ADDIO ANGELI CUSTODI, LA PROVINCIA FERMA IL SERVIZIO

06/01/2010 di

Gentile redazione,

la sala operativa è chiusa e non si sa se e quando sarà riaperta. Le unità di strada sono ferme; decine le richieste di intervento giunte alle quali nessuno risponde (lo sappiamo perchè chiamano anche i nostri cellulari). I progetti  di sostegno e aiuto per i minori appartenenti a nuclei a grave rischio sospesi. Sospese le attività di sostegno alla scolarizzazione e contrasto evasione scolastica.

Mentre i  minori mendicanti cominciano a riapparire  dinanzi ai supermercati. Questa la situazione a pochi giorni dalla delibera del 30 dicembre scorso, con la quale la Giunta Provinciale ha deciso la fine del servizio dell’ente locale   e il passaggio dello stesso alla Croce Rossa. Naturalmente si tratta solo delle conseguenze più immediate, analizzeremo in futuro, quando la Cri di Latina riuscirà a ripartire, il dettaglio dei danni prodotti.

 

Come è noto la decisione è stata assunta a sorpresa e senza alcuna preventiva discussione. Non ne ha discusso la Commissione né il Consiglio Provinciale. A nulla sono valse le centinaia di firme di sostegno da parte dei cittadini, raccolte dagli angeli in strada.

Uno degli aspetti più delicati riguarda il passaggio della sede della sala operativa sociale alla CRI. Si tratta dei locali dell’ex Ciapi di via Epitaffio. La Provincia aveva stipulato un contratto di affitto con l’Agenzia per la Formazione. Non si sa se, quando e a quali condizioni l’Agenzia diretta da  Mansutti consentirà l’ingresso dei nuovi inquilini. Intanto la sede è vuota e gli agenti di vigilanza non consentono l’accesso.

Fino a quando non vi saranno diverse disposizioni nessuno può entrare nei locali. Nel clima di segretezza che ha preceduto l’evento nessuno ha pensato di fare in modo di garantire la continuità del servizio di emergenza. Nel frattempo  giungono, numerose,  le telefonate dai pronto soccorso, forze di polizia, cittadini per interventi che erano diventati di routine e che nessuno realizza. Ieri sono apparsi dinanzi ai supermercati di Latina e Cisterna alcuni minori mendicanti. Poco distante vi erano gli adulti che li sfruttano. Alcuni ex angeli custodi li hanno visti, ma non hanno potuto far nulla. Un bel segnale per gli sfruttatori dell’accattonaggio dei minori.

Intanto gli angeli custodi sono stati obbligati a  consegnare le chiavi delle loro auto. Si tratta di auto usate con altissimo chilometraggio, acquistate a poco prezzo e in modo fortunoso, superando gli ostacoli posti dalla burocrazia della Provincia. Durante i quattro anni di attività gli angeli custodi , infatti, da un lato venivano osannati e portati ad esempio da Cusani e Bianchi. Contemporaneamente si faceva del tutto per affossarne le attività. Per mesi le auto sono rimaste senza manutenzione e senza carburante e gli angeli custodi hanno assicurato il servizio con contributi volontari.

Come ringraziamento 21 operatori hanno ricevuto il ben servito. Da rilevare che si tratta dei più esperti. Analizzando il corso del servizio degli ultimi anni si verifica come, superata la fase di sperimentazione iniziale, era apparso chiaro che un servizio delicato come quello svolto dagli angeli custodi non poteva essere lasciato all’impegno casuale dei volontari. Gli angeli custodi assicuravano la presenza di 15-20 operatori al giorno in tre turni, nel territorio provinciale. Compresi i festivi . Oltre alle emergenze, ai turni speciali di notte, alle attività di monitoraggio straordinarie, ai servizi di analisi e  di staff.

A proposito dei servizi di analisi si rammenta come certi fenomeni sociali quali: la mendicità dei minori, la diffusione ela condizione dei senzatetto, la prostituzione su strada, l’evasione scolastica dei bambini mai iscritti, erano fenomeni sconosciuti fino a quando non sono stati resi pubblici i rapporti degli angeli custodi.

Così, con l’aumento delle competenze, i volontari si sono professionalizzati, hanno acquisito qualifiche e sono diventati collaboratori esterni. Un processo indispensabile per assicurare responsabilità e continuità di un servizio impegnativo che era apprezzato da tutti.

Nel 2009  il servizio angeli custodi è costato 125 mila euro circa. Compresa manutenzione e carburante auto, rimpatri, campagna ruote luminose, telefoni, computer, spese varie. Compreso il compenso degli operatori, che incassavano poche centinaia di euro al mese. Questo era il costo degli angeli custodi, mentre la spesa nel sociale della Provincia supera  i 5 milioni e 300 mila euro.

Fino a poche ore fa si diceva che questi operatori sarebbero stati tutti coinvolti. Ora apprendiamo dalla stampa che si farà ricorso al volontariato . Allora, la domanda è la seguente: se si intende far ricorso al volontariato puro, a cosa servono i 150 mila euro già stanziati dalla Provincia ? (ma è stato detto che lo stanziamento aumenterà). Eppoi, come potrà la CRI garantire la continuità di certi delicatissimi servizi che certo non può svolgere chi dà una mano da volontario?

Gli ex Angeli Custodi

  1. [b]Grazie per la segnalazione , solamente ora vengo a conoscenza di questa incredibile e altrettanto illogica scelta di cambiamento .[/b]

    [i][i]Pertanto nonostante l’impegno e i risultati raggiunti dagli ANGELI per i servizi resi nel sociale , l’amministrazione provinciale ha ritenuto piu’ opportuno affidare tali delicati servizi sociali alla croce rossa ![/i][/i]

    [b]Ma almeno si potrebbe conoscere la logica di tale scelta?
    [/b]
    …Forse la cri conosce meglio il territorio ?
    …Forse la cri dispone di piu’ mezzi ?
    …Forse la cri si avvale di professionisti piu’ qualificati ?

    Da quanto letto e sentito in altre occasioni , non si capisce proprio la logica di tale improvviso e rapido passaggio dagli angeli alla cri .

    [b]Una cosa pero’ appare certa , la strumentalizzazione della politica locale come si legge in questo comunicato: [/b]

    [b][i]” Durante i quattro anni di attivit