Ostia, squalo vicino alla riva: evento eccezionale

23/08/2012 di

Una verdesca che abbandona le acque profonde nelle quali vive normalmente per spingersi a soli dieci metri dalla costa: «certo, può capitare, ma non è normale. Anzi, è decisamente un evento eccezionale»: il biologo marino Carlo Froglia commenta così la notizia dell’avvistamento di uno squalo ad Ostia. L’unica ipotesi è che stesse inseguendo un banco di pesce azzurro o degli sgombri, le sue prede preferite.

La verdesca, ossia la specie cui sembra appartenere lo squalo avvistato ad Ostia, «è molto comune nel Mediterraneo», ha detto Froglia. È così comune da rappresentare un’altissina percentuale delle cosiddette «catture accessorie» nella pesca d’altura di pescespada e tonno. Di colore azzurrino, lunga in media fino a due metri e mezzo, la verdesca ha un corpo allungato e il muso aguzzo. È una delle 47 specie di squali che vivono nel Mediterraneo, i cui esemplari sono stati decimati negli ultimi due secoli. «Occasionalmente la verdesca può attaccare, ma anche gli squali sanno misurare i loro avversari ed è molto poco probabile che una verdesca di due metri vada ad attaccare un avversario di un metro e ottanta», osserva Froglia. «Di solito – prosegue – questi squali sono abbastanza solitari; può capitare che viaggino in coppia, ma è davvero raro vedere più di due esemplari insieme». Soltanto una volta, nella sua carriera di biologo marino presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Froglia ha osservato un gruppo di tre verdesche, nell’Adriatico. Quello che è certo è che la verdesca «non è uno squalo di foce di fiume e a farlo avvicinare alla costa non è stato il caldo: sono squali pelagici – osserva – e sono abituati al mare aperto. Sicuramente sottocosta trovano più caldo che al largo».

L’ipotesi più probabile è che a spingerlo così fuori dal suo ambiente sia stata la caccia: «probabilmente era in cerca di cibo, forse stava inseguendo un banco di pesce azzurro o di sgombri, che sono le sue prede principali, e si è ritrovato in acque basse». Per tutti questi motivi resta una briciola di dubbio che lo squalo avvistato ad Ostia sia stato effettivamente una verdesca. La sua pinna dorsale è infatti molto simile a quella dell’innocuo pesce luna ed è già accaduto in passato che questo grande pesce, che al contrario della verdesca ama le acqua costiere, sia stato scambiato per uno squalo.