
«Centraline di monitoraggio impazzite a Roma e nel Lazio. Per due giorni, il 14 ed il 15 ottobre, nella Capitale ben 25 rilevamenti su 26 sono risultati fuori legge, in quanto le polveri sottili hanno superato i limiti di 50 ug/m3, toccando punte di 87 ug/m3 a Cinecittà e 91 ug/m3 a Bufalotta. Stiamo soffocando in una nube di smog»: è l’allarme lanciato da Legambiente Lazio e dal suo presidente Roberto Scacchi, nel corso del blitz organizzato oggi dall’associazione in via Arenula, presso una delle centraline di monitoraggio dell’Arpa Lazio. Armati di maschere antismog e striscione con scritto «Io non Traffico», gli attivisti hanno manifestato per accendere i riflettori sui dati allarmanti relativi all’inquinamento atmosferico che riguardano non solo Roma, ma tutto il Lazio: «dove sono complessivamente 63 su 74 i rilevamenti fuori legge nelle due giornate», spiega Scacchi.
«A Latina tutte le centraline sono uscite fuori dal limite previsto dalla normativa, raggiungendo i 97 ug/m3 a Viale de Chirico. Pessimo anche lo stato di salute dell’aria di Frosinone e provincia: ad Anagni i PM10 hanno raggiunto addirittura la somma di 104 ug/m3». In merito al limite massimo di superamenti annui possibili, pari a 35 per legge, «a Frosinone, Ferentino e Ceccano il limite è stato già superato, Frosinone è risultata fuori legge per ben 60 volte – denuncia Scacchi – come in questi giorni sono fuori anche i monitoraggi in provincia di Latina con 9 su 10 sforamenti, 2 su 4 a Viterbo e 12 su 14 quelli dei comuni della provincia di Roma.
Abbiamo scelto per la prima volta di venire qui, in via Arenula, perché è una delle centraline che ha dato i peggiori risultati, raggiungendo picchi superiori agli 80 ug/m3 nei giorni dei rilevamenti. È nata un’emergenza a Roma e nel Lazio. La diffusione di questa bolla di smog è drammatica. Anche villa Ada, che dovrebbe essere ‘lo zerò per il monitoraggio della qualità dell’aria, ha superato i limiti di legge. Per questo abbiamo deciso di manifestare e chiedere che si mettano in fila le politiche indispensabili per rispondere all’emergenza e restituirci la salubrità nella vita quotidiana».
Legambiente guarda con favore alla pedonalizzazione del Tridente e quella dei Fori Imperiali, «stiamo percorrendo la strada giusta, ma bisogna renderla più incisiva e, per quanto riguarda i Fori, la pedonalizzazione deve diventare totale». Scacchi rilancia quindi «le targhe alterne e le giornate di blocco del traffico totale, il ‘pedibus’ per portare i bimbi a scuola, il potenziamento delle ciclabili e l’allargamento della Ztl. Noi ci saremo, in ogni iniziativa di questo tipo». Inoltre, «il Piano qualità dell’aria è stato abbandonato, va invece rilanciato e vogliamo che i Comuni diano una risposta all’emergenza».
Quelli presentati oggi da Legambiente «sono numeri che ci uccidono senza dirlo, ci asfissiano quotidianamente e portano malattie». Si tratta anche di una sfida culturale: “Bisogna far capire ai cittadini che è più utile lasciare la macchina a casa». Scacchi lancia infine un’ultima proposta all’amministrazione comunale: ‘strade e piazze pedonali in tutti i quartieri di Roma”.