SHOW E PROVOCAZIONI, GHEDDAFI VUOLE EUROPA MUSULMANA

29/08/2010 di

Centinaia di ragazze reclutate come comitato di benvenuto. La provocazione – o il sogno – di un’Europa tutta musulmana. Tre aerei mobilitati da Tripoli, uno solo per trasportare una trentina di cavalli berberi. Attesa, tanto mistero e un pizzico di ‘divismò con passeggiata serale nel cuore della ‘movidà romana. È subito Gheddafi-show a Roma, e stavolta addirittura prima che il colonnello metta piede in Italia per la sua quarta visita in poco più di un anno. Dopo un doppio cambio di programma nei giorni scorsi (arriva domenica, anzi sabato, no, è confermato domenica), il Leader trova il modo di far slittare anche l’orario di arrivo a Ciampino: un’ora e mezzo di ritardo, pur sapendo che all’aeroporto sarebbe stato accolto dal ministro degli Esteri Franco Frattini. Silvio Berlusconi è ad Arcore (ci rimarrà fino a domani) e, a differenza delle altre volte, delega al titolare della Farnesina gli onori di casa. L’esordio in Italia, nel giugno 2009, il colonnello lo fece in alta uniforme e con cucita in petto la foto di Omar Al-Muktar, simbolo della resistenza libica impiccato dai colonialisti italiani. Stavolta, invece, la scelta è più discreta: quando sulla pista dello scalo romano si apre il portellone dell’Airbus A340 dell’Afriqyiah, la suspence si stempera, e Gheddafi, affiancato da due delle sue amazzoni, scende le scalette con il più tradizionale abito ‘Jeard Libì, il grande mantello che copre il vestito arabo composto da camicia e pantaloni bianchi. Da un secondo aereo intanto, fermatosi qualche decina di metri più indietro, vengono sbarcati mantelli, abiti, regali e un esercito tra diplomatici, funzionari e uomini della sicurezza. Una veloce accoglienza nella saletta riservata e poi il corteo blindato raggiunge la residenza dell’ambasciatore libico sulla Cassia: lì Gheddafi ha piantato la sua inseparabile tenda beduina e lì vicino, nel cortile dell’adiacente accademia libica, lo aspettano da ore centinaia di avvenenti ragazze allertate dall’agenzia Hostessweb: è la replica delle ‘lezioni di Islam’ tenute nel novembre dell’anno scorso. Prima duecento, poi cinquecento, qualcuna si spinge a contarne addirittura mille. Gheddafi le riceve a scaglioni. «Convertitevi all’Islam, Maometto è l’ultimo dei profeti», le esorta distribuendo copie del Corano. Tre di loro, velate, lo fanno davvero, con un veloce rito ‘benedettò proprio dal colonnello. Poi l’orizzonte si allarga, forse un pò troppo, e la ‘chiamatà di Gheddafi si estende a tutto il Continente: «L’Islam – profetizza con un occhio all’adesione della Turchia – dovrebbe diventare la religione di tutta l’Europa». E non è finita. Domani mattina si replica: altre ragazze, altre lezioni, altre ‘sorpresè. Intanto in serata il leader si concede anche un bagno di folla nel cuore di Roma, tra piazza Campo dè Fiori e piazza Navona, dove – mettendo nel panico la sicurezza italiana – si concede un drink (rigorosamente analcolico), passeggia nelle vie della ‘movidà e si concede anche uno shopping pagando ben 300 euro per alcuni anelli ad uno strabiliato venditore ambulante tunisino. Il primo appuntamento ufficiale di domani, invece, è per il pomeriggio. Gheddafi e Berlusconi sono attesi all’inaugurazione di una mostra fotografica sulla storia della Libia all’Accademia libica. In serata il cuore dei festeggiamenti per l’anniversario del Trattato di Amicizia, alla caserma ‘Salvo D’Acquistò di Tor di Quinto: i trenta cavalli berberi purosangue sono sbarcati in giornata con altri due voli speciali atterrati a Fiumicino e domani apriranno davanti ad oltre 800 invitati uno spettacolo equestre che sarà chiuso dalla figure del celeberrimo Carosello dei Carabinieri. Poi il premier offrirà al suo ospite l’Iftar, la cena che spezza il digiuno imposto ai musulmani dal mese di Ramadan.