Terrorismo, allerta massima a Roma

13/01/2015 di

Allerta massima nella Capitale dopo gli attacchi terroristici di Parigi e le informazioni arrivate dall’intelligence americana di un possibile attentato nella Città eterna e in particolare del Vaticano come probabile prossimo obiettivo dell’Isis. Rafforzati i dispositivi di sicurezza al Ghetto e davanti alla scuola ebraica. Controlli agli ingressi, sbarrati con transenne, e divieto di accesso in auto al quartiere ebraico tranne per i residenti e per servizi specifici come il carico e scarico merci. A presidiare le strade interne anche pattuglie dinamiche dei carabinieri. Incrementata inoltre la vigilanza attorno alla scuola ebraica. «I servizi sono stati rimodulati e potenziati davanti a tutti gli obiettivi sensibili – ha detto oggi il capo della Digos di Roma, Diego Parente – li abbiamo presi in considerazione tutti. Roma ne è piena». Tra questi ambasciate, monumenti, luoghi culto e redazioni di giornali e tv. Dagli ambienti investigativi della Capitale non arriva per ora nessuna conferma di una specifica minaccia nei confronti di Roma e del Vaticano. «Non c’è al momento nessun riscontro sulle minacce – ha sottolineato Parente – ma l’allerta è massima». Il capo della Digos ha sottolineato che: «In Vaticano il servizio era già cospicuo e sostanzioso. Adesso è stato rivisto come tutto il sistema di sicurezza della città». Una posizione confermata anche dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Abbiamo fatto ulteriori verifiche e a noi non risulta» ha detto oggi, anche se «il Vaticano è stato più volte citato dall’autoproclamato Califfo dell’Isis e sono apparse immagini con la bandiera nera sul Cupolone».