Lazio, nel 2011 aumenta il rischio usura

02/01/2011 di
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«Nel 2011 rischia di proliferare la diffusione del fenomeno dell’usura a seguito della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie italiane. Il sovraindebitamento delle famiglie italiane, nel 2010, è cresciuto del 129,8%, rispetto al 2009 e la propensione all’usura nel 2011 sale del 92,3%. Abbiamo svoltato l’anno con 1.978.000 famiglie a rischio d’usura – afferma Vittorio Carlomagno presidente dell’ Associazione Contribuenti Italiani – Nel 2010 il livello medio del debito delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 33.620 euro mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 52.730 euro. Nel 2011 al primo posto tra le regioni maggiormente esposte al rischio usura troviamo la Campania, seguita dal Veneto, Valle d’Aosta, Sicilia, Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria, Liguria, Friuli V-Giulia, Umbria, Trentino-A.Adige, Sardegna, Basilicata, Marche e Molise». Così uno studio commissionato dall’Associazione Contribuenti Italiani a KRLS Network of business ethics per conto del magazine
«Contribuenti.it» che, informa una nota «ha preso in considerazione i dati rilevati dallo Sportello Antiusura nel periodo 2005-2010».