Finanza scopre truffa da 2,4 milioni di euro

24/07/2014 di
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 guardia-di-finanza-palazzo-m-latina-24ore-002311È stata scoperta dai finanzieri del comando provinciale di Latina una frode fiscale compiuta da una società, con sede in San Felice Circeo e poi trasferitasi a Londra, che operava nel settore immobiliare. I finanzieri della brigata di Sabaudia hanno contestato 5 milioni di base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte dirette e dell’Irap e di un milione di Iva dovuta all’erario e mai versata.

È scattata la denuncia per 4 persone tra amministratori e soci dell’impresa immobiliare, ai quali sono stati sequestrati beni mobili ed immobili per un valore di circa 1.9 milioni di euro. In particolare, le indagini si sono concentrate sulla compravendita di un capannone con vari locali al suo interno a Cisterna di Latina, del valore reale di 5 milioni di euro oltre Iva che, dopo una finta operazione di cessione di quote societarie, è stato venduto ad una società di leasing italiana.

La società immobiliare pontina non ha eseguito la vendita diretta ma ha interposto una società di diritto inglese con sede a Londra, la quale ha acquistato le quote sociali della immobiliare al valore di due milioni di euro, procedendo all’acquisto dell’immobile. La società, prima della cessione delle quote, si era «spogliata» di tutti gli altri beni posseduti e, con la cessione delle quote, si è in realtà proceduto alla vendita dell’immobile di Cisterna. La società inglese, lo stesso giorno in cui ha acquistato le quote ha rivenduto l’immobile in questione presso lo stesso notaio, alla società di leasing, al prezzo di cinque milioni di euro più Iva, per un totale di sei milioni di euro, ossia ben quattro milioni di euro in più rispetto al prezzo di acquisto delle quote. Al termine di queste operazioni, anche la società immobiliare pontina ha trasferito la propria sede a Londra, omettendo di presentare tutte le prescritte dichiarazioni ai fini Iva e delle imposte dirette, nonchè di eseguire i relatvi versamenti delle imposte. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che la società inglese era priva di qualsiasi risorsa finanziaria ed ha operato esclusivamente per lo stretto tempo necessario ad eseguire l’intera frode. Dopo un’analisi della documentazione, i finanzieri di Latina hanno ricondotto l’intera operazione in capo alla società immobiliare pontina verificata, contestandole le basi imponibili sottratte a tassazione. L’attività di indagine, ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di quattro persone (3 italiani residenti a Roma ed una cittadina americana) per i reati di associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato, omessa presentazione delle dichiarazioni (ai fini iva ed imposte dirette) e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. le indagini, coordinate dal pm Mario Palazzi, hanno consentito di richiedere al tribunale di Roma il sequestro preventivo di beni per equivalente, fino a concorrenza dell’importo di 2.485.000 euro delle imposte evase, eseguito dalla brigata di sabaudia che ha sottoposto a sequestro beni mobili ed immobili degli indagati per un valore di 1.881.000. in particolare sono stati sequestrati 17 immobili tra abitazioni, magazzini e terreni, situati nei comuni di Aprilia, Nettuno, Roma, Anzio, Cori, Terlizzi ed Acuto; 8 conti correnti e depositi, nonchè una polizza vita del valore di euro 737.000,00.