Circeo, il Tar dice sì al parco archeologico a villa Lepido

07/10/2010 di
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«Respinti dal Tar di Roma i ricorsi contro la realizzazione di un parco archeologico nella villa di Marco Emilio Lepido. Con sentenza n.32430 pubblicata il 24 settembre scorso, il Tribunale amministrativo della capitale ha dato ragione al Comune di San Felice Circeo, difeso e rappresentato dall’avvocato Corrado De Angelis, dichiarando inammissibile il ricorso dei proprietari dell’area che chiedevano l’annullamento dei provvedimenti relativi all’approvazione della variante al Piano regolatore generale, adottata al fine di realizzare il parco pubblico nell’area privata dove insistono i resti della antica residenza di epoca romana nota anche come “Villa dei Quattro Venti”. Insieme al Comune, si erano costituiti in giudizio il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, e l’Ente Parco Nazionale del Circeo». Lo si legge in una nota del Comune di S.Felice Circeo.

«Il Tar, inoltre, ha respinto nel merito un altro ricorso, il numero 9249 del 2004, che i proprietari del terreno avevano presentato contro il progetto definitivo, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità. I lavori, dunque, – aggiunge la nota – sono pronti a partire. Il progetto definitivo dell’opera ha già ricevuto il voto favorevole del Consiglio comunale e il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha dichiarato di pubblica utilità l’acquisizione della villa. Parere favorevole è stato dato anche dalla Conferenza dei Servizi, mentre la Regione Lazio ha proceduto, alla fine del 2009, all’approvazione della variante, e il Comune ha affidato i lavori di diserbo, messa in sicurezza e rifacimento della recinzione. Il piano di riqualificazione prevede – conclude il Comune – il recupero, il restauro e la valorizzazione dei beni storici archeologici presenti, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio. Tutto il sito, che si estende per un’area di circa 8mila metri quadrati, verrà attrezzato per la visita al pubblico con apposite attrezzature e cartellonistica».

LA STORIA – Vicino al centro storico di San Felice, lungo la strada che conduce al porto, si trovano i resti di una villa patrizia detta “dei Quattro Venti”, appartenuta, sembra, all’ex triumviro Lepido. Coinvolto nei giochi di potere del I secolo a.C., compagno d’armi di Silla, questo personaggio venne per così dire “scaricato” da Antonio e Ottaviano, che, non avendo più bisogno di lui, lo spedirono in esilio al Circeo. Lepido, comunque, poteva essere molto meno fortunato, considerando che la sua villa era immersa nella vegetazione e circondata da un panorama invidiabile. Tanto che ci rimase fino alla morte. Le coste del Lazio, come il Circeo, offrivano una dimora ideale, che permetteva di godere di un clima piacevole, di bellezze naturali e paesaggistiche notevoli, una cornice incantevole in cui dedicarsi al celebre “otium”, alla contemplazione, alle conversazioni con amici fidati.

  1. queste sono sentenze che ci riappacificano con lo STATO e la MAGISTRATURA, il bene comune innanzitutto sopra gli interessi speculatori di pochi individui, sentenze che incoraggiano a credere nelle ISTITUZIONI nella GIUSTIZIA ultimo baluardo di civiltà e democrazia in una nazione allo sbando.
    Stessa cosa per il “Ponte Rosso” sul canale del lago di Sabaudia, salvato in extremis con una semplice richiesta inoltrata alla Soprintendenza per una maggiore tutela dei beni storici ed architettonici.