Spazio Attivo, a Latina il primo hub dell’innovazione per le imprese

05/11/2014 di
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start-up-latinaAi blocchi di partenza il primo Spazio Attivo del Lazio. La Giunta regionale ha infatti approvato la delibera, proposta dall’assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, che dà il via libera al primo progetto pilota di questo tipo, che vedrà la luce a Latina.

Lo Spazio Attivo vuole essere molto più di un tradizionale incubatore d’impresa, in sostanza sarà un vero e proprio “hub dell’innovazione”, aperto ai territori e alla collaborazione con gli enti locali, dove si potrà accedere a tutti i servizi per le imprese, lo startup, la formazione e il lavoro; un luogo nel quale sarà possibile incontrarsi, condividere esperienze e costruire opportunità.

Coworking, Piazza Telematica e Fab Lab sono solo alcuni esempi di come gli ambienti sono stati ripensati per rendere il lavoro all’interno dello Spazio Attivo più facile ed efficace. Nei prossimi mesi saranno attivati appositi percorsi per sostenere lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, servizi per l’accesso a fonti di finanziamento, strumenti di supporto come il crowdfunding, corsi di formazione specialistici, consulenza sulle ‘call for tender’ di programmi europei e bandi internazionali. La struttura avrà una superficie di 660 mq complessivi, suddivisi su due piani, che la Camera di Commercio di Latina ha messo a disposizione della Regione Lazio e che verranno gestiti da BIC Lazio, primo incubatore del centro-sud d’Italia certificato ai sensi del Decreto Crescita, quale acceleratore di startup innovative. 

«Il tema – spiega la Regione in una nota – delle startup innovative e degli strumenti che possono favorire la loro crescita è fondamentale, soprattutto in una fase di difficoltà per l’economia del territorio come quella attuale – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani – I servizi offerti nello Spazio Attivo di Latina soddisferanno proprio questa esigenza. Verranno quindi ottimizzate le opportunità di collaborazione tra giovani talenti, imprese, agenti dell’innovazione, università e centri di ricerca che si integreranno in modo efficace e sinergico con tutti gli altri servizi regionali a disposizione nella nuova struttura».