Zingaretti: accordo tra università e industrie farmaceutiche

04/07/2013 di

«Un accordo di programma entro l’anno tra industrie farmaceutiche, università e poli della ricerca perché il Lazio accoglie un immenso patrimonio produttivo e di investimenti che spesso non lavora insieme e, se lo fa, è in virtù dello spontaneismo dei protagonisti». È la proposta lanciata oggi dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso dell’assemblea di Farmindustria a Roma.

«La Regione invece – ha aggiunto – vuole essere il mediatore, il curatore, il promotore di un rapporto più organico, un incontro tra buona impresa e buona politica: se ce lo abbiamo chiaro nessuno ha più scuse, la accettiamo come grande sfida. È l’occasione per dare inizio a una stagione nuova per rifondare il rapporto tra la Regione e un comparto importantissimo. La stagione che abbiamo alle nostre spalle ha ignorato il fatto che la farmaceutica è un importantissimo settore produttivo italiano della nostra economia».

Negli ultimi 7 anni di commissariamento è stato messo «l’accento esclusivamente sul tema del farmaceutico come spesa da tagliare – ha spiegato Zingaretti – Un tragico errore, perchè rispecchia una cattiva attuazione dei vincoli del piano di rientro e ha nascosto la valorizzazione delle eccellenze del territorio. Oggi abbiamo proposto un patto nuovo tra questo importante settore produttivo e quello straordinario patrimonio di università, centri di ricerca e poli scientifici pubblici e privati che non ha eguali in Italia. Se tutto questo diventasse più sistema, ne gioverebbe l’economia, il lavoro e la buona qualità della nostra industria. Quindi da oggi vogliamo aprire una pagina nuova per riaccendere questo motore produttivo e della qualità della ricerca italiana» anche attraverso «politiche di contributo e defiscalizzazione su aree depresse che hanno bisogno di incentivi».