Procreazione assistita, nuove norme nel Lazio

08/05/2013 di

Le nuove norme che disciplinano la procreazione assistita nella Regione Lazio prevedono che le strutture sanitarie interessate dovranno inviare la richiesta di autorizzazione in via informatica entro il 31 luglio secondo uno schema già definito che raccoglierà tutte le informazioni necessarie per la valutazione da parte di una Commissione ad hoc composta da tecnici del Centro nazionale trapianti e delle Asl.

Da allora partiranno le verifiche struttura per struttura per l’accertamento del possesso dei requisiti dichiarati. Solo dopo un anno si potrà ottenere l’eventuale via libera. Nella documentazione da inoltrare per via informatica, oltre alla planimetria dei locali che ospitano il centro, dovrà esserci una relazione di conformità degli impianti, l’elenco completo degli arredi sanitari e delle attrezzature come pure degli impianti e del personale. Per quanto riguarda le apparecchiature dovrà essere presentato un elenco dettagliato con indicazione della casa costruttrice, modello, numero di matricola, certificato di conformità alle normative vigenti.

«Con l’adozione di questo percorso – si legge in una nota della Regione – si introducono norme a tutela di operatori e soprattutto dei cittadini, ed il Lazio si allinea ai sistemi più efficienti adottati già da tempo in altre Regioni».