Turismo, Roma e Lazio puntano sul secondo Polo

25/05/2011 di

Dal nuovo Centro Congressi dell’Eur a Cinecittà World. Dalla Città dei Giovani di Ostia all’ampliamento dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Sono solo alcune delle 22 opere del secondo polo turistico della Capitale, il 60% delle quali si prevedono «pronte» già tra il 2012 e il 2013. Il ‘preventivò è di 7 miliardi di euro da finanziare con capitali prevalentemente privati. L’obiettivo è raddoppiare le presenze turistiche a Roma, superare Londra e Parigi e riconquistare il primato europeo.

L’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori è un convegno a tema alla Luiss intitolato ‘Il secondo polo verso il traguardò e affollato da volti illustri della politica e dell’economica capitolina. «Si tratta del più grande progetto di sviluppo economico che si sta realizzando per la Capitale – esordisce il vicesindaco Mauro Cutrufo, ‘padrè del secondo polo turistico -. Oggi siamo terzi in Europa dopo Londra e Parigi -, ritorneremo primi». «Questo non è solo un clichè di carattere edilizio nella crescita della città – gli fa eco Alemanno – ma un vero sviluppo economico ed occupazionale. Lo attestano gli 89 mila posti di lavoro in più che si creeranno». Da crono-programma i tempi delle opere saranno questi: a fine 2012 l’inaugurazione dell’Esposizione permanente del made in Italy e del design italiano all’Eur (un’iniziativa della Fondazione Valore Italia ed Eur Spa per 48,5 milioni); nel 2013 il Nuovo centro congressi dell’Eur (di Eur spa per 230 milioni) e il primo campo da golf pubblico (di Roma Capitale e Federazione Italiana Golf per 8 milioni); nel 2020 l’ampliamento dell’aeroporto Leonardo da Vinci (di Aeroporti di Roma spa per 195 milioni); entro il 2015 il porto turistico di Fiumicino (di Acqua Pia Antica Marcia spa per 400 milioni) e la Città dei Giovani a Ostia (di Roma Capitale con 400 milioni, compresa la partecipazione di privati). Alcune strutture come il Rainbow Magic Land sono già state inaugurate, per altre invece tempi o finanziatori non sono ancora stati definiti: come il il Waterfront di Roma (per cui è previsto un investimento di 34 milioni da parte di Roma Capitale ma la data d’inaugurazione «non è programmata») o il Parco a tema ‘I ludi di Romà (500 milioni, da inaugurare nel 2015) per cui, fanno sapere dall’assessorato di Cutrufo «c’è un grande interesse di finanziatori internazionali». Questa mattina diversi rappresentanti dell’economia romana (da Unindustria a Eur spa, da Assobaneari alla Confcommericio) hanno siglato un’intesa con il sindaco Alemanno proprio per «valorizzare l’offerta turistica del secondo polo». Ma tra loro c’è anche chi punta i riflettori su altre esigenze: la certezza dei tempi e le infrastrutture. «I privati se non hanno coscienza dei tempi e delle modalità non investono – spiega il presidente dell’Acer Eugenio Batelli – e tutto questo progetto si basa proprio sull’investimento dei privati». «Va fatta un operazione importante sulle infrastrutture per la mobilità – gli fa eco il vice presidente della Regione Luciano Ciocchetti – perchè oggi questa è una città bloccata».