mente statale che sia riuscita a partorire tale balordaggine. E allora, forza, avanti miei cari vigili urbani. Elevate multe in quantità, soprattutto irregolari, tanto non vi dovete preoccupate, ai cittadini è stata tolta anche la possibilità di difendersi, e pertanto saranno obbligati a pagarle. Anzi, fategli tirare fuori direttamente i soldi dal portafoglio nel momento stesso dell’elevazione del verbale, così si  risparmierebbe almeno un pò di tempo alle poste oppure presso il Vs comando. Ve ne saremo assai grati.”

Oggi, sempre sullo stesso quoditiano, registro con piacere un lungo e interessante intervento di Enzo De Amicis dell’Italia dei Valori, che fa presente tale circostanza, dipingendola anche come incostituzionale. Sarebbe bello sapere cosa il segretario provinciale intenda però fare in proposito. Ricordo condivisibili interventi del segretario provinciale anche su altre questioni (anche condannando la “metro”) ma poi non mi risulta sia seguita una azione altrettanto forte e incisiva. Un  politico serio e competente, invece, oltre a mettere in evidenza le incongruenze e le contraddizioni di un Paese si dovrebbe preoccupare anche e soprattutto della azione susseguente da mettere in campo. C’è da  sperare stavolta, vista anche la sua collocazione in un partito presente in Parlamento, sappia fare di meglio.

Massimo De Simone

  1. Sono un agente di polizia locale, e sono il primo ad essere in totale disaccordo con qualsiasi artificio per limitare il diritto di difesa. Auspicando che questa tassa venga abolita o dichiarata incostituzionale, qual’