Denunciati 227 casi di violenze sui gatti a Roma

25/10/2012 di

«Roma è universalmente riconosciuta come la città dei gatti e infatti non è raro assistere alla scena di persone che quotidianamente armate di sporta si prodigano per sfamare e accudire colonie feline. Questo amore per i gatti però non sembra essere condiviso da un’altra parte della popolazione capitolina che cerca con ogni mezzo, lecito e spesso illecito, di allontanare gli animali da zone condominiali, strade e marciapiedi rionali. Questa estate abbiamo ricevuto più di 227 richieste di aiuto da parte di cittadini che, a vario titolo si prendono cura di piccole colonie feline». Lo afferma spiega Valentina Coppola, presidente di Earth.

«Ricordiamo il caso dei gatti uccisi a bastonate di Via Aristeo – aggiunge – i gatti incendiati a Montesacro, il caso del gatto incollato con la carta moschicida sul parapetto per evitare che salisse su un balcone in zona Baldo degli Ubaldi. Le reazioni di chi è intollerante nei confronti dei gatti è spesso molto violenta. All’ordine del giorno poi le richieste all’associazione di comporre esposti per minacce alle colonie feline o per ‘dispettì come l’urina nelle ciotole dell’acqua dei felini».

«Consigliamo a chi si prende cura di una colonia felina di farla riconoscere contattando l’Ufficio benessere animali comunale e la Asl di zona – spiega l’avvocato Daniela Liccardi – avrà così diritto a far sterilizzare gratuitamente gli animali evitando che le colonie si ingrandiscano troppo. Consiglio inoltre di apporre nelle bacheche condominiali la lettera prestampata che è possibile scaricare dal sito www.earth-associazione.org e dove viene spiegato quali siano i diritti delle colonie feline e quali le punizioni per chi contravviene».