Stuprata in caserma, trovate tracce di tre uomini

25/11/2011 di

Sono di tre persone diverse le tracce di liquido seminale trovato sugli indumenti della donna di 32 anni che la notte tra il 23 e 24 febbraio scorso sarebbe stata violentata in una caserma dei carabinieri del Quadraro, zona a sud di Roma. Per questa vicenda sono attualmente indagati tre carabinieri e una vigile urbano.

È questo il primo elemento emerso dalla perizia che il gip Sandro Di Lorenzo ha disposto in sede di incidente probatorio sui vari reperti posti sotto sequestro. In base a quanto accertato dal perito Ernesto D’Aloja, che questa mattina ha illustrato alle parti un anticipo delle sue conclusioni, tracce di sperma, riconducibili ad almeno tre persone, sono state individuate sulla maglietta, collant, gonna e mutandine indossate dalla donna. Il consulente dovrà ora accertare se queste tracce siano riconducibili agli indagati. Il prossimo 6 dicembre i carabinieri Alessio Lobartolo, Vincenzo Cosimo Stano e Leonardo Pizzarelli e il vigile urbano Francesco Carrara, si sottoporanno al tampone presso i laboratori dell’istituto di medicina legale de La Sapienza.

«Il nostro assistito – spiegano gli avvocati Fabrizio Consiglio ed Eugenio Daidone, difensori di Pizzarelli – ha tutto l’interesse a presentarsi per questo accertamento avendo l’esigenza di chiarire di non aver nulla a che vedere con la violenza». Per la Procura Pizzarelli, quella sera piantone di turno dalla mezzanotte fino alle 7 del mattino con responsabilità delle persone che erano detenute in caserma, avrebbe avuto un ruolo diverso rispetto agli altri nella vicenda: non avrebbe impedito che gli altri tre inducessero la donna ad assumere sostanze alcoliche e a subire una serie di atti.