Velletri, appello del comitato: basta distacchi dell’acqua

18/09/2012 di

«Abbiamo ricevuto notizia da diversi cittadini che Acea Ato 2 spa sta procedendo al distacco di numerose utenze idriche nella città di Velletri. Tale procedura è stata attuata anche nei confronti di cittadini che fin dal 2010 hanno contestato formalmente la gestione del SII, relativamente alla mancata applicazione della tariffa unica nel comune di Velletri per gli anni 2008 e 2009. Rispetto a questa vertenza – che ha coinvolto circa 600 famiglie – ad oggi nessuna autorità indipendente si è espressa in maniera definitiva. Lo stesso garante regionale del SII in una lettera del giugno 2010 (vedi allegato) aveva chiesto apertamente al gestore Acea Ato 2 di sospendere la procedura di distacco quando vi fosse una vertenza in corso».

Così il Comitato acqua pubblica Velletri in una lettera al presidente della Provincia e dell’Ato 2, Nicola Zingaretti: «Per quanto riguarda le situazioni di morosità dovuta alla riduzione delle bollette operata da una parte degli utenti che non riconosce l’articolazione tariffaria applicata per il 2008 e 2009 – continua la lettera – sebbene codesto Gestore applichi le tariffe determinate dall’Autorità d’Ambito e non si ritiene responsabile del malcontento generato dalla mancata applicazione dell’articolazione tariffaria del Comune di Roma (divenuta operativa solo dal 1 gennaio 2010), si chiede di sospendere ogni procedura di distacco (le cui modalità peraltro sono contestate per difetto di preventiva informazione) a tutela dei cittadini interessati fino a definizione della controversia. Rispetto a tale vicenda alcuni cittadini hanno citato davanti al Giudice di Pace di Velletri Acea Ato 2 spa per avere una posizione definitiva e certa sulla contestazione della tariffa. Ad oggi non vi è stato ancora un pronunciamento definitivo dell’autorità giudiziaria. Lo stesso consiglio comunale di Velletri, con ordine del giorno approvato all’unanimità il 21 giugno 2010, ha dato mandato al sindaco affinché intraprenda ‘le dovute necessarie iniziative, per far cessare ogni attività coercitiva nei confronti dell’utenza che ha instaurato formale contenzioso con Acea Ato 2 spà. Le ricordiamo, inoltre, che l’ultima conferenza dei sindaci ha deliberato la revisione del Regolamento del SII e che alcune amministrazioni comunali della provincia di Roma hanno presentato diversi emendamenti al fine di subordinare la procedura di distacco ad una decisione di una parte terza, quale, a titolo d’esempio, il Giudice di Pace. In tale senso ci preme richiamare la decisione del Tribunale di Latina che ha dichiarato vessatoria la clausola contrattuale dell’Ato 4 che prevedeva il distacco dell’utenza su iniziativa autonoma del gestore. Riteniamo che tale pronunciamento – divenuto definitivo – sia un importante precedente per la definizione di procedure certe nella gestione dei distacchi, vista anche la particolare importanza del servizio idrico integrato e alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale sulla corretta interpretazione dei risultati referendari. Ci preme in ogni caso sottolineare come il servizio di fornitura dell’acqua potabile sia non solo essenziale, ma tutelato dalle stesse Nazioni unite, che hanno stabilito una quantità minima vitale di almeno 50 litri pro capite al giorno. In tal senso riteniamo inaccettabile il ricorso al distacco dell’utenza da parte della società Acea Ato 2 spa, azione che inevitabilmente comporta l’impossibilità di bere, cucinare, lavarsi, mantenere l’igiene nelle case, creando una vera e propria emergenza sanitaria. Le chiediamo pertanto di voler intervenire urgentemente sul gestore del SII Acea Ato 2, chiedendo l’immediata sospensione delle procedure di distacco in corso e la riattivazione immediata di quelle già eseguite, avviando fin da subito un tavolo di confronto con i comitati per l’acqua pubblica dei Castelli romani e le amministrazioni comunali».