Spese pazze in Regione, Polverini e l’ombra delle dimissioni

17/09/2012 di

Francesco Storace, storico alleato della governatrice, aspetta la sera per spiazzare tutti: «Credo che la partita in Regione sia finita». Perché la parola d’ordine della giornata di oggi è ‘dimissionì. Quelle che la presidente Renata Polverini dovrebbe seriamente minacciare alle 16 in un’Aula del Consiglio regionale mai come oggi squassata dallo scandalo dei fondi Pdl, per il quale è indagato per peculato l’ex capogruppo Franco Fiorito. Un caso che però, sebbene senza alcuna rilevanza penale, si è allargato anche ad altri consiglieri.

Fiorito li ha tirati in mezzo pubblicando fatture e rimborsi ‘allegrì del nuovo capogruppo Francesco Battistoni. Che a sua volta li ritiene in gran parte contraffatti. Una guerra della quale Polverini si mostra disgustata e stanca: o si cambia regime, radicalmente e subito, o tutti a casa. E il Pd, che oggi chiede a gran voce le urne, non si fa trovare impreparato: domani i consiglieri democratici si dimetteranno da tutte le commissioni, per accelerare il loro taglio e per evitare che l’indagato Fiorito possa presiedere la delicatissima Bilancio. Un punto di non ritorno, insomma. «Cancellare le norme e gli atti amministrativi che hanno reso possibile che i gruppi potessero ricevere questi soldi senza dovere dare giustificazioni ad alcuno» è del resto ciò che alla Regione Lazio ha chiesto il segretario Angelino Alfano. Più che dimissioni incondizionate quello dell’ex sindacalista sarà dunque, prevedono negli ambienti del Pdl, un aut aut senza appello. Mostrerà, più o meno simbolicamente, una lettera di dimissioni. Ricorderà come le spese di rappresentanza della giunta siano state già tagliate, e come in più occasioni abbia chiesto al Consiglio più sobrietà. Per cui, via gli emolumenti per i vertici delle Commissioni, che andranno dimezzate; via almeno 3.000 euro dagli stipendi dei consiglieri, ma soprattutto basta con i fondi nella disponibilità dei gruppi senza controllo. E se non si otterrà tutto ciò in tempi davvero stretti, forse già entro settembre, la legislatura è finita. Difficilmente però, almeno dalle voci della Pisana, la presidente otterrà la testa di Battistoni, a cui oggi hanno rinnovato la fiducia la maggioranza dei consiglieri Pdl. Perchè «lui, che non è indagato E non deve dimettersi».

Insomma la presidente faccia la presidente ma «l’autonomia del gruppo Pdl non può essere toccata». «Nessuno mette in dubbio la fiducia nell’azione amministrativa della presidente – riferiscono da ambienti pidiellini della Pisana – ma non si possono accettare ingerenze politiche, nè ricatti, o cade Battistoni o dimissioni, sulle cariche interne». È semmai sui tagli, insomma, che ci possono essere elementi di convergenza, e del resto, ricordava oggi il presidente dell’Aula Mario Abbruzzese, «tutti quelli che sono stati fatti da due anni alla Pisana sono stati condivisi con lei». Ma il centrosinistra cerca il blitz: nel pomeriggio il gruppo Pd si è riunito con il leader regionale Enrico Gasbarra. «No ai teatrini ma tagli subito, alla Giunta e al Consiglio – l’esito dell’incontro – Polverini deve dimettersi per il palese fallimento del suo governo, chiediamo le elezioni». E c’è chi sussurra che per la governatrice sarebbe già pronta una candidatura, ma con l’Udc, alle prossime politiche, e che la sua partecipazione al meeting di Chianciano ne sia stata il suggello.

«Dimissioni? Non facciamo di tutta l’erba un fascio, così si fa il gioco dell’antipolitica» ha commentato il sindaco Gianni Alemanno, della cui corrente fa, o faceva, parte Fiorito. Che è sempre più isolato: per Giorgia Meloni «fa schifo, va cacciato fuori dalle palle a calci sui denti» e perfino il ministro dell’Interno tecnico Anna Maria Cancellieri si è sbilanciata: «Sono cose che non devono essere accettate e tollerate un minuto di più».

  1. strano, nessuno che urla BRUCIAMOLI VIVI come per i rapinatori di 400 euro…

  2. che teatrino squallido, gestito con i nostri soldi, tanti soldi……. e poi gli ospedali non hanno i mezzi per curare, le ASL non rimborsano i farmaci……, le strade cadono a pezzi…… MA DI CHE STIAMO A PARLA’ ? spero che questo ulteriore tassello di malagestione e spese allegre faccia da pretesto ( e che pretesto….) per mandare aff…..lo sta gentaccia che ci governa e far riflerre coloro che per 50 € votano personaggi di questo spessore

    quattromila euro al mese -e basta- per un consigliere regionale sono un rimborso più che sufficiente, non quindicimila più ruberie varie……. mandiamoli a lavorare con la zappa…..non devono più nuocere loro e parentela !

  3. per dimettersi ci vogliono le paxxe e tanta coerenza che mi sembra non appartenere ai “signori” in questione.
    Sara , temo, tutta una recita teatrale con minacce di dimissioni che non verrano mai presentate nemmeno sotto minaccia.

    andiamo avanti!

  4. una cricca di delinquenti che ci costano milioni di euro….e i latinensi che CONTINUANO A VOTARLI!!!

  5. TUTTI A CASA LADRONI!!! DA DESTRA A SINISTRA è IL SISTEMA CHE è CORROTTO!!!!