Indagine sui tradimenti, il 71% degli amanti ha un profilo finto su Facebook

24/08/2011 di
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Un tempo era sufficiente sottrarsi allo sguardo indiscreto dei vicini di casa e far sparire l’eventuale corrispondenza compromettente scambiata con la propria amante. Oggi, per non rischiare che le proprie scappatelle vengano scoperte, bisogna prestare attenzione alle nuove tecnologie. A sostenerlo è un’indagine condotta da un portale dedicato alla “scappatella”.

Secondo il sito 100% italiano, ben il 71% dei fedifraghi ha un profilo finto su Facebook per gestire al meglio le proprie avventure al di fuori della coppia. Attenzione però perché sono gli stessi esperti del tradimento online a sostenere che i social network siano la prima fonte di identificazione per i Casanova nostrani.

Essi funzionano, infatti, come veri e propri spioncini sulla porta della propria vita. Pubblicare status sospetti, spiega lo staff del portale, corrisponde ad esternare qualche frase equivoca durante una conversazione. Essere taggati in foto compromettenti significa essere colti in flagrante. È necessario preoccuparsi non solo del partner ma anche degli amici, spesso semplici conoscenti che non hanno alcun motivo di mantenere la cosa segreta. Anzi, il rischio è che il passaparola si propaghi ancora più velocemente online di quanto non accadrebbe normalmente.

“Ormai social Network, blog, e-mail e programmi di messaggistica istantanea vengono utilizzati quotidianamente, ma spesso senza riflettere sul fatto che rappresentano indizi e possibili prove di un tradimento” commenta lo staff di Incontri-Extraconiugali.com.

Il secondo aspetto da tenere sotto controllo è rappresentato dalla posta elettronica. Con i cellulari di ultima generazione e le accresciute possibilità di connettività dei device è possibile inviare e ricevere e-mail come se fossero semplici sms e, proprio come questi ultimi, possono creare evidenti problemi qualora giungano in momenti poco opportuni (per esempio quando si è in compagnia della propria metà). In questo caso vale la buona massima di utilizzare numeri differenti e di cancellare i messaggi di posta con regolarità.

“Non andrebbe mai commesso il passo falso di fornire al partner user e password dei propri profili digitali, sia che si tratti dell’account di posta sia che si faccia riferimento al profilo creato su qualche social network. Tuttavia, per essere pronti ad ogni evenienza e non farsi cogliere impreparati da eventuali richieste del partner, rischiando di generare qualche sospetto, è bene creare indirizzi e-mail separati, acquistare sim del telefono dedicate e non aggiungere il flirt di un breve periodo al proprio profilo Facebook, Twitter o Google+”.

Infine non bisogna sottovalutare i potenziali rischi costituiti dalle applicazioni di instant messaging. Non solo e non tanto per le probabilità di essere colti sul fatto, quanto perché le ore trascorse chattando con l’altra o l’altro rimangono memorizzate. Per questo è fondamentale cancellare la cronologia.

“Questo non si significa che le nuove tecnologie vadano evitate ma semplicemente che gli eventuali indizi digitali di un tradimento vanno occultati con la stessa attenzione con la quale si controlla di non avere la camicia sporca di rossetto o di esibire una scusa poco plausibile per l’ora di ritardo con la quale si rincasa da lavoro” spiegano gli “esperti”. Perché ormai ci sono anche i “consulenti del tradimento” che insegnano come mettere le corna al proprio partner. Alla faccia dell’onestà.