Incendio a Viterbo: morta una donna, ferito un bambino

28/05/2011 di

Una donna di 86 anni, Linda Sganappa, è morta e il nipotino, 11 anni, disabile, è rimasto gravemente intossicato dal monossido di carbonio sprigionato da un incendio che ha distrutto l’appartamento in cui abitavano, in via Rasetti, a pochi passi dalla Questura di Viterbo. Le fiamme, originate da un corto circuito avvenuto nell’angolo cottura-soggiorno, hanno ucciso anche il cagnolino del bambino. Durante i soccorsi un vigile del fuoco è rimasto ferito a una mano: gli sono stati applicati 7 punti di sutura ed è stato giudicato guaribile in 5 giorni. Sia l’appartamento in cui è scoppiato l’incendio sia quello al piano superiore sono stati dichiarati inagibili. Due famiglie sono quindi rimaste senzatetto. La donna è deceduta subito dopo il ricovero nel vicino ospedale di Belcolle. Non è riuscita a superare la crisi respiratoria causata dalle esalazioni che hanno invaso l’appartamento. Il nipote è stato trasportato in eliambulanza al policlinico Umberto I di Roma per essere sottoposto a trattamento con la camera iperbarica. Nel pomeriggio, le sue condizioni hanno dato segni di miglioramento. La prognosi resta tuttavia riservata. L’incendio, è divampato tra le 8,30 e le 8,40, subito dopo che la madre del bambino, figlia della vittima, era uscita di casa. Le fiamme, come accertato dai vigili del fuoco, si sono propagate velocemente e hanno sprigionato un calore altissimo, superiore ai 300 gradi, tanto da far esplodere i vetri temperati delle finestre del porticato, resistenti come quelli dei forni da cucina, e danneggiare gravemente il solaio dell’appartamento, quindi il pavimento dell’alloggio sovrastante. Le fiamme e il fumo hanno annerito due delle facciate della palazzina di quattro piani quasi fino al tetto. A dare l’allarme è stato un agente della centrale operativa della vicina questura che ha notato un denso fumo nero uscire dalle finestre. Il capo della Squadra Mobile Fabio Zampaglione ha ascoltato alcuni testimoni. I loro racconti concorderebbero sia sull’orario sia sulla rapidità dell’incendio. La procura della Repubblica ha posto sotto sequestro la casa in cui si sono sprigionate le fiamme. Il sindaco della città Giulio Marini ha visitato la famiglie rimaste senzatetto.