Zaccheo scrive a Zingaretti: Salvate la metro leggera

26/09/2014 di
vincenzo-zaccheo-latina24ore

 

vincenzo_zaccheo_2Pubblichiamo la lettera che Vincenzo Zaccheo ha inviato al presidente della Regione Nicola Zingaretti sul caso della metro leggera a Latina.

Preg.mo Presidente,

Mi rivolgo a Lei in qualità di governatore del Lazio, conoscendo la Sua sensibilità politica e istituzionale, per rappresentarle come ex sindaco del comune di Latina, il disorientamento della città sulla questione relativa alla realizzazione della Metropolitana leggera di superficie a causa dello stallo decisionale da parte delle istituzioni deputate a dare una soluzione alla realizzazione dell’opera.

L’opera di ingente valore sociale avrebbe dovuto collegare la stazione ferroviaria di Latina Scalo al centro di Latina ed i quartieri Nascosa e Nuova Latina ( già denominati Q4 e Q5). Ove non venisse realizzata comporterebbe in primis un notevole danno economico alle casse comunali ed inoltre la perdita per la città di una strategica opera infrastrutturale che avrebbe migliorato sotto il profilo della sicurezza dell’ambiente e della mobilità la qualità della vita dei cittadini dell’intero hinterland e della città di Latina.

Le chiedo pertanto di tenere in considerazione gli impegni assunti dai Suoi predecessori per sostenere l’iniziativa consci della qualità e della bontà dell’opera.

L’ipotesi di realizzazione dell’opera infatti, è andata avanti perché ha ricevuto nel corso degli anni il consenso di tutte le parti politiche, sociali ed istituzionali. Il 29 novembre 2004 con delibera n° 139 il Consiglio Comunale di Latina approvava all’unanimità l’inserimento nel Programma Triennale delle OO.PP. la realizzazione della metro leggera di superficie con il sistema del project financing da realizzarsi mediante il ricorso ai capitali pubblici e privati.

Successivamente riuscii a far assegnare dal Governo nazionale al comune di Latina, in base alla legge 211 sugli interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa, del 26 febbraio 1992, circa 81.500.000,00 di euro come contributo in conto capitale attraverso il CIPE.

Il finanziamento pubblico concesso dal CIPE , nella misura del 60% del costo dell’opera, liberava il Comune da qualsiasi impegno finanziario per la realizzazione dell’opera e avrebbe visto, successivamente ad una gara di evidenza pubblica, la partecipazione del privato che avrebbe apportato il restante 40%. Tengo a precisare che durante il mio mandato per l’amministrazione comunale da me presieduta tale progetto non comportò nessun onere finanziario per le casse comunali. A seguito della caduta della mia amministrazione e della nomina a commissario prefettizio del dott. Nardone, con delibera 161 del 28/07/2010 avente ad oggetto “Conferimento incarico esterno di alta consulenza professionale al prof. Enzo Cardi per un parere pro veritate in ordine agli obblighi contrattuali assunti tra Metrolatina e amministrazione comunale”, in data 14/09/2010 il professor Enzo Cardi espresse il parere che ‹‹Il contratto sottoscritto dall’amministrazione comunale di Latina non presenta criticità particolari ma essendo un’opera tiepida l’intervento finanziario pubblico si giustifica per le rilevanti esternalità positive in termini di benefici sociali indotti dalla infrastruttura››. A seguito di tale parere in data 15/09/2010 il commissario Nardone incontra i rappresentanti di Metrolatina e viene sottoscritto tra le parti un verbale che consente l’avvio dell’esecuzione del contratto con conseguente avvio dell’ordine delle carrozze il cui costo complessivo è di circa 60 milioni di euro.

In data 15-3-2007, era seguito un protocollo d’Intesa con il Presidente Marrazzo ed i rappresentanti delle categorie sociali, con il quale venivano messe in evidenza le priorità del territorio tra cui, la realizzazione della metropolitana leggera di superficie, per la quale la Regione si impegnava a sostenere l’iniziativa.

Successivamente l’On.le Marrazzo, con una nota del 17.11.2008 indirizzata al CIPE, si era espresso favorevolmente al progetto definendolo di “importanza strategica nel contesto del trasporto rapido di massa della regione Lazio in quanto si raccorda con il tratto ferroviario Roma –Latina”

Un consenso portato avanti e avvalorato prima dalla delibera della Giunta regionale n° 750 del 2.10.2009 sulla priorità degli interventi di trasporto regionale tra cui anche la realizzazione della tramvia leggera e dopo dalla delibera della Giunta Polverini n° 357 del 13.07.2012, con la quale la Regione Lazio dichiarava “il proprio interesse alla realizzazione e alla gestione dell’opera, autorizzando la COTRAL ad entrare nella compagine societaria di Metrolatina S.p.a, con la finalità di poter partecipare, anche finanziariamente, alla realizzazione dell’opera”.

Ci tengo a sottolinearle che, come Sindaco non avrei mai portato avanti un progetto se questo stesso avesse gravato in maniera onerosa sulle casse comunali e se non avessi avuto la convinzione della validità dell’opera e della sua sostenibilità finanziaria, per la quale mi confrontai anche con Flavio Zanonato, ex sindaco di Padova e ex Ministro dello Sviluppo economico per il governo Letta, e Massimo Cialente attuale sindaco dell’Aquila, entrambe a favore del progetto e delle positive ricadute sul territorio e che ha ottenuto i seguenti pareri favorevoli:

  • Commissione Urbanistica del 23/11/2006 e del 15/10/2009

  • Commissione Lavori Pubblici del 24/07/2009

  • Commissione Viabilità in data 9/04/2009 e 27/04/2009

  • Commissione Trasparenza in data 10/12/2007 e 21/01/2008

Tengo a precisare che con deliberazione n 44/14 del 31/10/2007 con oggetto “Determinazione del costo economico standardizzato e del contributo chilometrico da corrispondere per i servizi di trasporto pubblico metropolitana leggera di Sassari e Cagliari”, la Regione Autonoma della Sardegna approvava il contributo di esercizio a favore della gestione governativa delle ferrovie della Sardegna, per il servizio di Metropolitana leggera di Sassari valutato in via presuntiva nella misura di 7,21€/km.

Sulla base di quanto sopra, avevo posto il quesito al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in merito alla esistenza di un costo chilometrico standard per sistemi di trasporto tranviario. Alla mia richiesta il Ministero mi rispondeva affermando che in base alla normativa vigente vi era la mancanza di un criterio unico per la definizione dei costi e dei servizi di gestione del TPL, tuttavia, nell’ambito della delega al Governo in materia di federalismo fiscale, si sarebbe provveduto a fissare criteri uniformi a livello nazionale per la determinazione di costi standard per ciascuna tipologia di servizio di trasporto pubblico locale.

In tal senso La invito a prendere in considerazione la necessità di definire un costo di gestione per tale tipologia di servizio ed a dare impulso alla delibera della Giunta Regionale n° 357 del 13/07/ 2012.

Il progetto andrebbe inoltre a rispondere in maniera efficiente ad una serie di problematiche presenti nel nostro territorio. Come Lei ben saprà, vista la recente inaugurazione del sottopasso realizzato all’incrocio tra viale Le Courbousier e la Sr Pontina, il comune nel corso degli anni ha subito una frattura tra la parte storica della città e i nuovi quartieri (Q4 e Q5) sorti nel corso degli anni. La realizzazione di tale opera garantirebbe una ricucitura tra le due realtà, favorendo inoltre un flusso economico nei confronti delle aziende che andrebbero a realizzare l’opera e conseguentemente una opportunità di lavoro per i giovani della nostra città.

La prego dunque, di assumere tempestive iniziative affinché venga evitato il de finanziamento dell’opera da parte del governo con i riflessi negativi sul territorio sopracitati oltre alla perdita di una opportunità di realizzare per un’opera strategica per il territorio comunale ed il suo hinterland.

Spero che questa mia ricostruzione dei fatti Le sia utile per dare seguito ad un’opera definita strategica dai Suoi predecessori.

Distinti saluti

Vincenzo Zaccheo

 

  1. ma questa famigerata metro dove passerebbe? su via epitaffio? x le campagne?

  2. In qualità di primo responsabile, anche economico, del disastro conseguente alla cancellazione del progetto, l’ex sindaco tenta di salvarsi la pelle.
    Il peccato originale rimane però sempre lo stesso: con quale criterio il Comune di Latina ha firmato la Convenzione con il Concessionario senza avere un impegno scritto della Regione Lazio, validamente e definitivamente deliberato, per la corresponsione dell’ingente contributo annuo a carico della Regione; impegno incredibilmente garantito in Convenzione dal Comune di Latina (“se non paga la regione paghiamo noi”), salvo poi rilevare in seguito che di un tale impegno le banche non sanno che farsene, tanto è assurdo, ed infatti il finanziamento della quota privata (40% dell’opera) non è mai partito.
    Anche sul costo zero il nostro racconta palle, dato che per un errore di calcolo dei suoi “esperti” restano in carico al Comune circa 2,5 milioni di €uro.
    Insomma, l’unica cosa che mi viene da dire è che non conosce la vergogna.
    Mi auguro che la magistratura contabile approfondisca le cause di questo sperpero di denaro pubblico, altro che ricostruzione dei fatti pro domo sua.

  3. Ancora non è contento di tutti i danni che ha causato a noi cittadini.
    Con la sua lauta pensione se ne andasse ai Caraibi,il più lontano possibile, fuori dalle palle.

  4. Molta gente ha sbagliato a dare il voto a questo tizio che accampava scuse per avere il predomino come sindaco, arrivando a far dire a FINI che lui aveva sognato da piccolo di fare il sindaco.
    Il risultato? i peggiori 3 sindaci sono gli ultimi 3!!! ebbene questi hanno fatto piu danno di grandinate continue, hanno istituito la figura del ” City manager” (profumatamente pagato e dagli interventi profondamenteopinabili)
    e allora che caspio ci sta a fare il sindaco che nn è capace di amministrare e lo fa per delega??

  5. “il disorientamento della città ” NOI CHE SAREMMO?? disorientati dall’aver annullato quella porcheria per far ingrassare i tuoi amici??

  6. La bontà intellettuale delle dichiarazioni manifestate sopra si evince già solo dai nickname sotto i quali coraggiosamente vi nascondete. Perchè ci vuole coraggio a diffamare una persona senza guardarla in faccia, senza rendersi riconoscibile. Non ho alcuna intenzione di entrare nel merito della questione della metropolitana, ognuno la vede in maniera diversa eccependo ad una ricostruzione piuttosto capillare vaghe informazioni, quando non idee preconcette o insulti. Voglio invece rivolgermi a tali FAVV e X. Voi due avete apostrofato una persona “ladro”, che sia mio padre rende la cosa solo più dolorosa, ma non meno odiosa che se fosse una persona qualsiasi, e vi chiedo dunque di essere più precisi. Quando ha rubato? quanto ha rubato? come ha fatto? quali sono gli amici che avrebbe fatto ingrassare? e ancora, in particolare X, dici che mio padre raccomandò me e mia sorella alla Polverini, questo è ciò che ha mandato in onda Striscia la Notizia, quello che invece ha accertato una perizia disposta dal Tribunale di Roma è che la frase che mio padre pronunciò fu “non dimenticarti degli impegni”, mentre in nessuna parte dell’audio risulta alcun riferimento a me o mia sorella. Se Striscia la Notizia è la vostra principale, se non unica, fonte di informazione fareste bene a documentarvi più approfonditamente prima di esprimere giudizi nei confronti delle persone. Perchè rubare è sicuramente un reato, ma la calunnia e la diffamazione pure.

  7. La lettera di Zaccheo mi sembra molto dettagliata e precisa, e l’intento di salvare un’opera pubblica così importante (invito ad andare a vedere la metro di superficie di Padova) è certamente meritevole e lungimirante. Detto questo i soliti denigratori, i famigerati eroi della tastiera, che apostrofano questo e quello senza spendersi neanche un secondo a cercare di capire o approfondire le questioni farebbero bene, una volta tanto, a lavarsi la bocca prima di esprimere giudizi. E’ facile starsene seduti in poltrona a commentar tutto, meno è attivarsi per realizzare fattivamente opere pubbliche e servizi per la cittadinanza.

  8. Martina (ammesso sia tu) mica puoi chiedere all’oste se è bono er vino? Viste poi la miriade di voci sulla discesa in politica di nuovo di Zaccheo nulla appare di + scontato che “excusatio non petita accusatio manifesta”STATTENE A CASA ZACCHE’ HAI FATTO ABBASTANZA DANNI

  9. Se legge il mio commento con un’attenzione leggermente maggiore di quella con cui sputa sentenze si avvede da solo del fatto che in nessuna sua parte ho avuto toni arroganti o deliranti come lei intende insinuare, inoltre, dal momento che, a differenza sua, io mi sono firmata, lei sa perfettamente chi io sia. Ribadisco, il giudizio politico su mio padre non mi interessa, come non mi interessa farle cambiare opinione. In qualità di uomo politico ognuno ha diritto ha contestarlo, non condividerlo o apprezzarlo, ma lei nel suo precedente commento, opportunamente emendato dai responsabili della testata, non ha espresso una valutazione politica, ma lo ha definito ladro. Ovviamente alla richiesta di maggiori chiarimenti risponde dicendo di non far parte delle forze dell’ordine e di aver tratto questa conclusione facendo due più due sulla base di voci avute da amici (nemmeno loro suppongo carabinieri, magistrati o investigatori privati), ma, d’altra parte, che lei non è avvezzo alla matematica ben si comprende dall’aver affiancato mio padre a Fazzone, quando tutti sanno che fu proprio la sua opposizione a Fazzone a costargli, dopo l’ennesima crisi e il colpo di grazia preparato ad arte di Striscia la Notizia, le dimissioni in blocco dei consiglieri e la caduta da sindaco.

  10. I Cittadini di Latina dovrebbero chiedersi come mai una città così giovane è nata a 8 km. dalla linea ferroviaria.
    Città molto più vecchie hanno la stazione ferroviaria al centro.
    Risposte possibili:
    1) gli architetti incaricati di progettare la nuova città erano degli imbecilli;
    2) i Caetani riuscirono a convincere i Gerarchi fascisti che era meglio costruire su terreni sabbiosi e poco redditizi, piuttosto che su terreni molto fertili.
    Personalmente protendo per la n.2 e credo anche di sapere come sono stati “convinti” gli integerrimi Gerarchi.
    Pensate che bello avere la stazione al centro di Latina: saremo solo a mezz’ora dal centro di Roma!
    Pensateci quando andate a Latina Scalo a prendere il treno e maledite in cuor vostro i colpevoli di tutto ciò. Come faccio io.

  11. Fav ….. E’ per quelli come te che cercano sempre lo scontro che questo portale che era il primo della città sta diventando l’ultimo !!!!
    Io non vedo ditini alzati e non ho sentito commenti come quello che te riporti ,lo differenza di fondo e’ che lei si è’ firmata te come me e la maggior parte di chi interviene qui non si firma.

  12. Era un bel po’ che non se leggeva sto cognome spero che passi ancora tanto prima che lo debba rileggere

  13. Senza insultare nessuno ma esprimendo un libero pensiero…

    Zaccheo non è mai stato il mio sindaco

  14. Tanto per iniziare, una precisazione sulla tratta Q4Q5-Latina Scalo… a me (che ho letto le carte) risulta che il tempo di percorrenza previsto è di 49 minuti (quarantanove minuti), sempre ammesso che il Tram su Gomma (perchè tale è) non trovi ostacoli lungo il percorso (infatti non tutto è su corsia preferenziale)… e già solo questo dovrebbe far comprendere quanto il progetto faccia acqua da tutte le parti… ma la questioni più rilevante rimane il contratto capestro realizzato dall’allora giunta Zaccheo… che in estrema sintesi prevede che, se la Regione non paga, non rimborsa cioè la quota a Km prevista dal contratto, paga il Comune, CIOE’ NOI CITTADINI!!… e secondo il mio modestissimo parere, l’ex Sindaco di Latina ha fatto un grave errore ad ipotecare per anni i soldi dei cittadini (stiamo parlando di milioni e milioni di euro)… che poi Zaccheo sia un ladro o no, è questione che spetta alla magistratura…a me è sufficiente sapere che oggi non sia più il nostro Sindaco.

  15. FAV io mi riferivo al suo primo commento e lei aveva scritto testualmente “ladro”. II commento c’è, ma il responsabile della testata ha provveduto ad eliminare la parola in questione ed il commento di X credo per evitare ogni tipo di responsabilità al riguardo, ma sono sicura che più di qualcuno abbia avuto modo di leggerlo. Se quello che dice è facilmente dimostrabile,prego lo dimostri, d’altronde è l’unica cosa che le ho chiesto dal mio primo commento; diversamente mi limito solamente a dirle è che talvolta il silenzio è oro.

  16. Gentile Sig.ra Zaccheo capisco sia suo padre ma anche grazie a quel servizio di striscia la notizia seppur i tribunali abbiano detto come ci scrive altro a noi non interessa nulla

    Suo padre per la gioia di tantissimi concittadini e’ stato sollevato dall’incarico e alla maggior parte della cittadinanza non importa nulla dove sia e quello che pensa

    Distinti Saluti
    Un cittadino

  17. Non ho alcuna intenzione di imporre nulla, men che meno illusioni dal momento che ciò che ho scritto è supportato da atti giudiziari. L’unica cosa che mi rammarica, si fa per dire, è constatare come, quando non si hanno argomentazioni serie e veritiere, rifuggiarsi negli stereotipi dei “figli di papà” e dei “politici disonesti” risulti l’unico e fin troppo comodo strumento per precostituirsi un alibi, additando le persone come privilegiate senza però scomodarsi di conoscerle prima di giudicarle.

  18. IO: ho puntualizzato la verità dei fatti con riferimento al filmato di striscia la notizia perchè precedentemente X aveva inserito un commento, ora rimosso, in cui faceva riferimento alla vicenda. Quanto al resto del suo commento non ho nulla da obiettare o eccepire, come politico mio padre resta giustamente e comprensibilmente esposto a ogni tipo di giudizio purchè contenuto, come è il suo, entro i limiti della liceità.

  19. La saluto sig.ra Zaccheo e sinceramente non ho nulla contro di lei ma seppur io sono di destra suo padre non mi ha mai rappresentato come non mi rappresenta l’attuale sindaco

  20. Penso che Favv, con molta pacatezza, abbia espresso i giusti commenti a quell’insulso periodo di Latina (non che l’attuale sia migliore).
    Non credo ci siano le condizioni per un ritorno al potere di costui, improbabile che a uno Schettino venga riaffidata una nave passeggeri, più facile una barchetta da pesca da un posto.

  21. Cara Martina, come hai detto tu delle volte il silenzio è oro!! Ecco prendi spunto da te stessa.

  22. Non ho nulla con la persona ma ho da eccepire sul progetto di cui ho i dettagli. Non mi sembra logico che questa metropolitana sconvolga nel suo tragitto cittadino lo scopo per cui sono state create le rotatorie: snellire il traffico e ridurre l’inquinamento prodotto dalle soste ai semafori. In particolare nel “Largo dell’aviatore” il monumento sarebbe deturpato dal taglio della rotonda per ridurre il raggio della curva dei binari in rotatoria. Quindi mettere i semafori per permettere il passaggio della metropolitana e rovinare e deturpare il monumento più grande della città mi sembrano due sufficienti e buoni motivi per bocciare un opera che oltretutto costa ed è costata molto.

  23. Come da previsione i sostenitori della “metro” sono praticamente spariti dalla circolazione. E’ rimasto l’ex sindaco Zaccheo e pochissimi altri a tesserne le lodi. D’altronde quest’ultimo ne ha basato la propria campagna elettorale, mostrando modellini vari e non mancando di inaugurare il mezzo con tanto di taglio di nastro e fascia tricolore.

    Pertanto abbiamo letto con attenzione la lettera di Vincenzo Zaccheo al Presidente Regionale Nicola Zingaretti e da par nostro la reputiamo una strenua difesa personale poggiante però su fondazioni d’argilla.

    Diciamocelo chiaro. La realtà è che il Comune di Latina ha avviato ormai da anni un progetto di un opera faraonica che prevede una gestione trentennale con soldi di un terzo, la Regione Lazio per l’appunto, che mai ha garantito l’erogazione di tale contributo.

    Di più. L’erogazione del contributo chilometrico per la gestione della metro è stato previsto -a nostro avviso con l’unico intento di far quadrare i contri che mai avrebbero quadrato con dati reali- pari a ben 7,5 €/km al cospetto degli 1,9 €/km in effetti erogati dalla Regione ed attualmente anche in via di diminuzione a causa dei tagli del governo centrale che tutti ben conosciamo.

    D’altronde è lo stesso Zaccheo allorché nella lettera a Zingaretti chiede di “definire un costo di gestione per tale tipologia di servizio” ad ammettere implicitamente che l’Amministrazione comunale abbia fatto, come si suol dire, i contri senza l’oste.

    Tutto ciò è stato inserito nero su bianco nel Piano economico finanziario dal promotore Metro Latina e avallato contrattualmente dal Comune di Latina nonostante le carte mostravano chiaramente altro e nonostante codesto comitato non abbia mai mancato di rappresentarne l’evidenza e i rischi all’amministrazione comunale mediante il suo impegno ed attività pluriennale costituita da centinaia di comunicati, articoli stampa, conferenze pubbliche, comunicazioni ufficiali protocollate, colloqui, denunce ed esposti.

    Per avviare e poi realizzare un opera pubblica a poco o nulla servono i propositi amichevoli, gli generici protocolli d’intesa come quelli con Marrazzo e le sterili delibere di intenti come quella della Polverini cui fa riferimento l’ex sindaco nella sua missiva: non servono chiacchiere ma atti concreti e stanziamenti reali!
    Al contrario si è portato avanti per anni, a nostro avviso temerariamente, un iter burocratico spregiudicato, accettando un rischio enorme e mettendo in pericolo le casse comunali con conseguenze pesantissime in termini di servizi ai cittadini.

    Se a questo aggiungiamo la scarsissima utilità del mezzo che impiegherebbe circa 50 minuti per trasportare gli utenti dal capolinea dei nuovi quartieri fino alla stazione ferroviaria di Latina Scalo, la pericolosità della monorotaia soprattutto per i veicoli a due ruote e svariati deragliamenti, l’inaffidabilità del sistema Translhor che a Padova e Mestre continua ancora a dare ancora oggi continue problematiche dovuti a guasti di ogni sorta e tipologia, abbiamo un quadro completo della questione.

    Riteniamo che Zaccheo abbia sì pesanti responsabilità ma che siano state molteplici le personalità coinvolte che hanno permesso si arrivasse a tanto. Politici e tecnici comunali ma anche esterni che abbiamo in questi anni annoverato e pagati profumatamente dall’amministrazione i quali non si sono accorti, o non hanno voluto accorgersi, che l’opera non poteva reggersi e che il rischio a cui stava andando incontro il comune era altissimo.

    In ogni caso il nostro interesse è in questo momento quello di minimizzare l’impatto economico sulla cittadinanza e pertanto ci mettiamo senz’altro a disposizione di chiunque oggettivamente abbia interesse a venirne fuori nel miglior modo per quanto ad oggi possibile.

    Latina, 28/9/2014

    COMITATO METRO BUGIA