VIDEO/Di Giorgi si dimette, schiacciato dalle lotte interne

23/10/2014 di
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Giovanni Di Giorgi mentre annuncia le dimissioni da sindaco (foto Paolo Buonaiuto)

Il sindaco Giovanni Di Giorgi si è dimesso. Nessun accordo è stato raggiunto in maggioranza per il proseguimento dell’amministrazione e così Di Giorgi ha fatto un passo indietro, prima ancora della riunione prevista nel pomeriggio con gli esponenti della maggioranza in crisi.

LE PAROLE DI DI GIORGI. “Oggi non è un giorno come gli altri, è un giorno differente. Sono qui a darvi conto di una constatazione. La mia maggioranza ha confermato le mie idee, una situazione che si è vista alle provinciali. Ci sono divisioni e una spirale di litigi interni che minano la buona amministrazione della città…”.

LA CRISI. A far precipitare gli eventi, a quanto emerso, sarebbe stata la decisione del sindaco di illustrare alla stampa i punti programmatici sui quali chiedeva l’appoggio per arrivare  a fine mandato. In questo momento è in corso una conferenza stampa di Di Giorgi per illustrare la situazione.

Già ieri si sono svolte delle frenetiche riunioni per ricucire una crisi che evidentemente è ormai insanabile e porterà alle elezioni anticipate.

LO SCENARIO. Teoricamente Di Giorgi avrebbe 20 giorni per ritirare le dimissioni, ma ha già detto che non ci sono le condizioni per tornare indietro e dunque le dimissioni sono irrevocabili. Dunque si andrà verso le elezioni anticipate.

TOTOCANDIDATI. Immediatamente dopo le dimissioni è iniziato un fantasioso totocandidati, sia a destra che a sinistra. Tanti i nomi che circolano, ma sembrano probabili le primarie per la scelta dei candidati. Tra i nomi dei (molto) ipotetici candidati ci sono quelli di Calandrini, Di Rubbo e Maietta per il centrodestra. Per quanto riguarda il centrosinistra la situazione di spaccatura interna al Pd rende praticamente impossibili ipotesi sensate. Circolano i nomi di Enrico Forte, Nicoletta Zuliani o un sempreverde Claudio Moscardelli. Ma è davvero troppo presto per lanciare ipotesi plausibili per entrambi gli schieramenti.

L’INTERVENTO DI GIOVANNI DI GIORGI. Ecco le parole usate da Di Giorgi per annunciare le dimissioni: “Non esiste una maggioranza coesa, troppo frammentata e contrapposta tra i singoli componenti. Impegnati più nella propria litigiosità piuttosto che guardare al bene della città. Guidare una comunità straordinaria come quella di Latina, la seconda città del Lazio, in un’epoca complessa come questa non è una cosa semplice. Questa situazione non mi permette più di portare avanti con serenità il mio mandato che mi vedrà costretto a monitorare continuamente la tenuta della maggioranza. Allora ho fatto una scelta dolorosa, personale. Una scelta che coinvolge la città, la maggioranza che mi ha sostenuto e che coinvolge la mia famiglia e i miei amici. Una scelta dolorosa ma necessaria: quella di dimettermi dall’incarico di sindaco. Era molto più facile rimanere in piedi e tirare a campare con una forza centrifuga che mi portava in un’unica direzione. Ma io l’attaccamento alla poltrona non l’ho mai ritenuto una cosa prioritaria. Ho sempre vissuto nel rispetto delle persone che ho intorno. La cosa più bella è guardare in faccia alle persone e di avere l’onestà intellettuale di girare per la città a testa alta.
Questi tre anni da sindaco sono stati bellissimi. Non mi sono mai pentito della scelta fatta. Ho dimostrato che la mia storia politica mi ha sempre portato a considerato il fatto che le poltrone non mi hanno mai appassionato. Ci ho rinunciato nel 2007, quando ero stato tra i primi degli eletti in An. Siccome mi ero schierato con l’altra parte, nei confronti dell’attuale sindaco di An di quell’epoca, ho rinunciato a fare l’assessore. Ho rinunciato nel 2011 a un signor stipendio come quello di consigliere regionale. Non mi interessava la poltrona e lo stipendio. Ho rinunciato perché avevo un’opportunità unica, che capita a uno su 120.000 persone: quella di fare il sindaco della propria città. Era il mio sogno da bambino che ho realizzato. Penso, senza falsa modestia, che un segno questa amministrazione l’abbia lasciato. Le opere, le idee e la programmazione che questa amministrazione ha fatto in questi tre anni e mezzo non sono stati fatti in 20 anni. Scelte coraggiose. Una sta qui, la Ztl. Quante volte ne abbiamo parlato, ma mai nessun sindaco ha avuto il coraggio di chiuderla questa zona. La marina di Latina. Si è sempre parlato ma nessuno ci ha mai investito.

Un domani la mia bimba potrà dire: questo l’ha lasciato in eredità alla mia città il mio papà. È questa la soddisfazione più grossa che mi ha spinto a fare il sindaco. E oggi mi ha spinto a dimettermi perché la voglio guardare negli occhi e non farmi mai dire che sono una persona attaccata alla poltrona e che sono una persona che cede ai giochi, ai ricatti, una persona che deve sottostare a logiche che non gli appartengono.

Oggi alle 16 ci doveva essere una riunione per la firma di un documento. Mi sono fermato perché era un continuo tira e molla. Tantissimi distinguo, con annunci al che ho preso, ho appallottolato e ho buttato in un cestino e ho detto cari amici io stacco la spina. Un documento che vedeva l’abbassamento delle tasse, incremento dei servizi sociali, degli sportelli dedicati all’imprenditoria femminile e giovanile. Un documento di rilancio forte per la città. Questo patto di fine mandato non è nemmeno arrivato.

Sicuramente di errori ne sono stati fatti tanti, ma chi è che non sbaglia. Allora, mi sono approcciato a questo mandato come unica stella polare quella della legalità, della giustizia e della trasparenza. Ho lavorato con la passione per la politica, quella con la p maiuscola, che ha come obiettivo la passione per la gente di Latina. Per questo non ho mai ritenuto il mio mandato come un semplice tirare a campare. Questi sono i punti che volevo toccare e che posso riassumere con una frase di Seneca: Noi stiamo come quel marinaio che non ha vento a favore se non sa dove deve andare”.

COZZOLINO: PD PRONTO A GOVERNARE LA CITTA’. “Accogliamo con favore le dimissioni del sindaco Di Giorgi. Latina avrà finalmente la possibilità di cambiare pagina. Questa amministrazione è stata fallimentare da ogni punto di vista. Il debito conclamato di milioni di euro, le beghe legali, le tasse portate al massimo. Questo è il risultato di una politica scellerata di cui il primo cittadino resta e resterà il primo responsabile”. Queste le parole di Alessandro Cozzolino, Capogruppo del PD in consiglio comunale. “L’atto di dimettersi è stato accolto positivamente dall’opposizione – afferma Cozzolino -.Secondo noi le dimissioni sarebbero dovute arrivare già da tempo. Il Partito Democratico, in questi anni, ha dimostrato sempre di essere propositivo e di portare aventi un’idea di città. La maggioranza, invece, ha adottato provvedimenti di giornata, di convenienza personale. Questo modo di operare li ha portati al fallimenti prima finanziario e dopo politico. Tutti sono responsabili. Il Sindaco per primo”. “E’ inutile parlare di ZTL e di lungomare come risultati ottenuti – continua Cozzolino -. Per entrambe le situazioni i lavori sono appena agli inizi. Quel che è certo sono i nodi che Di Giorgi, insieme al sua vice, Cirilli avevano promesso di sciogliere in rottura con la politica di Zaccheo. Dalla metropolitana alla Latina Ambiente, dalle Terme allo stadio Francioni. Tutto è rimasto come tre anni fa, nessuna rottura col passato, anzi una continuità deleteria per tutta la città”. “ Il Partito Democratico a Latina ormai è pronto a governare la città con un’idea diversa di amministrare – conclude Cozzolino -. Alla Regione Lazio governiamo stabilmente, da poco ci siamo insediati in Provincia come forza di maggioranza ed il Pd a Latina ormai viene visto come un partito pronto a governare. La nostra volontà è quella di tagliare gli sprechi, eliminare i favoritismi premiando il merito ed i progetto e non più gli amici degli amici. Questo è l’unico modo che conosciamo per rilanciare una città ormai mummificata da intrecci di potere e convenienze. Abbiamo accolto con gioia le dimissioni di Di Giorgi. Adesso nessuno si nasconda dietro ad un dito. Tutti, nella maggioranza, sono responsabili”.

FORZA ITALIA. «Prendiamo atto della decisione del sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi di rassegnare le proprie dimissioni anche se ci auguriamo che, nei prossimi venti giorni, si possano creare le condizioni per il proseguo della consiliatura sino al suo scadere naturale». È quanto dichiarano in una nota gli esponenti di Forza Italia, consiglieri e assessori comunali di Latina a margine della conferenza stampa odierna tenuta dal sindaco. «L’analisi dell’attuale situazione è stata svolta in numerose riunioni -scrive Forza Italia – e ci rendiamo perfettamente conto della difficile situazione, con una maggioranza divenuta nel tempo sempre piu complessa e articolata. Ma con senso di responsabilità Forza Italia, primo partito di maggioranza, auspica che il sindaco consideri le prossime giornate come una pausa di riflessione per poi arrivare ad una scelta più ponderata, anche in ordine alle modalità di prosecuzione della consiliatura. Pensiamo che, attraverso un confronto serrato e leale, si possano trovare le condizioni per proseguire e rilanciare l’azione amministrativa che, in nemmeno tre anni, ha raggiunto obiettivi certamente lusinghieri».

LA LETTERA DI DI GIORGI ALLA CITTA’. “Mi rivolgo agli uomini e alle donne di Latina, a coloro che mi hanno scelto come sindaco nella primavera del 2011 ed a quelli che tale scelta non hanno fatto, che comunque ho provato a rappresentare nella maniera più dignitosa e onesta possibile. In queste ore mi trovo costretto ad assumere decisioni difficili e ho con me, come unica bussola, il vostro benessere, il vostro futuro. Ebbene, date le condizioni politiche maturate all’interno della mia coalizione di governo, non mi sento più in grado di potervelo assicurare. Guidare una comunità straordinaria come quella di Latina in un’epoca complessa come questa non è cosa semplice; occorre dedizione totale, la possibilità di fare scelte coraggiose, la serenità di conservare pulita la propria coscienza. Fino ad oggi ho potuto farlo e fino all’ultimo giorno del mio mandato popolare dovrà essere così. Ora invece una lunga spirale di litigi interni e di egoismi personali stanno minando la quotidiana corretta amministrazione della città. Il dato oggettivo che emerge con chiarezza è una maggioranza non più coesa, troppo frammentata e contrapposta tra i singoli componenti, impegnati in una litigiosità quotidiana che non gli consente di guardare con lucidità al bene della città. Questa situazione non mi consente di continuare a portare avanti con serenità il mio mandato e mi vede costretto quotidianamente a verificare la tenuta della maggioranza stessa.

Pertanto scelgo di fare un passo doloroso ma necessario: dimettermi dall’incarico. So che in politica non è una prassi consueta, ma non ho mai sentito come prioritario rispetto alla vostra stima ed amicizia l’attaccamento alla poltrona da sindaco. Ho sempre vissuto del mio lavoro e intendo continuare a farlo anche in futuro. Questi tre anni e mezzo da sindaco di Latina sono stati comunque bellissimi e non mi sono mai pentito della scelta (già allora giudicata da molti folle…) di dimettermi da Parlamentare Regionale per potermi occupare in prima linea della città in cui ho sempre vissuto e che amo con ogni fibra del mio essere. Tanti risultati abbiamo ottenuto con i consiglieri ed assessori che mi hanno sostenuto nel corso del mandato. Molti riconoscimenti abbiamo conquistato insieme con merito e fatica, come l’isola pedonale o i lavori alla marina per il miglioramento generale della qualità della via in città. Tanto per citarne solo alcuni. E pazienza se altri avranno la possibilità di tagliare il nastro delle opere da noi programmate ma ancora in cantiere; l’importante è che qualcuno lo faccia, non il nome di chi lo fa. Perché il punto è proprio questo: i sindaci passano, Latina resta. E allora scelgo di restare un uomo libero, che ha improntato il proprio mandato al servizio dei cittadini, dei deboli, dei disabili con un’unica stella polare, quella della legalità, giustizia e trasparenza, con la passione per la politica e la gente di Latina che ho sempre avuto fin dai tempi della scuola e mai ho ritenuto il mio mandato come semplice e squallido tirare a campare. Qualcuno ha detto che i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Lo penso anch’io e ogni volta che c’è stato bisogno di andare sul dischetto, non mi sono mai tirato indietro, perché le persone si misurano dal coraggio e dall’altruismo”.

  1. Crediamo alle favole. I democratici sono convinti che andare alle elezioni sará la mossa vincente. Tanto non cambierá nulla le facce saranno sempre le stesse e gli interessi soprattutto saranno quelli di partito, ovvero la spartizione delle poltrone. In questa cittá, come nel resto del paese, non cambia e non cambierá nulla fino a quando ci saranno questi giochetti.

  2. e vai ora con le riunioni allietate da aperitivi, rinfreschi, cene, pizze. Siamo al solito rituale, tante promesse, accompagnate da piaceri mangerecci, distribuzione di santini, ecc. E i latinensi abboccano e sarete sempre in mezzo a un mare di guai. Le tasse sulla casa, i rifiuti, i trasporti, tutto aumenterá anche con la sinistra

  3. Secondo me è un bluff.
    Le dimissioni verranno ritirate. Troppi consiglieri rischiano di non essere rieletti.
    Ma magari mi sbaglio. Magari!

  4. Preparatevi ad un lungo periodo di campagna elettorale con tutti i problemi ad esso legati, e la città sprofonda.

  5. Un grande giorno per Latina. Anche se il prossimo sindaco sarà l’ennesimo incapace…..peggio di Di Giorgi non potrà mai fare.

  6. È una sconfitta x tutta la citta’ !!!!! Ora venite bussare la porta x il voto politici di m…….

  7. Sono d’accordo con Roberto, e’ una sconfitta per tutta la città .
    E concordo anche con l’altro Giulio ,potrebbe essere una strategia e sicuramente lo è’.
    Senza entrare troppo nel merito,Di Giorgi si è’ dimesso perché la vergogna della sua maggioranza aveva superato tutti i limiti e ” nemmeno lui “poteva più accettare di essere oggetto di continui ricatti,volta faccia e altre zozzerie varie delle quali veniva indicato quasi come unico responsabile.
    Le sue colpe sono semplici ed evidenti ,ha scelto compagni di viaggio sbagliati e fatto strategie ugualmente assurde.
    Adesso se la maggioranza si ricompatta potremmo vedremo un sindaco nuovo e totalmente libero da zavorre politiche ,altrimenti mi auguro che con lui a casa ci restino buona parte dei consiglieri e assessori che sono in giunta e vale sia per la maggioranza che per l’opposizione ….in quanto a prescindere dalla carta d’identità mi auguro che alle prossime elezioni tra 6 mesi o tra un anno e mezzo vedremo gente nuovo,pulita seria e strutturata per vita professionale e morale…..basta con imprenditori prestati alla politica per fare affari e piccoli politici che non hanno mai fatto niente e pensano di vivere grazie alla politica.

  8. Ma quindi adesso che succede? Si deve tornare a votare? Se si, quando?

  9. Ed ora si mangia gratis… vai con le cene e compagnia cantante! Ti do qui ti prometto che…..
    Il latina calcio lotterà per non retrocedere!

    AVANTI UN ALTRO

    ORA RITORNA ZACCHEO HIHIHI CI FA LA METRO FINO A PONZA STAVOLTA

  10. A sto punto se ve fate frega’ ancora con la stoia di littoria che non puo’ votare la sinistra e rivotate questi siete proprio fessi.si prova l altra parte per 5 anni e se nonva si manda a casa….ma si alterna ..la democrazia e’ questo chi sbaglia paga..non diventeremmo tutti maoisti,il governo di un comune e’ governo dei parchi,strade,illuminazione,rifiuti e de giorgi non ha fatto niente.riconosco solo la ztl ma troppo poco

  11. Tanto per cominciare Seneca è stato citato in modo errato, la frase corretta è “non esiste vento a favore per il marinaio che non sa dove andare”, introducendo una frase condizionale ne viene totalmente alterato il senso logico. Vabè…questa in pochi la capiranno…

    Vorrei però sapere quali siano ste opere che lascerà in eredità alla figlia: a parte le fioriere in pzza del popolo, io vedo solo dubbi cantieri al mare e un fottio di rotonde, stop. Ah, un paio di prati rimessi a nuovo e na pista ciclabile che è già inagibile.

  12. Era ora..Giovanni è stato un sindaco troppo distante dai cittadini, ha pensato solo a lui senza ascoltare prima..esempio la chiusura del centro senza sentire i pareri della città..
    Il quartiere dei pub non ha fatto nulla per spostarlo o migliorarlo..non è una zona dove può sopportare quel casino cè tanto spazio verso Piave e Isonzo..
    Il mare il nostro amato mare con i lavori iniziati prima dell’ estate, un suicidio, e quel senso unico sul lungomare che chi vuole fare una passeggiata con l’ auto non può deve rientrare e passare per il deserto..pazzesco!!
    Alla fine è stato meglio cosi..Zaccheo si faceva anche lui errori però ricordo che quando doveva asfaltare le strade e sentire la gente era sempre disponibile questo si è preso addirittura il corpo di sorveglianza all’ entrata del Comune,vergogna..!

  13. votiamo candidati rumeni alle prossime elezioni questo e’ il consiglio che da madre di famiglia voglio darvi,fatelo per le nuove generazioni

  14. il momento è topico, la destra latinense non prenderà più i voti dei tifosi, delle famiglie scure di carnagione ma non troppo, quindi molti personaggi verranno probabilmente liquidati, la sinistra, visto lo scempio a livello Italiano non ha possibilità alcuna…dopo 3 anni di pil negativo, zero lavoro e zero investimenti non spereranno certo di prendere consensi…intanto è prima di tutto la città a perdere in quanto comunque si interrompe un ciclo che aveva dei progetti e si andranno a far benedire…poi il nuovo gruppo dovrà navigare a vista, perchè suppongo ci saranno molte facce nuove, che dovranno rimediare allo schifo fatto negli ultimi 7/10 anni…stiamo veramente alla frutta, tutto sommato Di Giorgi non era un cattivo sindaco, penso sia più circondato da cattive persone che mirano più alla cosa personale che alla cosa pubblica…

  15. Da Finestra in qua siamo andati sempre peggiorando. Ma questa città masochista continuerà a votare a destra

  16. Mi aspetto che il sindaco in ” aspettativa ” dopo le dichiarazioni fatte oggi in conferenza stampa, dica apertamente chi ha pensato a se stesso e non ad amministrare la città.
    Lo esigono i cittadini onesti.

  17. ER PORO COZZOLINO SUBITO PRONTO A FARE IL MAGNACCIA.
    PORO COZZOLINO, NIENTE CONTAVI DA PISCHELLO E NIENTE CONTI ADESSO.

  18. Ora chi sarà il nuovo sindaco di destra che le solite pecore latinensi voteranno? Maietta? Così i soldi della città finiscono dritti dritti al Latina Calcio?

  19. Spero che il PD non commetta l’errore di ricandidare la minestra riscaldata di Moscardelli: l’altra volta è riuscito a perdere con un fantasma candidato all’ultimo momento

  20. I Calandrini,i Maietta ,i Moscardelli,i Di Rubbo ecc. ecc. non li voglio nemmeno sentire nominare.
    Nessuno ha le qualità di base per pensare di poter solo pensare di ricoprire un ruolo cosi delicato in questa fase.
    Forte potrebbe avere il giusto appeal per il centro sinistra, il centro destra chi propone ???????????????
    E quello che mi aspetto magari è un nome nuovo ,rispetto ai classici della politica locale….Latina ha bisogno di un elemento che abbia due qualità ,sia un ottimo amministratore prima e un buon politico poi……e che garantisca la città prima di tutto.

  21. Sono contento da una parte per le dimissioni di Di Giorgi, ma come tanti, sono spaventato da chi prenderà il suo posto. Leggere solo un ipotesi dei prossimi nominati mi mette i brividi. E’ facile lamentarsi di un sindaco che non ha fatto niente per la nostra città, ma dobbiamo renderci conto che i primi responsabili siamo noi che li abbiamo votati. Ora abbiamo la possibilità di cambiare pagina, e cambiare una volta per tutte un volto a una politica che da anni porta solo delusioni. Latina non merita questo. Latina è giovane, e ha tante qualità che vanno solo sfruttate. Mi auguro solo che dopo questa ennesima esperienza negativa, il prossimo Sindaco non sia nessuno “dei soliti”

  22. intanto, tra le altre cose, un progetto iniziato, quello della ztl, e che non verra’ portato a termine dopo tutte le promesse. I cittadini, i commercianti, come sempre ne pagheranno il prezzo.
    Sono sempre stato contrario a DIGGGIORGI ma ancora dimissioni ed ancora votazioni sono solo soldi buttati ed un continuare a rimandare le nostre responsabilita’ verso le generazioni future. Cosa daremo in eredita’ ai nostri figli? Un passaporto elettronico per varcare i controlli di sicurezza piu’ rapidamente?

  23. ecco l’Italia delle scommesse sarebbe una delle cose da cestinare!!!