Il portiere Perin fermato in auto, guidava ubriaco

23/11/2014 di

mattia-perin-3Mattia Perin, portiere di Latina che milita nel Genoa e nella nazionale, è stato denunciato dai carabinieri per guida in stato di ebbrezza. I militari lo hanno fermato venerdì sera nel corso di un servizio di controllo sul lungomare di Arenzano (Genova). Il giovane è stato invitato dai carabinieri a sottoporsi al test alcolimetrico, che ha evidenziato dei parametri alti sopra della soglia di tolleranza.

I PRECEDENTI. L’etilometro è come un cartellino rosso e qualche volta espelle, almeno dal posto guida, anche i calciatori. Mattia Perin, portiere del Genoa e della nazionale, è stato trovato fuori dai limiti l’altra notte a Genova dopo una cena con i compagni di squadra ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Uguale disavventura era capitata una decina di giorni fa anche al viceallenatore del Bologna, Michele Fini, fermato all’uscita da un ristorante, al quale è stata anche sospesa la patente. Con l’intensificarsi dei controlli sulle strade anche un bicchierino si paga caro, perché la macchinetta non fa sconti e intanto la lista degli «espulsi» tra i calciatori si allunga. Era capitato tre anni fa a Modena a Luca Toni: l’allora attaccante della Juve era appena fuori dai limiti (0,5% il tasso massimo) ma perse la patente per tre mesi. Stessa sorte, in anni precedenti, per i meno famosi Fabiano Santacroce, che perse la patente nel 2009 quando giocava al Napoli, e per l’allora centrocampista del Rimini Emmanuel Cascione, “beccato” la notte di Capodanno 2007 a pochi metri da casa. C’è poi chi è risultato positivo al test dopo aver causato un sinistro, come l’attaccante atalantino Riccardo Zampagna, che nel 2010 tamponò in pieno centro a Bergamo uno scooter condotto da una giovane. Lo stesso anno, ma l’incidente avvenne in autostrada, perse la patente il centrocampista del Livorno Juan Ignazio Surraco, trovato con un tasso superiore a 1,5. All’estero, casi simili sono ancora più comuni. Se Adriano, l’imperatore dalla birra facile, ha perso la patente in Brasile anche solo per aver rifiutato il test, in Inghilterra da già quasi 20 anni fa club e federazione hanno messo in atto contromisure contro il calciatore-bevitore, che era diventato quasi un ruolo fisso in molte squadre di Premier.

  1. Bravi, fate bene: i itagliani che guidino sono grande pericolo. Giusto che bevono acua, troppo uno biccherino, troppo o,5. Stranieri si che reggono, molto bevuti, molto fatti, no assicurazzione, no patente, auto rubata: OKK.
    abasso i ristroranti. pane e latte: se hai colite… coliche tua…

  2. Ubriaco al volante dopo una cena con i compagni di squadra è’ una parola grossa ,è’ ovvio che fosse in grado di guidare altrimenti nessuno l’avrebbe mai mandato a casa……detto questo , ci sono delle regole che vanno rispettate e lui deve imparare a rispettarle come tutti i ragazzi della sua età…..con due bicchieri di vino ,una birra media ,un campari a stomaco vuoto sei oltre i limiti consentiti dalla legge e quindi non si guida ….è’ semplice ,lo capirebbe anche un bambino .
    Con una differenzapero ,lui è’ molto esposto ,gioca a calcio in serie A e rappresenta da sempre l’Italia con la maglia della Nazionale e può quindi rappresentare un modello per i giovanissimi ,cosa che non ha ancora minimamente capito.
    Poi a lui decidere se diventare un modello positivo come i Buffon,i Del Piero i Totti oppure negativo come altri che conosciamo altrettanto bene e bruciare il grande talento che possiede.
    Va anche un’ottimo inquadrato è seguito nella vita fuori dal campo,è’ risaputo che sia un bravo ragazzo come è’ risaputo più di qualche volta a Latina è’ stato ripreso severamente anche dai suoi stessi familiari .
    Spero che sia una lezione per lui ,ben recepita !!!!!

  3. passi più guai se stai oltre 0.5 di tasso alcolemico che se fai una rapina in banca.