Casa Ater alla Polverini, la replica: “Nessun favoritismo”

18/03/2011 di

La governatrice del Lazio Renata Polverini avrebbe vissuto per 15 anni in una casa dell’Ater insieme al marito in un appartamento di «quattro vani, bagno e cucina» nell’elegante zona romana dell’Aventino. Un immobile non lontano dalla sua attuale abitazione e dove Massimo Cavicchioli, sposato con la presidente dal 1989, sarebbe ancora residente.

Il tutto ad affitti ‘popolarì. Ad affermarlo, esibendo fotografie e documentazione anagrafica, è un’inchiesta anticipata ieri sul web e pubblicata oggi dall’Espresso che, in piena Affittopoli, ha scatenato la bufera sulla presidente. Che replica: «Nessun favoritismo: è la casa di mio marito da sempre. I fatti sono sempre stati riportati nei censimenti Iacp e Ater». Secondo il settimanale, che pubblica anche un lungo excursus sulle proprietà immobiliari di Polverini sottolineando come esse sarebbero state acquistate a prezzi estremamente convenienti, il fitto che pagano i vicini della casa Cavicchioli-Polverini a via del Bramante sarebbe di 130 euro al mese. «Il canone invece ammonta a circa il triplo» spiega invece Polverini, e l’immobile, «60 metri quadri al quarto piano e senza ascensore», sarebbe stato assegnato nei primi ‘900 alla famiglia di Cavicchioli, che in quella casa sarebbe dunque «nato e vissuto da sempre». Una questione, insomma, «che riguarda esclusivamente mio marito. Sono sconcertata e preoccupata – le parole della governatrice – per l’attenzione morbosa e maleducata che mi è stata riservata in questa circostanza. Un accanimento un pò irresponsabile». «Spiegazioni debolissime» l’attacco dei capigruppo d’opposizione Esterino Montino (Pd), Vincenzo Maruccio (Idv) e Luigi Nieri (Sel): a confermare «l’occupazione impropria» c’è appunto il fitto triplo («canone sanzionatorio»), che è comunque «molto, molto sociale». Dunque, chiedono, la famiglia della presidente liberi l’appartamento e la commissione appena istituita dall’assessore alla Casa Teodoro Buontempo proprio per indagare su Affittopoli «esamini come primo caso via del Bramante». L’Idv, intanto, sta preparando una proposta di legge per rendere incompatibili cariche pubbliche e assegnazioni di case popolari. Attorno a Polverini, che avrebbe consultato oggi i suoi assessori e anche il neocommissario dell’Ater Bruno Prestagiovanni, hanno fatto quadrato gli alleati: dal capogruppo regionale Pdl Franco Fiorito («attacchi strumentali e pretestuosi»), a quello della Lista Polverini Mario Brozzi al vicepresidente della Regione, l’Udc Luciano Ciocchetti, per cui l’inchiesta «non è uno scoop, ma giornalismo di basso profilo, che mette nero su bianco aspetti della sfera intima e personale». E solidarietà è arrivata anche dal sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Un attacco artificioso e lesivo della sua privacy familiare. È inaccettabile continuare a spargere fango e veleno». Un messaggio che non convince Montino: è un caso, si chiede il leader Pd, che i documenti dell’Espresso provengano tutti dal Comune? «A esser maliziosi si penserebbe a un’altra puntata delle guerre interne al Pdl».

  1. Qualcuno in televisione (Striscia la notizia) avrebbe detto “Sei una volpina”
    La governatrice del Lazio abitava in una casa dell’Ater (dove risiede ancora il marito) a prezzi popolari. Un’assegnazione incomprensibile visto il suo reddito: infatti, nel frattempo, lei acquistava appartamenti in giro nella capitale e altrove. Non male, per una che fino a ieri attaccava le affittopoli altrui
    L’immobile di via Bramante dovrebbe essere riservato a chi ha un reddito inferiore a 38 mila euro lordi l’anno. Ora la presidente della Regione prende più di 10 mila euro al mese netti, ma anche quando era sindacalista dichiarava un reddito di tre volte superiore a quello consentito.

  2. Bugiarda e falsa. Ma questo già si sapeva. Non sperate che il quotidiano IL Giornale appartente al Nano, tratti la Polverini come fece con Fini. Sarebbe contro-producente per lo stesso Nano, quindi i giornalisti che sono sulla suo libro paga ci stanno alla larga. Non ci sono piu` aggettivi per definire questa gente. Ma possibile che uno uno solo che sia onesto. Purtroppo, rispecchia chi la ha sponsorizzata ma anche chi l’ha votata.
    Almeno Marrazzo si è dimesso solo per un suo “vizietto” ma sul lavoro era molto serio, e per me poteva anche rimanerci. Ma tu (S)polverini che vuoi fare la seria che non lo sei affatto, per una cosa così non bastano le dimissioni ma ti dovrebbero processare per truffa ai danni dello stato, ma sopratutto dei cittadini onesti e che non arrivano a fine mese.

  3. notizie come queste non fanno altro che crearmi sconforto…
    Io sono troppo “ricca” per avere una casa popolare e lei? Si deve solo vergognare…

  4. allora è falso quando dicono che ha una casa a Parigi? Vive in una casa dell’ater! Ammazzate che infamoni e malelingue sti comunisti !!!