Latina, Parma e Pescara insieme per difendere i Tar

26/08/2014 di
tar-latina-478683733

tar-latina-478683733No alla chiusura del Tar a Pescara, Parma e Latina. Per scongiurare la soppressione di queste tre sedi del Tribunale amministrativo regionale, annunciata un’azione comune e una proposta che prevede anche che il costo delle sedi possa essere a carico dei comuni. Questo quanto emerso al termine di un incontro tra il presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nella sede della Delegazione di Roma della Regione Abruzzo, con il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi.

Azione che vede coinvolto anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, raggiunto telefonicamente ieri – riferisce la Regione Abruzzo – dal presidente D’Alfonso «con cui ha concordato le strategie comuni da portare avanti». Il prossimo incontro è stato fissato per l’11 settembre. «Stiamo lavorando con grande convinzione e ci incontreremo nuovamente l’11 settembre per portare avanti una nostra proposta che prevede anche di trattenere in capo ai Comuni il costo di utilizzo dei locali destinati agli uffici del Tar, in maniera che l’obiettivo del contenimento della spesa veda anche un coinvolgimento responsabile degli enti locali», ha spiegato D’Alfonso. «L’iniziativa di coinvolgimento intercomunale – ha aggiunto il governatore – punta a promuovere anche una mobilitazione intelligente dei parlamentari dei territori interessati per far sì che il Governo entri nel merito della esatta posta in gioco alla luce della riduzione dei costi da sostenere».

«Vogliamo rappresentare – ha aggiunto – come l’originale riforma abbia ormai perso consistenza visto che ormai sono rimaste solo tre città italiane, Pescara, Parma e Latina, ad essere penalizzate». All’incontro dell’11 settembre – rende noto la Regione Abruzzo – prenderanno parte anche il sindaco di Parma e il primo cittadino di Pescara. «Il sindaco di Latina Di Giorgi – riferisce quindi la Regione Abruzzo – ha ringraziato il presidente D’Alfonso per l’azione di coordinamento tra i tre Comuni e ha evidenziato come la cancellazione delle sedi sia pregiudizievole per la tutela della legalità, dei diritti dei cittadini e del buon funzionamento delle amministrazioni pubbliche». D’Alfonso ha preannunciato che identica attività di coordinamento sarà svolta con i presidenti di Molise e Umbria, per le Corti d’Appello a rischio soppressione.