Un farmacista pontino vince il premio Salute e Innovazione

25/11/2014 di
luigi-pellegrini

luigi-pellegriniUn farmacista di Sonnino vince il Gusi Peace Prize 2014 per Innovazione e Salute. Il premio sarà assegnato al dottor Luigi Pellegrini il prossimo 26 novembre a Manila nelle Filippine. L’onorificenza, tra le più importanti in Asia, da tredici anni viene conferita a coloro che si sono distinti per la promozione della pace, il rispetto per la vita e la dignità umana, attraverso l’impegno nel campo scientifico, letterario, politico, giornalistico e artistico.

Nelle edizioni passate il Gusi Peace Prize è stato assegnato, tra gli altri, a Michael Nobel membro della famiglia svedese fondatrice dell’omonimo premio, James R. Mancham primo presidente delle Seychelles, Catherine Dupe Atoki avvocato e attivista nigeriana che ha fatto parte di diversi comitati per la tutela dei diritti dei detenuti e contro la tortura in Africa e Jerome Bindé che ha ricoperto incarichi di vertice all’Unesco nel campo della cultura e dello sviluppo umano.
Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato al dottor Pellegrini per la sua attività, portata avanti per migliorare le condizioni di vita e il benessere nel mondo e per l’idea innovativa che coniuga la tradizione della professione farmacistica con le nuove tecnologie della telemedicina.

Il progetto di telemedicina, che il farmacista italiano intende realizzare concretamente attraverso l’azienda di Latina da lui fondata Farmaforniture, nasce dalla volontà di portare un contributo importante al miglioramento del sistema di assistenza sanitaria, in particolar modo nei Paesi emergenti come le Filippine, prima nazione dove il dottor Pellegrini ha deciso di proporre la sua visione. Farmaforniture è impegnata nel rinnovamento dell’accoglienza strutturale e professionale nelle farmacie e nello sviluppo applicativo delle nuove tecnologie.

«Ricevere un premio così importante è per me il riconoscimento di un lavoro in cui credo molto. Provengo da una famiglia di farmacisti da tre generazioni e conosco quanto questo ruolo sia indispensabile per i pazienti che vedono in questa figura un punto di riferimento. La visione della farmacia come fondamento della governancedella salute sul territorio è al centro della mia ricerca. Alla fondamentale vigilanza sull’uso proprio e corretto dei farmaci si aggiunge un monitoraggio sanitario, salutistico e globale, che è indispensabile in una concezione di sviluppo. Con il progetto di telemedicina cerchiamo di rispondere ad un’esigenza reale della popolazione, quella di avere una prima valutazione medica e la somministrazione di farmaci spesso vitali».

L’idea prevede l’installazione di una rete di postazioni nel territorio filippino dove è difficile per la popolazione locale usufruire dei servizi sanitari di base. Troppo spesso l’impossibilità di accedere al primo soccorso, vista la conformazione del territorio composta da 7.107 isole con una popolazione di 100 milioni di abitanti, comporta conseguenze drammatiche per l’ammalato. La telemedicina mira dunque a migliorare il sistema globale di welfare. Il progetto, che può essere applicato anche in altri Paesi, è pensato infatti per supportare le strutture mediche e per migliorare la qualità delle prestazioni offerte ai pazienti comportando al tempo stesso una riduzione dei costi per il sistema sanitario.
La popolazione potrà infatti recarsi presso la postazione più vicina dove troverà personale specializzato che si metterà in collegamento con un centro operativo sotto il controllo di un medico. Si parla di una rete di cabine di telemedicina installate in farmacie già presenti sul territorio e in postazioni mobili così da raggiungere anche le aree più isolate. Attraverso attrezzature diagnostiche il paziente potrà ricevere un primo screening, in particolare per patologie come il diabete, l’ipertensione, l’aritmia cardiaca ed esami per misurare la pressione sanguigna, il livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue.