Crocetti si difende: “Abbiamo fronteggiato una situazione eccezionale”

14/11/2014 di
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carlo-crocettiRespinge le polemiche e tenta di difendere l’operato del Consorzio di Bonifica Carlo Crocetti, presidente dell’ente finito sotto accusa dopo i gravi allagamenti dei giorni scorsi.

“Gli allagamenti e i disagi in tutta la provincia, e soprattutto in campagna, ci sono stati – dice Crocetti – ma vorrei ricordare che la quantità di acqua che si è abbattuta nella nostra provincia, in neppure 48 ore, di solito cade in un mese e mezzo. Se davvero ci fosse abbandono non parleremo come stiamo parlando. Uno dei problemi sono le nutrie che nei terreni la fanno da padrone ma la manutenzione dei canali di bonifica non solo non si deve mettere in discussione ma ha indubbiamente contribuito ad arginare danni ben più gravi. Questa è la verità. Mi sono recato di persona con tecnici ed operai a verificare lo stato dell’arte della situazione dappertutto.

La situazione eccezionale ha messo a dura prova i canali, anche in punti dove qualcuno è intervenuto senza autorizzazione facendo lavori e causando l’indebolimento degli argini o ostruendo, inconsapevolmente, il passaggio dell’acqua. Questo verificheremo così come controlleremo anche nelle prossime ore la situazione.

In un momento importante per il futuro dei consorzi ed il proprio ruolo però credo occorra una responsabilità diversa prima di lanciare accuse alle quali come al solito rispondiamo solo con i fatti. I Consorzi di Bonifica provvedono alla manutenzione e all’esercizio di tutte le opere facenti parte integrante della rete di bonifica e di irrigazione contribuendo così all’azione pubblica per la tutela della qualità delle acque irrigue e di bonifica oltre che al monitoraggio delle fonti di inquinamento, alla tutela del suolo e alla prevenzioni dei rischi idrogeologici e idraulici. Chi si agita ricordi anche questo. Noi abbiamo oltre 4.000 chilometri da seguire e siamo il primo avamposto sul territorio nonostante la nota crisi finanziaria nella quale ci dibattiamo a causa del mancato trasferimento di fondi per decine di milioni di euro. I problemi si sono riscontrati solo in una piccola parte per le cause dette e le cui responsabilità comunque stiamo verificando”.

  1. Si vabbè, sono anni che non pulite i canali e adesso ve ne uscite con questo “spot” per svicolare alle responsabilità!
    Datevi una svegliata e cominciate a lavorare, ancora OGGI 14/11/2014 a Gionchetto il canale è visibilmente pieno di canneti (basta passare sul ponte di via Pionieri della Bonifica per verificare) la cui dimensione vi smaschera denotando incurie pluriennali. Anche un profano capisce che i canali sporchi e pieni di vegetazione (ci sono anche alberi!!!) impediscono il regolare deflusso d’acqua, favorendo le esondazioni e monte, esattamente quello che è successo qualche giorno fa.
    Ogni anno le denunce dei residenti di interventi di pulizia vengono ignorate (“non ci sono le risorse…”)!!
    Lavorate e smettete di accampare scuse!!!

  2. Dovrebbero verificarle prima queste cose e non a danni fatti

  3. “La situazione eccezionale ha messo a dura prova i canali, anche in punti dove qualcuno è intervenuto senza autorizzazione facendo lavori e causando l’indebolimento degli argini o ostruendo, inconsapevolmente, il passaggio dell’acqua. ”

    …. parole gravissime che indubbiamente spero portino ad un indagine della Procura delle Repubblica. Cioè c’è qualcuno che ha messo mano ad opere della bonifica senza autorizzazione e il responsabile del Consorzio non va a denunciarlo??????? Credo che ci siano tutti i presupposti per il reato di disastro colposo…

  4. Meno male che la Regione ha tagliato le poltrone a questi enti, i finanziamenti pubblici devono servire per manutenzione dei canali e non per integrare stipendi

  5. rassegnatevi non esiste manutenzione ordinaria o straordinaria dei canali che tenga per garantire l’asciutto per chi ha locali seminterrati od interrati, TERRITORIO questo della pianura pontina (PALUDE) nel quale le P. Amm. tutte avrebbero dovuto vietare la realizzazione di qualunque ambiente interrato con qualunque destinazione d’uso, ma per fare piaceri ai costruttori hanno derogato tutte le norme dettate dalla coscienza e dalla scienza.