Unità d’Italia, 100.000 persone per la grande festa a Roma

17/03/2011 di
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La notte Tricolore, la festa per il 150° compleanno dell’Italia unita, ha coinvolto a Roma più di 100 mila persone, che hanno animato le strade della Capitale fino a notte fonda. È stata l’occasione per ricordare, tutti insieme, di appartenere allo stesso paese, alla stessa cultura, anche se con storie differenti e un passato che ha radici lontane dal Belpaese.

La scorsa notte tutti stringevano in mano un tricolore, un’unica bandiera, un segno distintivo per dire: «siamo in piazza per augurare all’Italia buon compleanno». Il programma di eventi è stato fitto ed è stato seguito da molti: sono stati 20 mila i visitatori ai musei, 18 mila i presenti a piazza Venezia, 5 mila al Quirinale, 9 mila alla stazione Termini, 5 mila in Campidoglio, 20 mila ai Fori Imperiali, rispettivamente 8 mila a Castel Sant’Angelo e in via del Corso nella Galleria Alberto Sordi.

Per tutta la notte in città si sono alternati concerti, incontri, mostre e spettacoli che hanno riportato la storia nel presente. Come quello del pungente Pasquino-Proietti che ha ‘lasciato in attesà mille persone in piazza del Campidoglio, mentre lo spettacolo si svolgeva al coperto, visto il maltempo. Anche loro, però, alla fine, hanno potuto assistere alla performance: l’intero duetto dell’attore con il sovrintendente Umberto Broccoli è stato infatti proiettato sulla facciata del palazzo senatorio.

A piazza dei Cinquecento è stata issata la Bandiera Monumentale, un tricolore di 40 metri quadrati, mentre i colori rosso, bianco e verde hanno troneggiato sul Milite Ignoto. Intanto, romani e turisti hanno potuto visitare i musei, i palazzi delle istituzioni, gli spazi di cultura e le biblioteche eccezionalmente aperte. Tra l’intonazione di un inno di Mameli e l’altro non è mancata qualche nota polemica. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa è stato fischiato in piazza Venezia, mentre prendeva il microfono in diretta televisiva con Raiuno e in occasione dell’esibizione della banda militare Interforze, che ha eseguito alcune musiche storiche italiane. Dalla folla si sono anche levate grida come «Vergognati» e «Dimettiti». La Russa, arrivando sotto l’Altare della patria, ha mostrato di non gradire il modo in cui era stata disposta la banda musicale. Poi, ha ricevuto le premure della Presidente della Regione Lazio Renata Polverini che gli ha sistemato la coccarda tricolore. Salendo sul palco, ha espresso l’ «orgoglio di essere italiani», ha ringraziato i militari che si trovano «nei posti lontani, come l’Afghanistan, che ogni giorno fanno qualcosa per il nostro paese». All’Ara Pacis, infine, i visitatori hanno potuto rivivere i riflessi dei colori originali del monumento con proiezioni che hanno ricreato gli stessi riflessi e le stesse sfaccettature dei marmi di una volta.

  1. ma avete vistoa latina i negozi dei BARBONI aperti ? antiitalianisti da epoche….BOICOTTIAMOLI!!!! oltretutto da anni hanno sempre venduto merce contraffatta