NEONATO MORTO A ROMA: INDAGA LA PROCURA

01/09/2010 di

Omicidio colposo: è il reato ipotizzato dalla Procura di Roma in relazione alla morte del neonato avvenuta il 28 agosto scorso al policlinico Casilino. Nel registro degli indagati, al momento, non ci sono iscritti ed il pm di turno, Francesco Caporale, una volta conclusi gli atti urgenti invierà il fascicolo al pool specializzato in colpe professionali. La cartella clinica è stata sequestrata dalla polizia giudiziaria. Giancarlo, operaio di 30 anni e Selene, casalinga di 26 anni sospettano che dietro la morte di Jacopo, nato il 26 agosto scorso e deceduto due giorni dopo, ci siano negligenze da parte del personale medico e ieri, all’ora di pranzo, hanno presentato una denuncia in Procura: nell’atto la coppia ha segnalato che poco prima del parto, avvenuto con un cesareo, undici giorni prima dell’intervento programmato, c’era anche stato un acceso diverbio tra due ostetriche sulle modalità di intervento da eseguire. Ma secondo quanto accertato dagli inquirenti il bambino è nato sano (pesava 3,50 kg) e quindi un eventuale diverbio non avrebbe avuto effetti negativi sul nascituro. Il piccolo, invece, avrebbe avuto problemi respiratori nelle ore successive al parto, forse dovuti all’ingerimento di liquido amniotico. Messo in incubatrice, nel corso della notte, si sarebbe inavvertitamente tolto l’ausilio meccanico senza che nessuno intervenisse prontamente. Un episodio che ricorda quello accaduto pochi giorni fa a Messina dove, dopo una lite in sala parto tra due medici, una donna e il suo bambino sono finiti in prognosi riservata. «Non abbiamo mai litigato. La scelta di intervenire con il cesareo – si discolpa una delle ostetriche – è stata presa di comune accordo. Questa faccenda è una montatura o una suggestione, stiamo solo scontando un ‘effetto Messinà». Tesi sostenuta anche dal direttore del pronto soccorso del policlinico Casilino di Roma, Adolfo Pagnanelli e da altri medici del nosocomio che spiegano: «La madre del piccolo, in passato, aveva già partorito due figli subendo due diversi interventi con cesareo. Inoltre la donna pesa 115 chili. Tutto questo ha inciso sulle complicazioni, le quali hanno reso necessaria l’anticipazione dell’intervento. Quindi la nascita del bimbo era già a rischio». Ma i genitori, che hanno visto oggi il loro piccolo per l’ultima volta nell’istituto di medicina legale, chiedono che si faccia chiarezza perchè «il nostro è un dolore immenso», hanno detto arrivando, accompagnati dal loro legale, Eliana Furlan, poco dopo le 13 negli uffici della Procura. «Il nostro – spiegano – non è un atto d’accusa nei confronti del personale del policlinico Casilino, ma quello che sappiamo è che nostro figlio è nato perfettamente sano ma dopo due giorni è morto. »I genitori – spiega Furlan – vogliono solo sapere se tutto è stato fatto in modo più opportuno e secondo i criteri medici«. Intanto oggi è stata effettuata l’autopsia sul corpo del piccolo, ma i medici »non hanno formulato – spiega Furlan – alcuna ipotesi sulle cause della morte del piccolo«. Solo l’esame istologico dunque potrà chiarire, non prima di 15 giorni, i motivi della morte del piccolo. Infine il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha disposto l’invio di ispettori regionali nel Policlinico Casilino.