Arrestato il vice presidente del Consiglio comunale di Roma

13/07/2012 di

Il vice presidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo, Š finito agli arresti domiciliari con le accuse di associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti. Ai domiciliari anche il padre, Raffaele e altre 4 persone. L’inchiesta Š coordinata dai pm Paolo Ielo e Barbara Sargenti.

Sono tre gli episodi di finanziamento illecito di cui deve rispondere il vicepresidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo, ai domiciliari da oggi. Tutti episodi legati all’ultima campagna elettorale. Secondo quanto accertato da Procura e nucleo di polizia Tributaria della Guardia di Finanza, diretta dal generale Virgilio Pomponi, Piccolo avrebbe finanziato illecitamente cene promozionali e fondi garantiti per l’avvio di un call center, usato per la campagna elettorale. Per quest’ultimo sarebbero stati distratti 122 mila euro. Ai domiciliari sono finiti anche altri soggetti riconducibili alle 60 società cooperative che avrebbero frodato l’Iva: Franco Cannone, Silvia Fortuna, Rosario Meglio e Riccardo Sorbara. In totale sono indagate 13 persone, tra cui anche la madre di Piccolo, la signora Elena Ciaravolo. I pm avevano chiesto l’arresto anche di Ezio D’Angelo, assessore all’VIII municipio della Capitale ma la richiesta è stata respinta dal gip. A tutti, a seconda delle singole posizione, sono contestati i reati di associazione a delinquere, appropriazione indebita, illecito finanziamento ai partiti e frodi fiscali.