Test d’ingresso all’università, Codacons minaccia 3.500 cause di risarcimento

19/07/2014 di
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universita-sapienza-roma-5786525«Se il ministro dell’Istruzione non terrà fede all’impegno di eliminare i test di ammissione alle facoltà di medicina delle università italiane a partire dal 2015, partiranno oltre 3.500 cause di risarcimento da parte di coloro che grazie al Codacons hanno evitato il test».

E i danni da richiedere per il ritardo nelle ammissioni saranno enormi: «10mila euro per ogni studente; 350.000.000 di euro che lo Stato italiano dovrà sborsare, com’è già avvenuto per i medici specializzati». È il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che annuncia la continuazione della battaglia giudiziaria che ieri ha portato il Tar del Lazio ad ammettere con riserva e in sovrannumero alle università italiane migliaia di studenti che non avevano superato ad aprile il test di ammissione. Anche il Codacons ha promosso una class action, ieri giunta a un decisione favorevole da parte del tribunale amministrativo del Lazio.

«Si tratta di una grande vittoria – commenta Rienzi – perchè il Tar, accogliendo le nostre tesi, ha sostenuto che l’intero concorso di ammissione a medicina 2014/2015 è illegittimo. Nel ricorso abbiamo sostenuto che in una delle scatole contenente i questionari per le prove di ammissione a medicina nell’Università di Bari mancava un questionario. E questa assenza non poteva non avere ripercussioni sull’intera tornata di prove, perchè è stato possibile a un numero indefinito di partecipanti ai test di ammissione a medicina di conoscere anticipatamente il contenuto della prova. Il Tar ci ha dato ragione, ed adesso vigileremo che a partire dal 2015 siano eliminati i test così come annunciato dal governo».