Fratelli d’Italia nell’ex sede di An. De Monaco: Si vuole cancellare la storia politica della città

19/10/2017 di
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La nuova sede di Fratelli d’Italia a Latina? Nella storica sede di An in via Don Morosini dove oggi alle 19 ci sarà il taglio del nastro. Dura la critica si un esponente storico della destra pontina, Salvatore De Monaco: “L’inaugurazione della nuova sede di Fratelli d’Italia è un momento di profonda divisione per la storia della Destra nella nostra città. Parliamo di un luogo simbolo dove si sono incontrate le esperienze personali e politiche di una comunità che ha saputo rappresentare un punto di riferimento per le donne e gli uomini di Latina. La storia dell’Msi e di Alleanza Nazionale – commenta De Monaco – la storia dei sindaci e delle amministrazioni di centro destra è profondamente legata a quel luogo, palestra politica e amministrativa per chi ha avuto l’onore e il privilegio di rappresentare nelle istituzioni i cittadini di Latina.

Proprio per non disperdere quel patrimonio di valori, di storia e di idee, era stato avviato negli anni scorsi uno scambio epistolare con la Fondazione di An per restituire quel luogo alle donne e agli uomini della Destra della nostra città. Ci eravamo detti disponibili a prendere in carico quella sede per farne un luogo culturale, di ritrovo e di studi. Un luogo aperto alla città tutta e non solo la casa di un partito politico che non rappresenta tutte le anime, le sensibilità e le storie di una comunità radicata nella storia politica di Latina.

Purtroppo dopo aver ricevuto una disponibilità di massima da parte della Fondazione An, non abbiamo più avuto riscontro alle nostre proposte, mentre invece registriamo con sorpresa e amarezza che quel luogo storico e simbolico è stato concesso a chi con le sue azioni ha determinato la frantumazione e la sconfitta della destra in città. Auspichiamo quindi un ripensamento e una nuova assegnazione di quel luogo che tenga conto della storia degli ultimi anni, quando dopo la caduta dell’amministrazione Zaccheo si è dato vita ad governo cittadino caduto sotto i colpi delle inchieste giudiziarie e sonoramente bocciato dai cittadini. Sottolineiamo infine anche il mancato invito all’evento, come a voler cancellare con questo sgarbo e con un colpo di spugna la storia di un’intera comunità politica”.

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