Stupro di gruppo, arresti domiciliari per gli accusati

15/03/2012 di

Dopo circa otto mesi trascorsi in carcere a Cassino, vanno agli arresti domiciliari i due giovani accusati di aver stuprato, l’anno scorso, una minorenne di Sora, nel Frusinate. La decisione è stata presa dal Tribunale del Riesame di Roma dopo una recente sentenza della Cassazione. La Suprema Corte, lo scorso febbraio, ha stabilito che per le violenze sessuali di gruppo non è obbligatorio ricorrere al carcere ma possono anche essere decise misure cautelari alternative. I due giovani – di 24 e 21 anni residenti a Isola Liri e Sora, in Ciociaria – erano stati arrestati dopo la denuncia di una minorenne di Sora, che li aveva accusati di violenza sessuale.

Lo stupro, secondo le indagini della polizia, sarebbe avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 giugno dello scorso anno. La ragazzina aveva trascorso qualche ora in un pub di Sora e mentre stava tornando a piedi a casa (era in compagnia della sorella maggiorenne che aveva proseguito da sola), non molto distante dal locale, era stata avvicinata dai due giovani che l’avevano fatta salire sulla loro vettura. Invece di accompagnarla a casa, sempre secondo le accuse, i giovani si sarebbero però diretti su una stradina nelle campagne di Sora, dove la minorenne sarebbe stata violentata a turno.

Gli arrestati – difesi dagli avvocati Lucio Marziale, Nicola Ottaviani, Mariangela Di Passio e Giuseppe Di Mascio – hanno sempre negato ogni addebito, sostenendo invece che la ragazzina fosse consenziente. Il tribunale del Riesame di Cassino aveva confermato il carcere per i due giovani. Dopo un ricorso degli avvocati difensori, il Riesame di Roma ha rivalutato la vicenda alla luce del nuovo principio della Corte di Cassazione, decidendo di concedere gli arresti domiciliare ai due ventenni accusati di violenza sessuale di gruppo. L’applicazione della sentenza della Cassazione ha innescato una polemica sulle scarcerazioni facili per chi è accusato di stupro. «Ecco i risultati di quella scellerata sentenza!», tuona la senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano.

Mentre la deputata del Pd Barbara Pollastrini, parla di «arretramento grave sul diritto alla giustizia delle donne». E Teresa Bellanova, deputata del Pd, aggiunge: «le donne sono sempre sole di fronte alla violenza». «La speranza – commenta l’avv. Giuseppe Di Mascio – è che questa decisione dei concedere gli arresti domiciliari non scateni un altro massacro mediatico di due giovani, che sono innocenti fino a prova contraria. Siamo in attesa di conoscere le motivazione e non è da escludere anche un esito del quadro indiziario. La decisione del Riesame non è solo un mero recepimento, ma una valutazione che coinvolge anche il merito della vicenda».