Bambini sopravvivono una notte in alta montagna, un miracolo

02/01/2014 di

Due bambini di 4 e 5 anni che sopravvivono una notte intera all’addiaccio con 5 gradi sottozero a 1.500 metri d’altezza. La madre di uno di loro che si perde con entrambi in un bosco del Monte Livata, vicino a Roma, e viene ritrovata diverse ore prima dei bimbi, in stato confusionale. Una storia a cavallo di Capodanno finita bene e che potrebbe avere ancora alcuni punti da chiarire.

Di sicuro c’è che Manuel, 5 anni, e Nicole, 4 anni, ieri mattina sono stati portati dalla mamma della bimba, Alexia Canestrari, a fare una passeggiata in montagna nella stazione sciistica vicino a Subiaco. Quando il padre dei bambini – il maggiore avuto dalla precedente compagna – l’imprenditore Emanuele Tornaboni, proprietario del Due Ponti Sporting Club a Roma, frequentato da molti Vip, torna nella casa dove stavano trascorrendo le vacanze di Natale e Capodanno nel pomeriggio e non li trova, lancia l’allarme. Le ricerche di soccorso alpino, carabinieri, protezione civile (con 50 mezzi), vigili del fuoco, guardiaparco e guardie forestali partono in grande stile, con centinaia di persone, tre elicotteri e unità cinofile.

Una notte intera d’angoscia pensando al peggio, poi alle prime ore del mattino viene ritrovata la donna, che ha 36 anni, in stato confusionale e a diversi chilometri da dove si era mossa con i bambini. Riesce a dare qualche indicazione ai soccorritori prima di essere ricoverata in ipotermia all’ospedale di Subiaco. Soprattutto racconta che si sono persi durante una passeggiata e indica il luogo dove li ha lasciati, in una sorta di grotta. Al riparo, per quanto possibile. Si teme ancora per il destino di Nicole e Manuel, ma dopo qualche ora li trovano: abbracciati, spaventati, infreddoliti, ma vivi. Sotto una cresta di roccia, in un dirupo a Campo dell’Osso, a 12 chilometri da dove avevano iniziato la passeggiata. Si piange per la felicità. In diretta su Corriere Tv Nicole racconta parlando con un soccorritore: «Ci siamo spostati di giorno…poi oggi ci siamo fatti male». Niente di grave: microfratture alla clavicola per la bambina e altrettanto ad una mano per Manuel. Li portano con un bell’elicottero giallo al Policlinico Gemelli di Roma, dove racconteranno al padre, che finalmente li riabbraccia, di aver «dormito lei su un albero, lui su una roccia».

«Sono stati degli eroi, ci hanno insegnato come sopravvivere», commenta Tornaboni, ancora scosso e raggiunto dalla prima moglie, la madre di Manuel. La compagna attuale, intanto, è sotto choc in ospedale. Dopo qualche ora viene dimessa. «Un Capodanno tremendo, da morire, ma per fortuna è finita bene», commenta. E sulla compagna afferma: «Forse si è spinta troppo in là, ha perso l’orientamento, è andata in tilt, era la prima volta che veniva sul Monte Livata. Però poi è stata brava a metterli al riparo e a cercare aiuto». A uno dei soccorritori i bambini avrebbero raccontato di essere usciti con la madre per andare a sciare, con uno slittino, di essersi persi e di essere stati lasciati dalla donna su una cresta di roccia.

«È un vero miracolo», dicono i salvatori dei bambini. «La prima buona notizia del 2014», secondo il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. La procura di Tivoli avvia degli accertamenti sulla vicenda e attende la relazione dei carabinieri. Al momento non ci sarebbero ipotesi di reato. Forse si potrebbe configurare l’abbandono di minore. Ma la mamma ha detto di essersi persa.