Dagli industriali agli ambientalisti: tutti d’accordo per votare subito nel Lazio

08/10/2012 di

Mentre la politica ancora non trova la quadra sulla data delle prossime elezioni regionali, dal territorio si
moltiplicano gli appelli, più o meno diretti, ad andare presto al voto. Oggi lo hanno chiesto la Cna di
Roma, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Legambiente; nei giorni scorsi dalla Cgil, Cisl, Uil e
in maniera molto incisiva, da Unindustria per voce del neo presidente Maurizio Stirpe.

«Polverini ascolti meno le opportunità della politica e più l’economia del territorio, che non ce la fa a
reggere sei mesi di stallo – afferma il direttore della Cna di Roma Lorenzo Tagliavanti -. Quanto prima
dobbiamo avere una Regione con i pieni poteri, perchè nel Lazio ci sono problemi straordinari legati alla
crisi. Le imprese e i cittadini lo dicono forte: fate presto altrimenti arriviamo morti».

Aurelio Regina, vice di Confindustria si fa sentire dall’Auditorium: «Davanti ad uno spettacolo così
umiliante che ci ha fatto deridere da tutta l’Italia – dice riferendosi allo scandalo fondi Pdl -, spero che
venga candidata gente onesta e soprattutto competente. Noi ci auguriamo che si vada a votare il più
presto possibile, una Regione come il Lazio che è la seconda economia del paese non può aspettare».
Dello stesso parere Valter Giammaria, presidente di Confesercenti: «La crisi politica che sta
attraversando la Regione Lazio rischia di far fallire un sistema imprenditoriale già in fortissime difficoltà».
Giammaria chiede di «andare subito al voto» e affonda: «Più di un terzo delle imprese che rischiano il
fallimento lo devono agli enti pubblici che non pagano le fatture, neanche dopo 180 giorni».

«Non è sicuramente nostra volontà dettare l’agenda politica – sostiene più cauto il presidente della
Confcommercio di Roma Giuseppe Roscioli -, ma riteniamo opportuno che in questa delicata fase di
passaggio sia salvaguardato il futuro economico delle imprese del nostro territorio evitando il più
possibile tempi morti». Da Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, sottolinea che «se le elezioni costano,
costa ancora di più mantenere un consiglio e una giunta ormai sciolti, sia per i soldi che comunque si
spendono sia per la mancanza di politiche necessarie». La conclusione è sempre la stessa: «andare al
voto subito».