L’imbarazzante paradosso di Sperlonga, Cusani è sindaco del Comune parte offesa contro di lui

23/09/2017 di

Il ritorno di Cusani alla carica di sindaco di Sperlonga provoca reazioni imbarazzate. Come quella di Carla Di Girolamo, consigliera di opposizione, che su Facebook propone una riflessione: “Come spiegare a un comune cittadino la situazione di Sperlonga senza passare per matti? Gli si dovrebbe dire che un politico, già sospeso due volte dalla carica di Presidente della Provincia e condannato in via definitiva per abuso edilizio, viene eletto sindaco. Sette mesi dopo viene arrestato, di nuovo sospeso dalle funzioni e processato per corruzione e appalti truccati. Dopo 8 mesi agli arresti, viene riabilitato e può tornare alla guida della stessa Amministrazione che si è costituita parte civile contro di lui. Al cittadino sembrerà una barzelletta e invece no. È la legge. Davanti ai giudici, quindi, Armando Cusani dovrebbe rispondere all’appello due volte: la prima come imputato, la seconda come parte civile. La Prefettura ha “preso atto” della fine della sospensione, dovuta alla sostituzione dei domiciliari con gli obblighi di firma. Chiediamo che prenda atto, insieme al Ministro dell’Interno, anche di tutte le cause di incompatibilità che inficiano il mandato del sindaco Cusani. A Sperlonga si sta assistendo a una vera e propria demolizione delle Istituzioni, dei valori che costituiscono il fondamento di qualsiasi società civile e di tutto ciò che quella fascia rappresenta”.

LA LEGGE. Armando Cusani è tornato a fare il sindaco di Sperlonga sulla base di quanto prevede la Legge Severino secondo la quale la sospensione si applica solo in caso di carcere, arresti domiciliari o divieto di dimora nella sede in cui si svolge l’incarico istituzionale. Essendo stati revocati gli arresti domiciliari, Cusani è potuto tornare al suo posto. «Non si tratta di una revoca della sospensione – ha spiegato Monica Perna, capo di gabinetto del Prefetto Pierluigi Faloni – ma di una presa d’atto a seguito della sostituzione della misura coercitiva e ciò deriva direttamente dalla disposizione di legge».

Ma la situazione è comunque paradossale, secondo il senatore Claudio Moscardelli: “Incompatibile il ruolo di Sindaco di Armando Cusani a Sperlonga con il Comune costituito parte civile contro lo stesso Cusani. Deve intervenire il Ministro dell’Interno e io presenterò una interrogazione”.

Giovedì 14 settembre il Tribunale di Latina aveva accolto la richiesta di revoca della misura cautelare ai domiciliari avanzata dai legali di Armando Cusani e disposto nei suoi confronti soltanto l’obbligo di firma.  Cusani fu arrestato il 16 gennaio assieme ad altre nove persone nell’ambito dell’operazione Tiberio con le accuse di corruzione e turbata libertà degli incanti.

  1. Italia sottosopra, le persone oneste crepano i disonesti vivono alla grande!