Neve a Roma, tutto previsto ma anche stavolta caos trasporti

26/02/2018 di

E alla fine neve e gelo sono arrivati a Roma e in molte zone d’Italia, come ampiamente previsto. Eppure anche stavolta il sistema Italia non ha retto alla prima vera ondata di maltempo. Ma non sono state le temperature polari registrate in mezza Italia, con -35 gradi sul Monte Bianco e sul Monte Rosa e decine di città ampiamente sotto lo zero, a provocare il disastro: è stata la neve caduta nella notte e nelle prime ore del mattino su Roma che ha bloccato la capitale come nel 2012, anche se stavolta nessuno ha confuso i millimetri con i centimetri, e ha generato un effetto a catena che ha avuto conseguenze in tutta Italia.

LA CAPITALE. La città ha in qualche modo retto l’urto, con le scuole e i monumenti preventivamente chiusi, i bus a mezzo servizio e i militari dell’Esercito intervenuti per pulire le strade. Ma è andato in tilt il sistema ferroviario provocando il caos in decine di stazioni, da Torino a Firenze, da Venezia a Milano fino a Napoli. Migliaia di passeggeri bloccati sui treni e negli scali ferroviari, centinaia di convogli cancellati, ore di ritardo sull’intera linea. Una situazione inaccettabile che ha spinto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio a chiedere un dettagliato rapporto a Rfi su quanto accaduto.

Eppure tutto sommato era iniziata bene, con la magia della città eterna e il litorale imbiancati al risveglio: le foto del Colosseo e dei Fori Imperiali, di San Pietro e di Fontana di Trevi sotto i fiocchi di neve hanno fatto il giro del mondo. Migliaia di romani alle 8 erano già in strada a postare foto e video e qualcuno ha anche messo gli sci ai piedi tra le rovine del Circo Massimo, scatenando l’ironia dei social. Ma la poesia è durata ben poco, come la neve che si è sciolta al sole, e ha lasciato spazio ai problemi reali.

TRENI IN TILT. A collassare è stata la circolazione ferroviaria: alle 10 i treni in partenza e in arrivo a Roma avevano ritardi fino a 120 minuti e a quel punto era chiaro che piega avrebbe preso la giornata. La situazione è infatti pesantemente peggiorata con il passare delle ore: i treni ad Alta velocità hanno accumulato fino a sette ore di ritardo, tutti gli Intercity da e per Roma Termini sono stati cancellati mentre domani tutti i treni Alta Velocità in transito nella Capitale fermeranno alla stazione Tiburtina. Complessivamente Trenitalia ha soppresso il 20% dei treni a lunga percorrenza e il 70% di quelli del traffico regionale. Un’odissea che ha riguardato migliaia di semplici cittadini e clienti vip, da Fiorello a Dario Franceschini fino a Sabina Guzzanti. «Siamo fermi a 50 km da Roma – ha ironizzato su Twitter lo showman – il tempo è splendido ma qui dicono che tra qualche chilometro inizia Frozen».

Il ministro della Cultura ha invece postato una foto da una carrozza piena di gente: «Alle 11 sono arrivato a Termini per prendere il treno per Ferrara. Sono le 16.40 e siamo fermi a Firenze, ma sono fiducioso che prima o poi ripartirà». Nulla a che vedere con l’odissea dei passeggeri dell’Ic 794 Reggio Calabria-Torino: partito ieri sera in perfetto orario alle 21.35, ha accumulato 9 ore di ritardo e arriverà alla stazione di Porta Nuova all’1.40 di domani, 29 ore dopo esser partito. Lo stesso tempo che si impiega a fare 2 volte in aereo andata e ritorno Roma-New York.

Il caos perfetto è dovuto a due inconvenienti, secondo Trenitalia che parla di un ritardo medio di 150 minuti e che – come Italo – ha promesso un’indennizzo al 100% per i ritardi: la nevicata su Roma, che ha richiesto interventi per la rimozione di ghiaccio e neve, e un guasto ad un treno Italo sulla direttissima Roma-Firenze all’altezza di Orte, in provincia di Viterbo, che ha ridotto la circolazione ad un unico binario e generato una lunga coda di convogli in entrambe le direzioni.

In attesa di capire cosa non ha funzionato, la polemica è già scattata. Doppia. Quella delle opposizioni capitoline contro il sindaco Virginia Raggi colpevole di non esser rientrata anticipatamente dal Messico (lo farà domani) e quella tra il Campidoglio e la Protezione Civile per l’intervento dell’Esercito nelle strade di Roma. Il Comune ha sostenuto di non aver chiesto l’intervento, ma è stato smentito dal Dipartimento: «il rappresentante della protezione civile capitolina ha confermato la necessità di supporto indicando le aree dove far operare i mezzi offerti».

E giovedì, forse, si replica: è attesa una nuova perturbazione, e non è escluso che possa nuovamente nevicare a Roma.